martedì 29 gennaio 2013

IMU CONTRO GLI EMIGRANTI


Un provvedimento sconcertante a carico dei nostri Emigranti: se in Italia possiede un immobile viene applicata 
L'IMU COME "SECONDA CASA" 
IL D.L.201/2011 AFFIDA ALLA DISCREZIONALITA' DEI COMUNI L'EVENTUALE ASSIMILAZIONE AD 
ABITAZIONE PRINCIPALE (con imu ridotta)
Ho lodato VERONA, primo fra i grandi capoluoghi, per l'attenzione rivolta alla sua gente.
Ecco cosa mi ha scritto il suo Sindaco:

"Gentile Gianmaria,
ho letto con interesse la Vostra mail e condivido pienamente la Vostra preoccupazione circa il doveroso rispetto nei confronti dei nostri emigrati. Nel ringraziare per la stima, fiducia ed i suggerimenti, invio il mio saluto più cordiale. 
Flavio Tosi"
 

Cosa dice la legge?

Il comma 10 dell’ art. 13 del d.l. 201/2011 prevede che i Comuni possono considerare direttamente adibita ad abitazione principale, l’unità immobiliare posseduta a titolo di proprietà o di usufrutto da cittadini italiani non residenti nel territorio dello Stato, a condizione che la stessa non risulti locata. 
Pertanto, nel caso in cui il Comune decida di applicare a detti immobili  un’aliquota ridotta, ciò dovrà risultare dal regolamento IMU del Comune.

Siamo quindi di fronte alla discrezionalità affidata alle singole amministrazioni locali e sconcerta rilevare che tra coloro che hanno ignorato gli iscritti all'AIRE ci sono territori che hanno visto partire centinaia, migliaia di Emigranti. No comment.  
Alcuni studiosi dell'argomento ritengono possano ravvisarsi profili di incostituzionalità e violazioni dei Trattati UE. In ogni caso condivido chi la definisce una discriminazione* 
Ha tuttavia raccolto adesioni una proposta correttiva dalla Regione Veneto, prima fra tutti la città di Verona. Che fanno però gli altri? 

HO SVOLTO UN'INCHIESTA CHE HA DATO SORPRENDENTI  RISULTATI 
Ne risulta che assimilare ad abitazione principale le case dei nostri Emigrati è stata una scelta trasversale senza una connotazione politica, ma solo di sensibilità.
La nostra ricerca ha dato subito dei frutti e i primi a rispondere positivamente sono stati i Sindaci di Verona (prima città veneta ad aderire alla proposta di questa assimilazione), Rovereto (Tn)** e Asti**  (riporto, al termine dell'articolo, le rispettive corrispondenze). Altri Amministratori locali si sono ripromessi di rivedere il regolamento IMU per quanto attiene la posizione degli iscritti all'AIRE (i.e. Pavia***). Più avanti ho elencato i nomi delle località  che hanno assimilato ad abitazione principale le case dei nostri Emigranti. 

UNA DOVEROSA PUNTUALIZZAZIONE
Come mi hanno ricordato vari assessori e funzionari comunali (tra cui il dott Genetti del comune di CLES che pubblicamente ringrazio), inizialmente la normativa era alquanto fumosa, di non facile interpretazione; ragion per cui non venne  immediatamente attuata l'assimilazione ad "abitazione principale".
Una volta arrivati i doverosi chiarimenti, sia questo importante comune (capoluogo della splendida Val di Non) che altri hanno provveduto - nei termini di legge - al riconoscimento ad abitazione principale degli immobili dei nostri cittadini iscritti all'AIRE. 

UN APPELLO AGLI ALTRI COMUNI: ma è così difficile approvare nel vostro regolamento sull'IMU questo articolo?

