lunedì 11 dicembre 2023

Sciopero mezzi pubblici, perché non neutralizzare le strisce blu?

Il fermo dei mezzi pubblici per scioperi, di cui vanno rispettate le attese dei suoi lavoratori, creano però disagi non indifferenti a tutti coloro che, per varie esigenze, debbono muoversi in città. Le amministrazioni comunali fanno dell'utilizzo di autobus, tram e metro la propria bandiera; tuttavia se questi mancano il ricorso all'automobile privata è l'unica alternativa. Perchè allora l'Assessorato competente, almeno per quel giorno, non neutralizza le strisce blu, cioè le aree di sosta a pagamento? Sarebbe un apprezzabile segno di comprensione delle reali esigenze dei cittadini. Orsù, cosa ci vuole a guadagnare qualche benevolo sguardo in più? ...siamo alla viglia di Natale.

sabato 9 dicembre 2023

IMU, quando è difficile accettarla

Dicembre, periodo di pagamenti alla pubblica amministrazione. C’è tuttavia un’ imposta che proprio è difficile comprendere e tantomeno condividere. Quella che si applica anche sulle case degli iscritti al’AIRE, vale a dire dei nostri emigranti. Partì da un' iniziativa del governo Monti - d.l. 201/2011 – che lasciò alla discrezione dei singoli comuni applicare la massima aliquota (quella come “altri fabbricati”) sulla casa, seppur vuota e sfitta, lasciata in Italia. Furono tuttavia centinaia quelle amministrazioni, anche capoluoghi di provincia e di regione, che mantennero l’esenzione; non invece città come Milano e Roma che accettarono subito quella nuova possibilità di introito. Alquanto disdicevole fare cassa sul frutto di sacrifici e che, peraltro, rappresenta un legame con il paese di origine. Nel 2014 il governo Renzi, con la legge 80/2014, tolse ogni possibilità di scelta con un provvedimento abbastanza curioso. La legge 80 del 23 maggio 2014 - art 9 bis - stabilì infatti che potevano essere esentati dall'IMU solo quegli immobili di proprietà di emigranti in pensione. Apparentemente potrebbe essere una carezza dopo un sonoro ceffone, ma resta una soluzione che lascia sconcertati. Infatti è ovvio domandarsi: ma quando mai conviene a un emigrante pensionato continuare a vivere all'estero lasciando in Italia la propria casa vuota e sfitta?

martedì 21 novembre 2023

"Una morte orribile ad appena due anni"

Appena? Ma come si fa ad usare un avverbio come questo? Eppure è il commento di un giornalista che abbiamo ascoltato stasera, attorno alle 20,20 dal Tg2. Si riferiva al naufragio di due imbarcazioni al largo di Lampedusa. I soccorritori (a cui va un elogio infinito) erano riusciti a salvare una quarantina di naufraghi, ma non a rianimare una bimba di due anni. La mia osservazione non la rivolgo al giornalista che, nell'enfasi emotiva si era lasciato scappare quell'appena che certo molti, come me, avranno commentato: "allora se ne aveva trenta di anni chi se ne frega?". No, perchè, riascoltando il pezzo si sarà ammonito da solo, ma se esiste un capo, un direttore responsabile, sarà il caso di chiedere al Dottor Preziosi: "Lei avrà tante altre cosa a cui pensre, ma qualche suo caporedattore li controlla gli articoli prima di mandarli in onda?". A proposito, faccia fare attenzione anche al femminile quando capita di parlare di una vigile o una soldata: restano la vigile e la soldata perchè è proprio sbagliato declinare in vigilessa e soldatessa.

lunedì 20 novembre 2023

"In un mondo di maschi ci sono pochi uomini"

L'uccisione di Giulia Checchettin non va sottolineata come un episodio isolato, ma un esempio recente della pochezza, della debolezza, chiamiamola pure inferiorità, di tanti maschi (giammai chiamarli uomini) che trasferiscono nella violenza sulla donna, sia lei amica o asconosciuta, tutto il loro stato inconscio e latente di inferiorità. Non c'è alcun provvedimento di legge, pur lodevole, che possa risolvere questa realtà, tantomeno accentuare la punizione; è una tara che esiste e riaffiora nel momento in cui il soggetto si vede emarginato, superato da lei. Perchè, rendiamocene conto e facciamocene una ragione, la femmina, quando non ci è superiore, ben raramente è inferiore a noi.

