giovedì 19 gennaio 2017

ASI, un ente che ha a cuore gli Emigranti italiani


Sì, quell'iniziale maiuscola ci sta tutta nell'identificare quei nostri connazionali che, con la loro quotidiana attività, portano onore all'Italia.
Vivono lontano dai riflettori della celebrità, non cercano prime pagine ma esprimono ogni giorno il loro talento, perchè di talento si tratta quando operi in terra straniera e devi affermarti tra altri stranieri, sei giudicato/a da stranieri e mantieni inalterate le tue caratteristiche, le tue virtù, le tue origini.
Sono risorse che contribuiscono alla crescita del paese che li ospita mentre il cuore resta comunque in Italia.
Ma chi, in patria, li pensa? 
Per gran parte dei residenti nella italica penisola l'esistenza di quasi cinque milioni di Italiani residenti all'estero è stata rivelata dal recente referendum: ah, quanto facevano comodo i loro Sì o No, così come fa comodo alle casse dei nostri Comuni introitare imu, tasi e tari che sono pagati dai nostri emigranti per le case che hanno lasciato, seppur vuote, in Italia.
Claudio Barbaro

E un moto di soddisfazione, di gioia è scaturito in molti di loro quando si è diffusa la notizia che Claudio Barbaro, presidente di Associazioni Sportive Sociali Italiane (acronimo ASI) ha accolto la mia proposta di istituire il Premio ASI Italiani nel mondo. Una vera novità rivolta a quei nostri Emigrati che, nello Sport come nella Cultura e nel Sociale, si stanno distinguendo.
D'altronde l'Italianità è nelle radici dell'ente, lo stesso Barbaro si fece promotore di un'iniziativa nazionale per tutelare il nostro Tricolore.
Ecco che in soli due anni il premio ha raggiunto nostri connazionali negli USA, in Gran Bretagna, nel Granducato del Lussemburgo e in Svezia: vere eccellenze! 
Davvero un gran bel risultato che accompagna Claudio Barbaro alla rielezione a presidente nazionale dell'ASI, ente che l'ha visto tra i fondatori nel lontano aprile 1994

domenica 15 gennaio 2017

Grandi nomi al PREMIO ITALIANI NEL MONDO

Ileana Salvador, medaglia d'argento a L'Aia (1989)

Si celebrerà la mattina di domenica 29 gennaio, nel Teatro Comunale di Fiuggi, la seconda edizione di questa iniziativa. La suggerii nel dicembre 2015 a Claudio Barbaro, presidente nazionale dell'ASI, che la condivise prontamente inserendola tra i più importanti conferimenti di ASI - Associazioni Sportive Sociali Italiane, .
Il "Premio ASI ITALIANI NEL MONDO", attraverso le valutazioni da parte di una commissione presieduta da Gianmaria Italia affiancato da cinque importanti dirigenti dell'ASI*, si prefigge di gratificare nostri connazionali residenti all'estero e che si stanno distinguendo nei settori Cultura, Sociale e Sport.
Luisella Suberni Piccoli
In occasione del felice esordio il 20 marzo 2016 a Napoli  premiammo: Maria SARTORI PLEBANI, Lussemburgo (cultura), Bruno RONCARATI, Londra (sociale) e Andrea GALBIATI, New York (sport).
Quest'anno il Premio va a quattro eccellenze:
- per lo Sport alla straordinaria marciatrice Ileana SALVADOR. Dopo avere portato all'Italia numerosi successi internazionali (suo il più ricco medagliere di specialità) e fissato tre record mondiali che tuttora detiene, vive da una ventina d'anni in Svezia dove ha messo la propria griffe in quattro titoli assoluti. Si è laureata in Pedagogia ed è ora un'apprezzata funzionaria della nostra Ambasciata a Stoccolma;
- per la Cultura  alla regista teatrale Luisella SUBERNI PICCOLI.
Triestina d'origine vive da trent'anni in Lussemburgo dove ha costituito la compagnia Treatrolingua che mette in scena opere di Goldoni, De Filippo, Tofano, Garinei e Giovannini, Italo Svevo e altri celebri autori italiani. Il 25 maggio sarà al Teatro Hamlet di Roma per presentare l'originale piéce "Va' all'Inferno, Dante!".
       