"Si considera direttamente adibita ad abitazione principale l'unità immobiliare posseduta dai cittadini italiani non residenti nel territorio dello Stato, a titolo di  proprietà  o di usufrutto in Italia, a condizione che non risulti locata"
 
Forte dei numerosi consensi che ho ricevuto, riprendo la campagna di sensibilizzazione affinchè sempre più comuni, spero tutti, sgravino i nostri Emigranti dall'imu sull'abitazione lasciata sfitta in Italia e dove sperano di rientrare in futuro.
Per chi come me ha conosciuto la realtà dell'Emigrazione (non solo all'estero) penso che, oltre ad un dovere morale, dovrebbe essere un tangibile segno di riconoscenza verso lavoratori che tengono alto l'onore dell'Italia. Non è difficile ritenere sia una contraddizione classificare come "seconda" una casa che è l'unica in Italia e che, oltretutto, usufruisce solo per un breve periodo all'anno dei servizi comunali; però i suoi proprietari emigrati pagano, per 12 mesi, le tasse locali (i.e. tarsu ecc...). 
Uno studio svolto dall'ISPI nel luglio 2012 riporta: "Ancora di più, se guardiamo all’amplissima platea degli italiani residenti all’estero discendenti di emigranti del passato ed essi stessi emigranti di prima generazione, il ruolo che questi possono avere nelle dinamiche di import-export, di commercializzazione del “made in Italy”, di valorizzazione delle imprese italiane è decisamente strategico"
SEGNALI POSITIVI
L'argomento sembrava taciuto dai più; si è dovuto attendere martedì 29 gennaio per sentirne parlare in un importante talk show tv, l'ha fatto Anna Finocchiaro ospite di Ballarò.
Lodevole l'invito espresso lo scorso ottobre dall'assessore regionale veneto Daniele Stiva ai sindaci dei comuni del Veneto affinchè applicassero le stesse agevolazioni previste per la prima casa: fu immediata l'adesione dal comune di Verona.


Ho notizia che il presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone  e l’assessore provinciale alle Relazioni internazionali Marcella Rucco hanno chiesto ai comuni di inserire nei loro Regolamenti sull’Imu la clausola prevista dal decreto legislativo n. 16/12 con cui si stabilisce che “i Comuni possono considerare direttamente adibita ad abitazione principale l’unità immobiliare posseduta dai cittadini italiani non residenti nel territorio dello Stato a titolo di proprietà o di usufrutto in Italia, a condizione che non risulti locata”, concedendo, di fatto, una agevolazione che può stabilire solo il Regolamento del Comune di appartenenza.
L'auspicio è che la proposta sia raccolta anche in altri territori. 
 
UN ELOGIO   Vada comunque un plauso di riconoscenza a tutti i Comuni che hanno applicato l'aliquota ridotta dell'IMU con equiparazione all'abitazione principale, agli immobili degli Emigranti; in qualche caso (i.e. Cascina), pur non assimilando l'immobile a "prima casa"  è stata riservata un'aliquota ridotta rispetto all'ordinaria. 
UN GRAZIE  a tutti i Comuni che mi hanno risposto chiarendo i dubbi dove c'erano.
La ricerca mi ha fornito una schiera molto qualificata, ci sono importanti capoluoghi di regione e di provincia accanto a comuni grandi e piccoli: sono qui elencati in ordine alfabetico. Ho però la certezza che possano ben più numerosi, per cui chiedo ai Lettori di segnalarmi aggiornamenti, grazie.
ELENCO DEI COMUNI BENEVOLI CON GLI EMIGRATI (molti capoluogi di regione e di provincia, ma non ROMA e MILANO):