GIULIA, figlia e sorella di tutti noi

lunedì 13 novembre 2023

Quando l'informazione non fa cultura, anzi

Potrà sembrare una piccolezza dedicare un post a un paio di errori nei quali ricade molto frequentemente la grande informazione; errori che, proprio perchè arrivano dai più diffusi telegiornali, finiscono per essere assimilati anche da chi li ascolta. Parlo di TIR e SOLDATESSA. Sentiamo definire tir qualsiasi autoveicolo di grosse dimensioni, ma sfido chiunque a trovare nelle enciclopedie e nei manuali per la patente che esista un veicolo che si chiami tir. Troverà autocarro, autotreno, autoarticolato, perfino bisarca; nel linguaggio corrente abbiamo camion o bilico. Allora perchè tir? Perchè qualcuno, vedendo il cartello con la scritta TIR affisso sul retro di autoarticolati ha pensato che quello fosse il suo nome, come se su un pullman si debba scrivere AUTOBUS o CORRIERA, invece TIR è l'acronimo di Transports Internationaux Routiers (trasporti internazionali stradali). Quindi una condizione di viaggio, non un veicolo. Tra l'altro può capitare che tale cartello lo si possa trovare anche su furgoni perchè stanno effettuando un trasporto internazionale. Se tir è un errore minore diventa grave nel caso di soldatessa. Grave per due motivi: a) basta consultare vocabolari autorevoli come Hoepli o Treccani, anche su Sapere.it, per leggere che il femminile è solo SOLDATA. b) soldato deriva dal verbo assoldare, cioè uomini in armi che, pagati, venivano ingaggiati da signorotti o monarchi. Riporto quanto pubblicato su Treccani "E' in uso anche soldatessa che però può avere un tono scherzoso o valore spregiativo" E, con quanto sta accadendo in Israele, non è proprio il caso di usare termini scherzosi o, peggio, spregiativi verso donne che stanno combattendo. 15 NOVEMBRE: ho appena avuto notizia che, su segnalazione di una mia lettrice, la Redazione di Repubblica ha corretto in SOLDATA un suo recente articolo. Un grazie alla Signora e complimenti alla correttezza di Repubblica: che sia un positivo riferimento per tutta la classe giornalistica, tg compresa.

domenica 15 ottobre 2023

151 anni con gli Alpini

Oggi gli Alpini compiono 151 anni - La nostra gratitudine lunga un secolo e mezzo
qui sopra rappresentanti della sezione Alpini istriani sfilano a Trento (2018) e qui sotto una foto ufficiale diramata dall'ANA Associazione Nazionale Alpini

giovedì 12 ottobre 2023

ISRAELE? Suvvia, un po’ di Storia

Lascio ad altri la cronaca dell’attacco terroristico proveniente da Gaza; mi soffermo invece sul tema dominante delle manifestazioni pro Palestina che si sono svolte anche in Italia nei giorni immediatamente successivi. A palese giustificazione di quanto appena avvenuto il tema dominante che abbiamo ascoltato è che Israele non ha diritto di esistere su quella terra: "è palestinese", affermano. C'è poi chi sostiene che ogni ebreo è un intruso, che Israele è frutto di una manovra britannica del 1948 e che non c’è spazio per entrambi gli stati, “deve esistere solo quello palestinese” ...con buona pace di chi sta operando per la creazione di due Stati che convivano in concordia.
Ognuno la può pensare come crede, ma non può negare almeno una realtà che è sotto gli occhi di tutti: il Muro del Pianto, ovvero il muro occidentale di Gerusalemme. Lì c’era il Tempio costruito dagli Ebrei al ritorno dall’esilio babilonese (dal 536 al 515 a.C.). E’ quanto rimasto dalla distruzione della città operata dai Romani dell’imperatore Tito nel 70 d.C. dopo una guerra iniziata quattro anni prima. (E' tradizione lasciare fogliettini con le proprie preghiere nelle fessure fra le enormi pietre, come nella foto che ho scattato anni fa e coperta dal copyright). Come se non bastasse aggiungo una pagina di Storia meno nota ai più, per cui riprendo e copio dall'autorevole sito del Touring Club Italiano: "Nel 66 d.C. gli Ebrei si ribellarono ai Romani e conquistarono Masada (nei pressi del Mar Morto), massacrando il presidio romano. Questo aspro sperone roccioso divenne così l'ultimo rifugio della setta degli Zeloti, i più zelanti conservatori della legge ebraica." Nel 132 d.C., a seguito della rivolta di Simeone Bar Kochbà, gli ebrei riconquistarono Gerusalemme e la loro terra. Tuttavia, la potenza militare di Roma non si fece attendere e tre anni dopo la città fu rasa al suolo, la Giudea fu ribattezzata col nome Palestina e Gerusalemme si chiamò Aelia Capitolina fino al 638 d.C. con la conquista araba. Queste le origini, le cause della diaspora, ovvero la dispersione del popolo ebraico in giro per il mondo. Può bastare per dimostrare, senza ombra di dubbio, che gli Ebrei hanno titolo di origine in quella terra? (© foto proprietà di Gianmaria Italia),

