giovedì 12 marzo 2020

Covid 19: France, s'il te plaît, reste tranquille

Come cittadino italiano posso, secondo la mia esperienza, ritenere che qualche punto dei provvedimenti del nostro governo in questo drammatico frangente possa essere inappropriato, ma non tollero che chiunque oltre confine giudichi male quello che si sta facendo in Italia, soprattutto quando, come la Francia, ci si muove in ritardo rispetto a noi e le misure da loro adottate non sono così rigorose come quelle dell'Italia. Oggi lo stesso Macron ha annunciato che da lunedì (noi dal 5 marzo) resteranno chiuse tutte le scuole, dagli asili alle università. 
Quando la portavoce del governo francese, signora Sibeth Ndiaye, dichiara: 
"L'Italie a pris des mesures qui n'ont pas permis d'enrayer l'épidémie"*;
vale a dire che il nostro paese non ha adottato le misure appropriate per fermare l'epidemia, lo reputo intollerabile.
Anche solo per rispetto verso tutto il personale medico e paramedico che non si risparmia in questa lotta. Oltretutto la stessa presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha apprezzato quanto stia facendo l'Italia, per cui sarebbe opportuno che madame Ndiaye si fosse documentata prima di uscire con affermazioni così azzardate e offensive.
Il minimo sarebbe risponderle: "Bene, allora provveda lei, visto che si sente tanto maestrina". Tuttavia, dato che è la portavoce del suo governo, doveva essere il nostro (leggi il ministro degli esteri) a replicare in modo esplicito. 
Non è la prima volta che i francesi si permettono di darci ceffoni, e sebbene abbiamo in casa la Santa Sede, non porgo l'altra guancia. Pertanto è assolutamente necessaria una nostra risolutiva presa di posizione perché, caro signor Di Maio, un vecchio saggio ricorda: "Fatti pecora che il lupo ti mangia" e gli italiani diversi da lei non lo gradiscono.

Intanto il nostro Presidente Mattarella ha risposto con un monito alla presidente della Banca Centrale Europea madame Christine Lagarde per la gaffe che ha causato immediate gravi conseguenze sui mercati economici: "Non siamo qui per chiudere gli spread; ci sono altri strumenti e altri attori per gestire quelle questioni". 
Meno male che doveva proseguire sulla linea di Mario Draghi...

* da actu.orange.fr


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