Ala di Trento (Tn), Alessandria, Altofonte (Pa), Ancona, Andria (Bt), Aosta, Arco (Tn), Artogne (Bs), Asiago (Vi), Asti, Augusta (Sr), Auronzo di Cadore (Bl), Badia Polesine (Ro), Bagolino (Bs), Bari, Barletta (Ba), Barlassina (Mb), Battipaglia (Sa), Berzo Demo (Bs), Berzo Inferiore (Bs), Bitonto (Ba), Bogliasco (Ge), Bollate (Mi), Bologna, Botticino (Bs), Bra (Cn), Breno (Bs), Bronte (Ct), Busalla (Ge), Busto Arsizio (Va), Capannori (Lu), Capracotta (Is), Carlentini (Sr), Cascina (Pi), Caserta, Casoria (Na), Catania, Cedegolo (Bs), Cervignano del Friuli (Ud), Cevo (Bs), Chieri (To), Chieti, Cividate C. (Bs), Cles (Tn), Collegno (To), Corbetta (Mi), Coredo (Tn), Corsico (Mi), Cosenza, Costa Volpino (Bg), Cremona, Darfo B.T. (Bs), Desenzano d.Garda (Bs), Desio (Mb), Empoli (Fi), Esine (Bs), Faenza (Ra), Fara Gera D'Adda (Bg), Favara (Ag), Feltre (Bl), Ferrara, Fidenza (Pr), Finale Emilia (Mo), Floridia (Sr), Forte dei Marmi (Lu),  Francofonte (Sr), Frattamaggiore (Na), Gattinara (Vc), Gela (Cl), Genova, Giarre (Ct), Giussano (Mb), Imola (Bo), Isernia, Isola del Cantone (Ge), L’Aquila, Lacedonia (Av),  Latina,  Lavarone (Tn), Lecco, Lentini (Sr), Lesmo (Mb), Licata (Ag), Limbiate (Mb), Lissone (Mb), Lodi, Lodi Vecchio (Lo), Lovere (Bg), Lozio (Bs), Lumezzane (Bs), Magenta (Mi), Malè (Tn), Malegno (Bs), Maletto (Ct), Manerba del Garda (Bs), Manfredonia (Fg), Mantova, Marsala (Tp), Masone (Ge), Massa, Meda (Mb),  Melilli (Sr), Menfi (Ag), Mirano (Ve), Modica (Rg),  Mola di Bari (Ba), Molfetta (Ba), Morbegno (So), Mortara (Pv), Nettuno (Rm), Niardo (Bs), Noto (Sr), Nova Mil.(Mb), Novi Ligure (Al), Nuoro, Palazzolo Acreide (Sr), Palma di Montechiaro (Ag), Pandino (Cr), Paola (Cs), Paternò (Ct), Patti (Me), Perugia,  Pescara, Piacenza, Pianico (Bg), Pizzighettone (Cr), Polignano a mare (Ba), Pomezia (Rm), Potenza, Prato, Ragusa, Rho (Mi), Rivoli (To), Rivoli Veronese (Vr), Rogno (Bg), Romano di Lombardia (Bg), Rovigo, Rogno (Bg), Rovereto (Tn), S.Benedetto del Tronto (Ap), S.Donà di Piave (Ve), S.Giovanni in Fiore (Cs), S.Paolo d'Argon (Bg), S.Paolo di Civitate (Fg), Sanzeno (Tn), Sassari, Scandicci (Fi), Scilla (Rc), Segrate (Mi), Sellero (Bs), Seregno (Mb), Sesto Calende (Va), Siracusa, Soave (Vr), Soncino (Cr), Sortino (Sr), Taio (Tn), Terni, Tezze sul Brenta (Vi), Tirano (So), Torino, Trapani, Tres (Tn), Trescore Balneario (Bg), Treviglio (Bg), Treviso, Trezzano sul Naviglio (Mi), Trieste,  Triuggio (Mb), Valmadrera (Lc), Varese, Velletri (Rm), Venezia, Vermiglio (Tn), Verona, Viareggio (Lu), Vicenza, Villar Perosa (To), Viterbo,  Vittorio Veneto (Tv), Voghera (Pv), Zagarise (Cz).

