venerdì 30 luglio 2021

De Donno, un suicidio che pesa su qualcuno?

Il clamore, l'emozione che ha fatto seguito al suidìcidio del Prof. Giuseppe De Donno, ex primario di pneumologia dell'ospedale Carlo Poma di Mantova, sta scuotendo la coscienza di molti. Ho sempre sostenuto che il Paradiso di ognuno di noi inizia quando la gente si ricorda di noi in bene e per questo paladino, per questo fautore della terapia anti Covid a basso costo, il suo Paradiso è presente. Agli inquirenti il compito di stabilire le cause del decesso; invece, a tutti coloro che l'hanno conosciuto ed apprezzato il compito di esaltarne le doti umane e professionali. Non va tuttavia dimenticato quanto sia stata osteggata la sua teoria sul plasma iperimmune per salvare le vite umane; ebbe soddisfazione dall'Università di Pavia, ma ricordiamo anche il torto che gli fecero l'Istituto Superiore della Sanità e l'AIFA che gli preferirono il protocollo Tsnunami di Pisa. Qui erano stati curati solo 2 casi mentre a Mantova De Donno aveva salvato 48 pazienti su 48. Una scelta che mortificò lo pneumologo mantovano.

112.473 nuovi insegnanti, basta che sappiano

Il Consiglio dei Ministri, su proposta dei ministri Renato Brunetta e Daniele Franco, ha annunciato l'ammissione in ruolo di 112.473 nuovi insegnanti, posti a tempo indeterminato. Non possiamo che plaudire questa regolarizzazione, ma asupichiamo che si tratti di insegnanti all'altezza del compito che li attende perchè, se ben ricordiamo, il livello di molti nostri docenti non è dei più esaltanti. E a loro è affidato il futuro dei nostri figli.

venerdì 23 luglio 2021

Buon Compleanno, Presidente MATTARELLA

Oggi, 23 luglio, Sergio Mattarella compie 80 anni. L'augurio non è formale, è segno, come certamente averrà da parte di altre migliaia di Italiani, della riconoscenza verso il Capo dello Stato. Non si spiegherebbe la simpatia, l'affetto di cui è circondato ogni volta che si trova tra la gente. Gli dobbiamo molto e gli auguro lunga vita ...in salute.

martedì 20 luglio 2021

Fornero: primo errore per Draghi?

Indicare la prof.ssa Elsa Fornero quale propria consigliera non sembra essere una manovra felice per il Presidente Draghi, sarebbe la sua prima gaffe. La signora ha, senza dubbio, molti meriti professionali; non ha però lasciato un grande ricordo positivo in quello che è un campo assolutamente umano, vale a dire le pensioni. Non me ne voglia, ma quelle sue lacrime quando, da ministro del governo Monti, si commosse nell'illustrare il programma. Ecco, a Mario Draghi, in assoluto il miglior Presidente del Consiglio che potevamo aspettarci in questi ultimi anni, sono insistenti le voci perchè la docente di San Carlo Canavese non sia nominata sua consigliera. Presidente Draghi, la prof. Fornero fece parte di un governo che non può certo definirsi eccellente per popolarità e risutati perchè avremmo tutti da arricciare il naso se, per ridurre i debiti, bastava aumentare tasse imposte (comprese quelle ai nostri emigranti) oltre a togliere valore alla Lira. Un governo di emergenza? Suvvia, agli addetti stampa di regime suggerisco di trovare altre definizioni: furono tredici mesi poco riproponibili. Guardi, glielo suggerisco sommessamente, invii un gran mazzo di rose alla Professoressa Fornero, e se ha bisogno di consigli, non li cerchi da chi di lacrime ne ha fatte versare proprio tante agli Italiani. Una nota per chi ha la memoria corta: il governo Monti ebbe l'appoggio esterno di Popolo della Libertà, PD, UdC e altre formazioni minori, esclusa la Lega che, coerentemente, oggi osteggia il ritorno dell'ex Ministro del lavoro e delle politiche sociali nella stanza dei bottoni.

lunedì 19 luglio 2021

Un importante riconoscimento per gli Italiani all'estero

Dal dicembre 2015 il Premio Italiani nel mondo gratifica tutti quei nostri connazionali che, residenti all'estero, si sono distinti nella Cultura. nello Sport o nelle attività sociali. E' stato ideato dal giornalista Gianmaria Italia (foto in basso) e, finora, ha raggiunto Italiani emigrati in Europa e Nord America, ma non si pone limiti, l'importante è che abbiamo famigliari che vivono in Italia da pter contattare in caso di consegna della targa-premio. Questo, per volontà del suo fondatore, rientra fra le iniziative dell'ASI, Associazioni Sportive e Sociali Italiane. Non ha fini di lucro e, per questo, non si paga alcunchè per le candidature che vanno inviate via email a asi.commissionepremi@gmail.com evidenziando, come oggetto, Premio Italiani nel Mondo.= La Commissione giudicante, composta da esponenti della Cultura, del Sociale e dello Sport, risponderà a tutti.= Nelle foto alcuni dei premiati: la regista teatrale Luisella Suberni Piccoli (Lussemburgo) e Geno Auriemma, allenatore della Nazionale USA di basket femminile.

