sabato 30 luglio 2022

AGGRESSIONI per riprese video e indifferenti spettatori, ma non sempre

Tutti i mezzi di comunicazione hanno fatto circolare le raccapricciannti immagini delle brutali aggressioni avvenute davanti alla Stazione Centrale di Milano e a Civitanova Marche. Nel primo caso un diciassettenne di origine tunisina è stato preso a bottigliate e calci in testa; nel secondo, peraltro per futili motivi, si è addirittura concluso con la morte di un nigeriano, Alika Ogrochukwu. In entrambi i casi le scene sono state ripresa da passanti: quei loro filmati saranno poi certo utili documentazioni ai fini delle indagini, ma anche sorprendenti perchè non si vede alcun altro passante che interviene per cercare di interrompere quella violenza. La deplorazione è stata unanime per questa immobilità che può essere attribuita a paura o, peggio, codardia. Possibile che nessuno si sia sentito in dovere di stimolare altri ad intervenire? In due o tre avrebbero forse impedito il compiersi del delitto. In compenso ecco a Civitanova il susseguirsi di chi lascia mazzi di fiori e messaggi di esecrazione. Non è però sempre così. Il giorno successivo, a Monteforte Irpino, un ventenne nigeriano ha ucciso a martellate un negoziante cinese e ferito gravemente un cliente, un 49enne bulgaro, che aveva cercato di fermare quella furia omicida. Tuttavia, di questo episodio, forse perchè non c'erano state riprese video, non c'è stato uguale clamore mediatico... Chissà perchè.

giovedì 21 luglio 2022

Laurence J. Peter: una lettura per i nostri politici

Il Principio di Peter, ovvero un libro che consiglio ai nostri politici, sia per quelli epserti, navigati, che per quelli alle prime armi. Il senso è questo: "Ogni individuo sale nella scala gerarchica fino al proprio livello di competenza".

Draghi verso un nuovo partito? Sarebbe molto utile all'Italia.

Ce lo stiamo chiedendo, ma lo stile del Prof Mario Draghi ci ricorda che, a differenza di taluni suoi colleghi, non vive di politica, di partiti che hanno un rilievo insignificante sulla scena nazionale. No, Mario Draghi non si lascerà tentare da queste sirene, sebbene il nostro Paese avrebbe ancora tanto bisogno di lui. Eppure il ruolo internazionale che, grazie a Draghi, ha assunto l'Italia, mi porta ad insistere in questa riflessione; nel frattempo, davanti alla porta del già Presidente della Banca centrale europea, saranno presto in coda coloro che gli offriranno lusinghiere posizioni internazionali. D'altronde, fin quando nostri aspiranti statisti non avranno capito la differenza tra autorevolezza e autorità... Prof Draghi, potrebbe rimboccarsi nuovamente le maniche e mantenere l'Italia a galla?

Mettere in crisi DRAGHI? Niente di più imperdonabile

Che Fratelli d' Italia abbia spinto per il ricorso anticipato alle urne è giustificabile da due fattori: è partito all'opposizione e, stando ai sondaggi, godrebbe dei favori dell'elettorato. Ma è grave che a mettere benzina sul fuoco sia stato il M5s? Domandiamoci a cosa porteranno il prof Conte (chi era prima di diventare Presidente del Consiglio?) e la strana alleanza Lega con Forza Italia nel non sorreggere apertamente il Governo Draghi: tutto questo non porterà allo sperato esito favorevole, anzi, ci saranno più voti al PD e a Calenda. Che errore! Il Paese che opera, che vive del quotidiano lavoro e non dei privilegi "da onorevole", non premierà questa scelta scellerata. Grazie comunque Mario, ci hai dato una visibiità internazinale che non vivevamo, forse, dai tempi di Giovanni Spadolini. Peccato, resterai immortale mentre i tuoi nemici saranno saranno già politicamente defunti.

martedì 12 luglio 2022

Il futuro è la bicicletta? Sì, ma per tutti!

Assisto a qualche conferenza dove si parla di energie rinnovabili, di sostenibilità, di motori elettrici, di piste ciclabili: tutti argomenti vassalli di uno occulto ma dominante: mettiamo fine ai motori endotermici, vale a dire non più benzina, gasolio, come neppure gpl e metano. Oltre alle parole ecco i fatti, o meglio, le opere: vantarsi di "creare" kilometri di piste ciclabili. Ma altro non è che fare dipingere delle strisce bianche e gialle a bordo strada riducendo lo spazio a tutti gli autoveicoli a motore, bus e camion compresi. L'ultima "trovata" demagogica che si troveranno i milanesi al rientro dalle vacanze ce l'ha anticipata Antonio Salinari, capogruppo di Forza Italia al Municipio 7 che l'ha denunciato sulle pagine del Giorno. Sarà la corsia riservata alle biciclette di via Novara, la più importante arteria dell'Ovest Milano perchè ricalca nientemeno che la Statale 11. E sapete da dove? Dalla città a Settimo Milanese, ignorando che quella lunga striscia d'asfalto sopporta un enorme traffico di pendolari da e per l'hinterland, oltre ad essere portatrice di veicoli piccoli, medi ed enormi interessati alla Tangenziale Ovest. Una scelta, mi permettano di affermarlo gli ideatori di siffatto progetto, che qualunque altro (molti ciclisti compresi) compendierebbe in questa definizione: "non sta nè in cielo nè in terra". Si, ma quelli di Palazzo Marino, la sede del Comune, hanno deciso così, forse più per ideologia che per senso di concretezza. Proprio a loro, a tutti quei dignitari che si muovono con autista o portaborsa, rivolgo un doveroso invito: diano l'esempio circolando anche loro su biciclette (ovviamente rispettando i semafori e non pedalando sulle strisce pedonali!). "Ma facendo così resterebbero senza lavoro i loro autisti", mi obietterà qualcuno. Bene, loro pedaleranno e gli assessori si accomoderanno sulla canna della bici. Ma saranno in buona compagnia perchè, quale conseguenza delle decine di migliaia di posti lavoro che direttamente o nell'indotto saranno persi per questa rivoluzione, tutti quegli ex lavoratori resteranno a piedi o, al massimo, ...in bicicletta. Ai demagoghi della bicicletta sempre e ovunque do l'appuntamento al primo acquazzone o nevicata. Si rimetteranno in auto, con buona pace allo sbandierato ecoambientalismo

domenica 10 luglio 2022

Riflessione per i dipendenti pubblici che scioperano

Una ventina d'anni fa un amico, direttore commerciale di un'industria di macchine utensili, mi confidò: "Gianmaria, in Piemonte, appena Agnelli o De Benedetti annunciano la messa in cassa integrazione di Fiat o Olivetti, non vendi più una lavatrice, un frigorifero, nessun ti fa più rateizzazioni, si salvano solo i dipe denti pubblici". Bene,siamo in Estate, periodo di viaggi, di necessità di usufruire di mezzi pubblici e, chissà perchè, impatti in qualche sciopero che ostacola o, addirittura, impedisce la serena realizzazione dei nostri progetti. Perchè? Scioperano negli aeroporti, nei trasporti pubblici, o altrove quando, ancor più deprecabile, inciampi nella flemma di coloro che, coperti dallo smart working (brutto dire lavoro a distanza o telelavoro?) producono meno di quanto dovrebbero dare tra le pareti dell'ufficio. Ma a quest individui (signori?) è mai stato ricordato che hanno un posto pubblico, quindi tutelato ben più di quello di un dpendente privato? Orsù, diamoci da fare. grazie.