* http://notizie.tiscali.it/videonews/145725/Economia/
* http://www.emigrazione-notizie.org/news.asp?id=10348
* http://www.chiesacattolica.it/pls/cci_new_v3/v3_s2ew_consultazione.mostra_pagina?id_pagina=38954


** ROVERETO:
il Consiglio comunale, competente in materia, ha deliberato con provvedimento n. 43 del 30.10.2012, alcune modifiche al regolamento del tributo.
In particolare all'art. 6 – Assimilazione ad abitazione principale – è stato aggiunto il  nuovo comma 1.bis che recita: “Il Comune considera adibita ad abitazione principale l'unità immobiliare posseduta a titolo di proprietà o di usufrutto dai cittadini italiani non residenti nel territorio dello Stato, a condizione che non risulti locata.  Lo stesso regime si applica alle eventuali pertinenze, nella misura massima di un’unità pertinenziale per ciascuna delle categorie catastali C/2, C/6 e C/7. La presente disposizione è applicabile a decorrere dall'anno d'imposta 2013.” 

** ASTI:
Il Regolamento Comunale IMU, all'articolo 11 recita al comma 2 "Il Comune  considera, altresì,  direttamente adibita ad abitazione principale l'unità immobiliare posseduta dai cittadini italiani non residenti nel territorio dello Stato a titolo di proprietà o di usufrutto in Italia, a condizione con non risulti locata." e il comma 3 che recita "Allo stesso regime dell'abitazione di cui ai commi 1 e 2 soggiacciono le eventuali pertinenze, così come definite dall'articolo 3, comma 1, lettera b) del presente regolamento.
*** PAVIA:
L'Assessore Massimo Valdati mi comunica: "Grazie anche a chiarimenti della norma, abbiamo individuato la possibilità di assimilare i soggetto AIRE alle prime case, quindi applicando la medesima aliquota ed agevolazione.in occasione della stesura del prossimo bilancio (marzo 2013)", 
Ecco cosa possiamo leggere sul sito www.impostamunicipale.it 
   "Per soddisfare le legittime richieste delle nostre collettività emigrate e preoccupati per il rischio che molti Comuni potrebbero non prevedere nelle loro delibere l’equiparazione all’abitazione principale ai fini IMU della casa posseduta dagli italiani residenti all’estero, i parlamentari Angeli, Bucchino, Farina, Fedi, Garavini, Merlo, Micheloni, Narducci, Picchi, Porta, Randazzo hanno scritto una lettera al presidente dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), Graziano del Rio, e al presidente dell’IFEL (Istituto per la Finanza e l’Economia Locale), Giuseppe Franco Ferrari, affinché i loro enti si adoperino presso i comuni italiani per chiedere l’introduzione dell’agevolazione fiscale a favore dei nostri connazionali."


RIMESSE IN DENARO DEGLI ITALIANI DALL'ESTERO (fonte ISPI)
http://www.camera.it/temiap/PI0060App.pdf
2008     432 milioni di euro
2009     413     "
2010     435     "
2011     478      "
come se non bastassero caricano su di loro una "doppia" IMU. Ah, che soddisfazioni!

Un mondo a rischio babele



Lunedì 28 gennaio Conferenza dell’ISPI in Assolombarda
UN MONDO A RISCHIO BABELE     
di Gianmaria Italia