mercoledì 11 ottobre 2023

Portogallo, pensioni non più tax free

Da qualche anno, esattamente dal 2009, ha fatto notizia l’espatriare di nostri pensionati in Portogallo dove avrebbero potuto incassare l’intero importo della pensione, vale a dire al lordo, senza vederla gravata di imposte. La condizione era quella di viverci, quali residenti stranieri “non abituali”, per almeno sei mesi all’anno e comunque per non più di dieci anni. Dai dati ufficialmente noti risulta che avrebbero finora aderito circa diecimila tra britannici, francesi e italiani attratti, oltre che dal beneficio, anche dalla stagione estiva che nella regione dell’Algarve è da Giugno a Settembre. C’è però un risvolto della medaglia che non va sottovalutato: il prendere la residenza portoghese significa perdere totalmente quella del paese di provenienza, e non è cosa di poco conto, soprattutto in termini sanitari. Ne ho testimonianze dirette. Se poi aggiungiamo che il portoghese non è tra le lingue più facili da parlare e comprendere ecco che si cerca rifugio in gruppi di altri connazionali. Dove? Al tavolino del bar o seduti su una panchina a parlare del tempo che fu, perché non si è protagonisti dove si è scelto ora di vivere. Tuttavia chi ne ha tratto maggior beneficio sono stati i britannici a cui, con lungimiranza, i portoghesi hanno riservato tanti campi da golf: almeno 16 in tutta l’Algarve tanto che all’aeroporto di Faro ci sono negozi che affittano sacche di mazze ed equipaggiamenti per questi sport. Ma quando ebbe inizio? Nel 2009, appunto, con l’esenzione totale; durò fino al 2020 quando, su proposta di una parlamentare socialista, il governo decise di gravare quelle entrate del 10%, una soglia che non ha scoraggiato l’arrivo di nuovi residenti. Però dal 2024 non ci sarà più perché la pensione sarà tassata interamente; in ogni caso quel “contratto” di residenza non decade per coloro che ne stanno già usufruendo. Perché questo cambio di rotta? Il Primo ministro Antonio Costa, di fronte alle rimostranze di molti suoi connazionali, ha dichiarato che si tratta di “una misura di ingiustizia fiscale che fa aumentare i prezzi degli immobili”, ma in realtà non solo di quelli. Certo potranno risentirne tutte quelle imprese immobiliari che hanno eretto enormi palazzi di appartamenti destinati a nuovi condomini. Per quei pensionati che volessero comunque continuare a godere di benefici sono rimaste altre destinazioni: in Bulgaria esenzione totale, Cipro aliquota del 5%, Grecia 7% per 15 anni, Romania 10%, Marocco esenzione sul 40% e comunque l’imposta massima è del 23%, Sud Africa esenzione totale, Tunisia esenzione sull’80%

lunedì 9 ottobre 2023

Am Israeli Chai

Dopo l'attacco terroristico da Gaza verso inermi popolazioni israeliane e il crimilane attacco a indifesi cittadini non si può che auspicare ed esclamare The israeli nation is alive Che Israele viva!

martedì 3 ottobre 2023

Quella pesca? Un gesto d'amore

"Un gesto d'amore" è il senso che Esselunga ha voluto dare, riuscendoci, al film (spot è riduttivo) che ha per protagonista quella pesca. Un frutto delle nostre terre, che ben conosciamo da sempre, si trasforma in un mezzo di dialogo, semplice ma diretto ...di amore, appunto. Un sentimento che dovrebbe accompagnare ogni momento della nostra vita, sia verso chi condivide la nostra vita tra le pareti domestiche, che nella nostra attività. Pensiamo solo alla tenerezza con cui una mamma consegna la merenda ai figli o si preoccupa di preparare il desinare. Se capissimo il suo impegno, la sua ricerca per soddisfarci, sapremmo tributarle l'attesa meritata riconoscenza.

giovedì 28 settembre 2023

Esselunga, la maturità di quella pesca

Maturo, sensibile, quindi intelligente è, a parere mio, lo spot mandato in onda da Esselunga. Quella bimba che, spontaneamente, porge al proprio papà una pesca dicendogli che è un dono della mamma, è di una dolcezza unica, direi esemplare ...anche per chi non lo vuole capire. (nella foto un frame dello spot)

