sabato 7 marzo 2020

Coronavirus, sobrietà nelle dichiarazioni, prego

Ecco cosa si legge oggi su Il Sole 24 ore (brano da un articolo di Enrico Marro): 

E di sicuro sentire il premier italiano dichiarare che un ospedale non avrebbe seguito i protocolli di controllo (tradotto per chi legge da oltreconfine: che il contagio è stato alimentato anche da negligenze italiane) non contribuisce a tranquillizzare gli altri Paesi .

E una mano l'hanno anche data media nazionali che per una decina di giorni hanno aperto con titoli da bollettino di guerra e talk show dove affermazioni di vari ospiti erano una gara nel generare confusione nei telespettatori...
Certo siamo legittimati a protestare con la CNN per la loro carta geografica, però se evitassimo qualche ..."suggerimento"
Nei "grandi palazzi", con uscieri in divisa, i pingui emolumenti mensili non verranno meno, ma molte piccole imprese e attività famigliari cominciano a contarsi i soldi in tasca.
Mi domando perché a decidere della nostra condotta di vita debba essere gente, politici e relativi consulenti, che non vivono la realtà dell'imprenditoria privata, sia essa industriale, commerciale o dei servizi.
Stamane ho sentito una nota conduttrice televisiva de La7, che ho peraltro sempre stimato, affermare: oggi tutti i lavori si possono fare da casa, col telelavoro. Mi sono cascate le braccia! Forse assemblare un macchinario, imballare delle merci, caricare e scaricare un camion lo facciamo digitando una tastiera?

7 marzo - ore 23
La bozza del decreto che sta per diramare il Presidente del Consiglio interessa un territorio che è il fulcro dell'Economia nazionale, non un'area, seppur significativa, del Lodigiano come ora in atto, e quindi non può essere considerato un test attendibile per bloccare l'attività di circa 12 milioni di residenti: intera Lombardia più 14 province, inclusa quella di Venezia.
Aspettiamo con fiducia che il testo definitivo tenga conto di una realtà sociale ed economica di portata europea, e sia accompagnato dalle necessarie istruzioni per l'uso, tipo entrata e uscita delle merci (alcune sono certamente già in viaggio o pronte per la consegna).
Non credo sia superfluo ricordare che qui la maggior parte delle persone vive grazie al lavoro nelle aziende private, non nella pubblica amministrazione con relative tutele del posto.
E se le cose andranno economicamente male qualcuno spiegherà agli imprenditori che cadranno in ginocchio come rialzarsi?  Magari saranno protetti dal Covid19, ma si ritroveranno qualche inaspettata palpitazione cardiaca di non poco conto

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