L’ISPI, l’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale, ha promosso, in collaborazione con Assolombarda, Fondazione Corriere della Sera e Promos-Camera di Commercio di Milano, un incontro per dibattere sulle tendenze politiche ed economiche che sembrano caratterizzare lo scenario internazionale in questo anno appena iniziato.
Alla base dei lavori, aperti dal presidente di Assolombarda Alberto Meomartini e da Giancarlo Aragona, presidente ISPI, il dossier “2013: il mondo che verrà”.
Sono intervenuti Bruno Ermolli, Paolo Magri, Franco Bruni,  Sergio Romano, Federico Fubini, Romeo Orlandi e David Bevilacqua.
I grandi attori internazionali appaiono in questo contesto storico alle prese con crisi, seppure di natura molto diversa. Gli Stati Uniti escono sconfitti da due guerre, Iraq e Afghanistan, e sembrano costretti a ridimensionarsi e riorientarsi. Potendo contare su risorse relativamente limitate, il presidente Obama, nel recente discorso di reinsediamento, ha posto l’accento sull’esigenza di valorizzare il mercato interno e avvalersi dell’autosufficienza energetica.
Sul nostro versante l’Europa cerca di frenare le forze disgreganti, mentre anche la Cina è alle prese con una crisi che è sia politica sia morale a causa delle vicende legate alla corruzione.
Sergio Romano l’ha definita: “un mostro mitologico con testa comunista e ventre capitalista. Ha un’architettura di potere di sapienza confuciana dietro la quale si cela però un piccolo mondo familistico e corrotto, popolato da principini viziati, donne ambiziose, arrivisti e avventurieri, mentre alla base della piramide vive una  moltitudine di contadini sempre più arrabbiati e ribelli”.
Economia e politica estera si intrecciano. 
La Cina, non a caso, ha dei contenziosi aperti con tutti i suoi vicini marittimi, le sue pretese territoriali sono alquanto estese. Dall’anno scorso Pechino e Manila si scambiano accuse pesanti riguardo lo scoglio di Scarburough, che entrambi i paesi reclamano.  
Sono sul tappeto rivendicazione territoriale per le isole Diaoyutai (occupate dal Giappone e rivendicate da Cina e Taiwan), per le isole Spratly, su cui ci sono ambizioni anche di Brunei, Filippine Malaysia, Taiwan e Vietnam. Da questi ultimi due arrivano anche pretese per l’isola di Woody occupata dalla Cina.
A ciò si aggiunge l’annosa crisi del sistema mondiale e delle istituzioni internazionali, in particolare dell’ONU e della giustizia internazionale, per non parlare del mondo arabo e della sua complessa transizione.
Il Dossier dell’ISPI sottolinea anche che la maggior parte degli attori internazionali sembra deresponsabilizzarsi: in particolare la politica estera diviene quasi una proiezione esterna della politica interna, poco meditata se non a fini puramente interni e propagandistici mentre, paradossalmente, l’agenda internazionale viene dettata sempre di più da crisi locali o regionali.
La mancanza di leadership a livello globale sommata all’introversione crescente degli attori internazionali danno vita allo scenario di un “mondo a rischio Babele”.
Ma il futuro, che è già oggi, deve misurarsi con le nuove tecnologie; nella Babele c’è anche il nostro Paese e David Bevilacqua (vicepresidente della Cisco Systems), ha messo il dito sulla sconcertante posizione dell’Italia: penultima fra i paesi dell’UE nell’information technology. Ritiene che il rilancio dell’economia passi attraverso la digitalizzazione, invece  si riscontra che solo cinque italiani su dieci hanno accesso a internet. Forte della sua esperienza quasi trentennale negli USA, Bevilacqua auspica una maggior fiducia nei nostri giovani, nell’esigenza di permettere loro di costruirsi esperienze all’estero.

Nelle foto: Alberto Meomartini, Sergio Romano e David Bevilacqua
© proprietà riservata

mercoledì 16 gennaio 2013

L'INQUISITORE DI SABBIONETA
Nuova tappa del romanzo
Presentato giovedi 15 gennaio alla Biblioteca "Sicilia"


Grazie all'invito della sua direttrice Federica Tassara e con la pregevole e ben argomentata introduzione di  Eyal Mizrahi (presidente dell'Assoc. Amici d'Israele) il romanzo ha fatto il suo debutto ufficiale sulla scena culturale milanese.
E' intervenuto un pubblico qualificato tra cui l'editore Tiziano Vignali, due insegnanti della scuola Iqbal Masih (fra i protagonisti del libro) e l'editor Anna Albano. Particolarmente apprezzata anche la presenza di Anna Biraghi, promotrice della presentazione avvenuta il 25 ottobre a Monza. 
Davvero alquanto interessante il dibattito che ne è seguito, oltre ai contenuti del romanzo ha toccato anche i vari aspetti della promozione culturale tra i giovani.




Notizia dell'evento è anche sul sito web Brianzanews
http://www.brianzanews.it/2013/01/linquisitore-di-sabbioneta-arriva-a-milano/