A destra il giovanissimo Gaetano Indomenico a Floridia nel 1964
Gaetano Indomenico oggi

- per il Sociale abbiamo due premiati:
un Italiano che vive all'estero: Gaetano INDOMENICO, originario di Floridia (Siracusa) dove nacque l'11 gennaio 1939. Trasferitosi nel 1964 a Hartford (Connecticut, Usa) lavorò come muratore, ma si mise presto in proprio e ora è un imprenditore edile fra i più affermati; ha lodevolmente contribuito a iniziative sociali e culturali della sua città natale e all'avvio di attività imprenditoriali come l'ippodromo Mediterraneo e Marconi Italia. (le foto qui sopra sono state gentilmente concesse da Mr Paul Pirrotta, Casa Emigranti Italiani di Hartford)
Delfina Licata

Il secondo premio per il sociale non varca i confini nazionali; si è deciso di premiare la FONDAZIONE MIGRANTES che quest'anno celebra i 30 anni e che, attraverso l'annuale Rapporto Italiani nel mondo, dal 2006 pubblica tutti i numeri dell'Emigraziome italiana: province di provenienza, paesi di destinazione, fasce d'età e saggi in un volume di 500 pagine. Un meticoloso e autorevole lavoro di ricerca magistralmente coordinato da Delfina LICATA, e a cui attingono tutti gli organi d'informazione.

* membri della commissione: Natalina Ceraso Levati, Sebastiano Campo. Vittorio Fanello, Sandro Giorgi, Giuseppe Scianò e, quale coordinatore, Gianmaria Italia.
Il Gruppo Teatrolingua diretto da Luisella Suberni Piccoli

mercoledì 11 gennaio 2017

CCIAA Milano, richieste di pagamento anche dopo sei anni

Dalla CCIAA di Milano, attraverso Equitalia, può arrivare una richiesta di pagamento di € 128,17
Fin qui tutto appare possibile, un po' meno se si tratta di un importo che include oneri di riscossione, sanzioni pecuniarie ecc. per il diritto annuale di iscrizione alla Camera di Commercio di Milano del 2010.
Sì, del 2010 e allora l'accettazione di un addebito del genere è ancor meno facilmente digeribile, se poi aggiungiamo che per la CCIAA tale addebito non va in prescrizione e che questa Istituzione rappresenta il fiore all'occhiello dell'economia italiana lascio a lettrici e lettori di questo post ogni personale deduzione.
Ma il presidente Carlo Sangalli è a conoscenza di questi ritardi?
Volete che faccio un elenco di quanti e quali documenti si possono cestinare già dopo  cinque, se non due, anni?
Per questo chiedo alla Dirigenza della CCIAA: è mai possibile che ci si accorga solo dopo 6 (sei) anni che un'azienda ha omesso di pagare € 88,00 (perché questa è la quota del diritto annuale)?
Mi riprometto di andare personalmente in via Meravigli per chiedere, non certo un trattamento di favore (giammai), ma, a nome della persona ex iscritta ala Camera di Commercio, se questo è un bel modo di presentare la propria efficienza.

martedì 10 gennaio 2017

Vilipendio alla bandiera da due altoatesini

Due giovani italiani in vacanza in Thailandia hanno strappato alcune bandiere di quel Paese.
Se la sono cavata con una pena alquanto mite: multati ed espulsi.
Una volta arrestati, alquanto sorpresi avevano dichiarato che in Italia "la bandiera non è così importante".
Ma cosa dicono?
A parte che non è affatto vero perché l'art 292 del codice penale è dedicato al vilipendio alla bandiera, sarà il caso che appena tornano in Aldo Adige siano convocati da un nostro giudice e appropriatamente redarguiti, oltretutto hanno "oltraggiato" l'Italia  perchè, con il loro comportamento, hanno fatto fare una brutta figura al nostro paese.
Mentre il pensiero corre a qualche simile episodio nostrano vorrei anche rivolgermi ai loro genitori e alle scuole che li hanno avuto per allievi: ma che cosa avete insegnato loro?


domenica 1 gennaio 2017

Il sostegno di Sergio MATTARELLA ai nostri giovani emigrati

Non meno significative le parole del Presidente della Repubblica nel discorso di fine anno: 
“…a tutti gli italiani, a quelli che risiedono e a quelli che ne sono lontani per lavoro o per studio e sentono intensamente il vincolo di appartenenza alla patria. (....) Avete conoscenze e potenzialità molto grandi, deve esservi assicurata la possibilità di essere protagonisti della vita sociale. Molti di voi studiano o lavorano in altri paesi d'Europa: una grande opportunità, ma deve essere una scelta libera; se si è costretti a lasciare l'Italia per mancanza di occasioni si è di fronte ad una patologia a cui bisogna porre rimedio. I giovani che decidono di farlo meritano sempre rispetto e sostegno e quando non si può riportare nel nostro paese l'esperienza maturata all'estero viene impoverita l'intera società”.

Occorre forse aggiungere altro?