mercoledì 23 settembre 2020

Alessia Morani sul Superbonus

 Ho apprezzato le obiettive considerazioni e gli impegni dell'On. Alessia MORANI intervenuta oggi nella trasmissione FuoriTg di Rai3 (peraltro ben condotta da Maria Rosaria De Medici) su un tema molto attuale: il Superbonus 110% di cui ho già trattato in altri post.

Alessia Morani (sito MiseGov)

Con lei, Sottosegretario allo Sviluppo Economico, sono intervenuti Francesco BURRELLI, presidente nazionale dell'Associazione Nazionale Amministratori Condominiali e il giornalista RAI Niccolò BELLAGAMBA.

Si è parlato a lungo dei benefici che offre questo provvedimento legato al Decreto Rilancio; indiscutibile l'intento di aiuto alla ripresa dell'edilizia e la maggior diffusione del recupero energetico.

Restano però alcune perplessità, la maggiore delle quali è che in un'assemblea condominiale bastino solo 334/1000 - indipendentemente dal parere contrario di tutti gli altri condomini - per avviare i lavori con il Superbonus 110.  Davvero sconcertante; un punto che il Ministero deve senz'altro correggere prima che il decreto sia convertito in legge, perché lede la libertà ...e il portafoglio dei singoli. Senza contare poi il rischio che, nell'adempimento burocratico, si incorra in qualche errore o difetto procedurale tali che l'Agenzia delle Entrate chieda indietro i soldi al privato. 

Un emendamento migliorativo proprio dovuto, si vada almeno alla maggioranza semplice 501/1000.

Confido quindi nella saggezza del Ministro PATUANELLI e, per quanto ha manifestato nei suoi odierni interventi, nel buonsenso dell'On.le Morani che ha comunque promesso al presidente Burrelli una proroga del Superbonus 110 e del Bonus 90 per le facciate. 

A margine considero errata e inopportuna l'affermazione di Bellagamba: "saranno lavori gratis". Non sarà affatto vero e per un semplice motivo: per recuperare i 2 punti di classe energetica si dovranno apportare tali onerose modifiche, oltre agli onorari dei professionisti, che si andrà oltre la cifra rimborsabile prevista dal Decreto.


lunedì 21 settembre 2020

L'altra faccia del Superbonus 110

 Il tanto reclamizzato Superbonus 110%, emanato dal Decreto Rilancio, sta certo interessando tutta la vasta platea degli operatori, dall'edilizia agli amministratori e ai condomini.

L'intento dichiarato è quello di dare nuovo impulso alle imprese edili e ridurre sprechi energetici.

Buona cosa, ma nel primo caso non basterà limitarlo al  31 dicembre 2021 perché sarebbe come dare un bicchiere d'acqua ad un assetato nel deserto e poi abbandonarlo, occorrerà prolungare questo rifornimento di almeno tre anni.

Tuttavia mi domando se è tutto oro quello che luce.  Ho qualche dubbio.

Circa il recupero energetico c'è un vincolo: lo Stato ti pagherà (fino a determinati importi scalari) solo se le opere adottate porteranno al recupero di almeno 2 classi energetiche: non è cosa semplice. (Applaudo intanto che nel 2019 le emissioni di gas serra sono diminuite del 4% rispetto all'anno prima).

Per questa scalata si dovranno effettuare lavori e adottare tali e tanti accorgimenti tecnici e burocratici il cui costo molto difficilmente rientrerà nel massimale stabilito per singola unità abitativa. E se non si è adempiuto più che perfettamente alle rigide norme (lo Stato non regala denaro a chicchessia  ...salvo qualche reddito di cittadinanza) c'è il rischio che l'Agenzia delle Entrate ti chieda indietro tutti i soldi aggiungendo una penale.

Pensiamo al cappotto: per rispettare una trasmittanza delle strutture opache verticali che impone di realizzare un nuovo isolamento di almeno 15 cm di spessore, sarà necessario sostituire anche i serramenti con nuovi più performanti; dovranno esserne installati di nuovi con telaio termico e triplo vetro.
C'è poi una sorpresa ...d'immagine. Se non si adotta una soluzione per l'installazione dei nuovi serramenti a filo esterno del cappotto (controtelai in legno o pvc, mai metallici) si dovrà restringere l'imbotte delle finestre per consentire il risvolto del cappotto, in altri termini le finestre saranno "infossate" con la conseguente riduzione di luce. Fatte le debite proporzioni sarà come avere le feritoie di un castello. Si è pensato ai balconi, a volte già ridotti che fai fatica a sistemarvi lo stendibiancheria?

Insomma, non è in discesa la strada per rispettare le norme del Superbonus 110, oltretutto molte recenti costruzioni hanno già al loro interno pannelli di lana di vetro che offrono un apprezzabile isolamento.

Allora una proposta al ministro Patuelli: se tanto ci tiene ad aiutare l'edilizia pensi anche a chi non può affrontare l'oneroso iter del Superbonus 110 e incrementi fino al 70% l'agevolazione per le ristrutturazioni edilizie.  Credo che otterrà ulteriori consensi.

23.9.2020  In mio successivo post il commento all'odierna partecipazione del sottosegretario Alessia Morani alla trasmissione FuoriTg - Rai3 

domenica 20 settembre 2020

Il venti settembre nella storia d'Italia

 E' questo il titolo del libro curato da Giovanni Spadolini e edito  da Nuova Antologia  nel 1970,  che scomodo adesso proprio cinquant'anni dopo, a un secolo e mezzo dall'ingresso dei bersaglieri per  Porta Pia.