lunedì 12 luglio 2021

L’ITALIA DEL CALCIO VINCE PER TUTTI

L’indomani della vittoria agli Europei, mentre i giornali inglese cercano di edulcorare la sconfitta dei loro calciatori, l’altra stampa europea elogia gli Azzurri. In Francia Le Parisien scrive “L’Italia un sacre au bout de la nuit” (un’incoronazione alla fine della notte), mentre Liberation è più sintetica ma esplicita: “La renaissance italienne”, ancor più laconico ma altamente elogiativo titola il quotidiano sportivo L’Equipe: “Invincibles”. Bella la definizione che troviamo sul madrileno El Mundo: “El Renaciemento se cumple en Wembley” (la rinascita si compie a Wembley); “Eterna Italia” è per l’altro spagnolo Marca. L’Essentiel, diffusissimo quotidiano lussemburghese, osanna in prima pagina gli Azzurri con “Les Italiens célèbrent leur trionphe” e nelle pagine titola “L’Italie sur le toit de l’Europe”. Un’ampia vetrina che, mentre esalta il risultato conseguito dai calciatori in campo, manda in euforia le numerose comunità dei nostri connazionali che vivono all’estero. >
La nostra Nazionale, mentre continua a portare emozioni a tutti noi, ha per loro un significato particolare. Un esempio fra tutti è la vicina Confederazione Elvetica dove ci chiamavano spaghettifreisser und welle bären (mangiaspaghetti e orsi selvatici) mentre sui muri si leggeva “Vietato ai cani e agli italiani”. I nostri riponevano una speranza di riscatto nelle imprese degli Azzurri contro la Svizzera, il poter tornare l’indomani a testa alta in fabbrica o nel cantiere. Erano confronti calcistici molto sentiti, come dei Derby, ma il tempo è stato benevolo e oggi si torna ad essere amici in letizia. Mi dicono che ieri l’80% degli Svizzeri ha tifato per l’Italia. Magari vediamo di tifare anche per questi Italiani la cui “partita” dura, da sempre, più di 90 minuti.

domenica 4 luglio 2021

Europei 2020, lettera aperta a Stefano Coletta, direttore di RAI1

Egr Direttore, seppur preso dai mille impegni che comporta la direzione della principale rete televisiva nazionale, avrà certo seguito le telecronache delle ultime due partite che la nostra Nazionale ha disputato per gli Europei di calcio. Le domando se ha notato che i commentatori Rai, sia negli stadi che a Roma, non si sono mai soffermati su un particolare molto significativo: quando a Wembley gli Azzurri hanno affrontato l'Austria c'erano circa 2000 sostenitori e, dato che per le restrizioni anti Covid quasi nessuno avrebbe potuto arrivare dall'Italia, i presenti che sulle tribune sventolavano il Tricolore erano expatriates, nostri emigranti. Un particolare che, almeno giornalisticamente, mi aspettavo venisse citato, macchè. E pensare che quella presenza della nostra Nazionale è stato un grande avvenimento per la comunità italiana, ancor più poi per la vittoria. Si può dire lo stesso per la gara nell'Allianz Arena di Monaco contro il Belgio. La Germania è il paese che oggi attira il maggior numero di Italiani e, in rapporto alla popolazione, il Belgio è quello che vanta una fra le più alte percentuali di cittadini di origine italiana, gente che la Patria l'ha sempre nel cuore. Erano quelli che, a pieni polmoni, levavano alto l'Inno di Mameli, il Canto degli Italiani, il loro canto. Che dire? Lei pensa che almeno in quell'occasione i giornalisti Rai abbiano speso una parola sull'argomento? Non l'ho notato. Eppure si riguardi le scene di giubilo, la festa che i tifosi hanno tributato ai nostri giocatori al termine della partita: nostri connazionali, quasi tutti immigrati che li abbracciavano ebbri di gioia; il successo dell'Italia era una vittoria che per loro valeva ben più del risultato sportivo. Non posso che biasimare, da giornalista e da italiano, quella mancanza di attenzione, ...d'altronde l'amore patrio alimenta sempre meno i nostri pensieri che invece continua a nutrire milioni di nostri emigranti. Direttore, un particolare di non poco conto: all'estero gli Italiani guardano i canali Rai... I migliori saluti mentre La ringrazio per l'attenzione. Gianmaria Italia (foto tratta dal quotidiano lussemburghese L'Essentiel: nostri connazionali in festa a Esch sur Alzette)