Spadolini rievoca l'evento con queste parole che paiono anche un monito:

"L'Italia ha Roma!

Questo gran fatto è pieno di tante promesse e c'impone tanti obblighi quanta è la grandezza delle memorie che al nome di Roma si accompagnano."

giovedì 17 settembre 2020

Tamponi anti Covid, l'ammirevole risposta di Milano


Da oltre due mesi, nel più assoluto silenzio da parte della grande informazione, lontani dai flash dei fotografi, dalle telecamere e dai microfoni, una mezza dozzina di sanitari dell'Ospedale San Carlo Borromeo effettua il tampone faringeo. 

Instancabili nei loro camici si avvicinano alle auto ed effettuano il prelievo di chi varca il cancello della grande struttura milanese, a San Siro.  Affluiscono in tanti, la fila delle auto parte dalla via Olivieri, entra nel parcheggio esterno dove si snoda come un serpente; la gente aspetta in silenziosa pazienza e speranza che quella breve quanto importante analisi porti ad un esito negativo. C'è anche l'ansia di non essere arrivati in tempo: "Non si preoccupi, faremo il tampone a tutti", è la tranquillizzante voce che senti ripetere.

L'attesa può essere anche di quattro ore, e questo dà la dimensione del lavoro svolto dagli operatori del San Carlo per dodici ore consecutive, e mentre da nosocomi di altre parti d'Italia giungono lamentele di vario genere, ecco che qui c'è anche il personale che ti si avvicina portandoti bottigliette d'acqua per attenuare il fastidio del caldo; non parliamo poi del medico che conforta la bimba febbricitante offrendole un lecca lecca, e sa che le tornerà il sorriso.

Il tutto è gratuito.

Un lavoro ammirevole che non avrà un pur meritato riconoscimento dal Colle, anche solo un cenno di apprezzamento per questa gente che vive e conforta la tua attesa e da cui ti congedi, forse, con un semplice Grazie. Peccato per un'occasione persa.

Ci sarebbe da dire che questa iniziativa della Sanità lombarda, che non si mette in posa davanti a microfoni e telecamere,  è uno schiaffo morale ai suoi detrattori, ma qui si bada alla concretezza, si guarda alla realtà sperando di debellare il contagio.

Da queste pagine, con un ideale abbraccio, il mio Grazie per quello che fanno e, lo si riconosca, anche un apprezzamento per chi l'ha organizzato.



NY, il Sindaco si sospende lo stipendio

 A New York gli effetti del coronavirus si stanno facendo sentire anche nelle finanze della città della Grande mela le cui casse si sono svuotate. 

Un rimedio?  Il sindaco Bill de Blasio si è tolto lo stipendio per almeno una settimana, così i suoi collaboratori e i dipendenti comunali che "resteranno a casa per una settimana senza stipendio".

lunedì 14 settembre 2020

Prorogato il Superbonus 110 ?

 Si fanno sempre più insistenti le voci che il decreto Superbonus 110 venga esteso fino alla fine del 2022

La proroga di almeno un anno risponde ad una logica: se venne ideato per aiutare la ripresa dell'edilizia non può bastare un anno di ossigeno per riavviarla; oltretutto, con i ritardi nel varare il decreto attuativo e le formalità burocratiche il tutto si è ridotto da 18 mesi a poco più di un anno
Meno isterie, dunque e più serenità nelle valutazioni più appropriate su cosa servirà realmente agli edifici per recuperare le 2 classi energetiche; un percorso irto di difficoltà burocratiche e il rischio di sanzioni; non si dimentichino i costi accessori che, con molta facilità, porteranno la spesa oltre la quota rimborsata dallo Stato. 
Ci sono tuttavia soluzioni alternative nei costi e meno impegnative nel rifacimento delle facciate da non sottovalutare.

mercoledì 9 settembre 2020

Ciclisti contromano? Lo permetterà il Codice della strada.

 Attraverso il decreto "semplificazioni" si sta varando una mini variazione al Codice della strada.

Tre i capitoli principali: installazione di autovelox anche nei centri urbani, autorizzare anche i netturbini a rilevare le infrazioni, ma soprattutto istituire nelle città strade dove sarà permesso ai ciclisti di andare contromano.

Nell'assoluta certezza che ci sono moltissimi ciclisti che rispettano i semafori e non invadono arbitrariamente i marciapiedi, mi domando a cosa serva poi fissare loro il limite di velocità a 30 km/h quando gli agenti della Polizia locale non fermano ciclisti che attraversano col rosso o pedalano sulle strisce pedonali.  Non si dimentichi che la bicicletta è un veicolo a tutti gli effetti: punto 1 lettera C dell'art 47 del Codice della strada.

Giustificazione? "Se quando li fermo cadono è capace che la colpa è mia."

Se c'è un utente vulnerabile sulla strada è solo il pedone; chiediamogli cosa ne pensa quando un ciclista gli sfreccia davanti o, già successo, investe chi esce da un portone o da un negozio.

Qualcuno sussurra, anche a voce alta, che sono vincolati da "disposizioni che arrivano dall'alto". Allora io rispondo che è solo un disdicevole gioco politico.  Non si può pensare diversamente se guardiamo le corsie riservate ai ciclisti a Milano in una strada così trafficata e commerciale come corso Buenos Aires. Non bastano i gruppi di ciclisti che, sempre a Milano, da un paio d'anni si fanno beffa della Polizia locale percorrendo contromano molte vie del centro?

Allora, cari esperti estensori di queste variazioni, mettete in bella evidenza i vostri volti e i vostri nomi perché al primo incidente grave, diretta conseguenza di queste "concessioni", sapremo chi ringraziare.