martedì 29 agosto 2023

Alle ragazze un monito legittimo e importante; ahimè, è di Giambruno

"Se eviti di ubriacarti e di perdere i sensi, magari eviti anche di incorrere in determinate problematiche perchè poi il lupo lo trovi" (trascrivo copiando da Repubblica) e poi "Verissimo che tu non debba essere violentata, perchè è una cosa abominevole. Ma se eviti di salire in macchina con uno sconosciuto magari non incorri in quel pericolo" (trascrivo copiando da Open). Ah quanta saggezza e ovvietà che avremmo voluto fosse stata suggerita da padri di famiglia, educatori, magari anche da qualche sacerdote; si sarebbe certo evitata qualche oscura pagina di cronaca. Invece no, sono dichiarazioni di Andrea Giambruno nella sua rubrica Il diario del giorno su Rete4. Allora, dato che lui è il compagno di Giorgia Meloni (vi dice niente?), apriti cielo! Subito certi presuntuosi opinion maker si sentono in dovere di scrivere che potrebbe essere una tegola, un sasso sul cammino del nostro Presidente del Consiglio. Ma che c'entra? Io non ho il piacere di conoscere personalmente entrambi per cui, nella mia assoluta estraneità, ma da padre di famiglia (come lo è Giambruno), reputo assolutamente fondato il suo monito. Purtroppo, a certa stampa dà fastidio che qualcuno richiami al buon senso, alla buona educazione. Non vado oltre e, se non si è capito, sono assolutamente concorde con quanto il giornalista ha dichiarato e auspico sia di lezione per molti genitori immaturi o disattenti.

mercoledì 23 agosto 2023

Quei nostri emigranti, eccellenti fuoriclasse.

Prima del 2015, quando ideai il Premio Italiani nel mondo inserendolo fra le iniziative dell'ASI, ero consapevole che avrei scoperto delle straordinarie realtà dietro nomi, talvolta poco conosciuti o celebrati, di nostri emigranti. Sono fiero di tutti quegli incontri, conoscenze che in alcuni casi si sono trasformate in amicizie. Nel corso degli anni, conoscendo sempre più la realtà della nostra emigrazione, ho avuto la certezza che l'Italia può essere fiera di certi talenti, punte di diamante che, per affermarsi, si sono dimostrati dei fuoriclasse, perchè solo se sei un fuoriclasse non resti fuori dalla classe.

lunedì 7 agosto 2023

"Sfiorisci bel fiore", a MARCINELLE

Mi è sempre più triste tornare a Marcinelle, sobborgo di Charleroi, dove all'alba dell'8 Agosto 1956 un'esplosione devastò uno dei due pozzi della miniera del Bois du Cazier. Sempre meno persone riportano testimonianze di quel giorno. Sulle pareti delle vecchie case che si affacciano su rue du Cazier sono affisse gigantografie: immagini in bianco e nero della gente che, stravolta dall'angoscia, attendeva impotente notizie dei loro familiari ancora laggiù nelle profondità dove erano andati a cavare il carbone; contrastano con quelle statuarie di politici e prelati dalle espressioni imperscrutabili. Purtroppo hanno i bordi ormai scollati, deteriorati e questo sembra allontanare l'atroce realtà di quel giorno dallo sguardo attuale. C'è pure un piccolo ristorante che si chiama Mine de Rien (letteralmente miniera di niente) mentre, al di là del cancellone, oltre il passo carraio e la vecchia bascula, dentro l'edificio che era la struttura logistica della miniera, c'è un altro ristorante, peraltro rinomato, e ti domandi come possa della gente conversare di buon cibo o brindare mentre lì, sotto i loro piedi, a mille metri di profondità, migliaia di minatori avevano lavorato giorno e notte dissetandosi di sudore per estrarre carbone. Auspico che chiudano gli occhi per qualche attimo di raccoglimento, si ritroverebbero nella concitazione di quel mattino dell'8 Agosto, ...ma non sarà così.
Ormai ogni parola, ogni rievocazione è retorica, ma non posso fare a meno di ricordare un dato a chi sostiene che nei bacini carboniferi andavano solo stranieri perchè i belgi disdegnavano quell'ingrato lavoro, non era proprio così: su 262 vittime al Bois du Cazier, 136 erano italiane e 95 belghe. In onore di tutte loro riporto la prima parte d'una delicata quanto struggente canzone che, come ricorda suo figlio Paolo, il grande Enzo Jannacci scrisse nel 1965 dedicandola a un minatore -SFIORISCI BEL FIORE- C‘è un fiore di campo che è nato in miniera Per soli pochi giorni lo stettero a guardar. Di un pianto suo dolce sfiorì in una sera, a nulla le nere mani valsero a salvar. BELLE FLEUR FANE’E Il y a une fleur des champs qui est née dans la mine Pour seulement quelques jours, ils restèrent à la regarder D’un pleur, sa douceur fleurit en una soirée, Les mais noires ne servirent à rien pour la sauver (© foto proprietà riservata di Gianmaria Italia)

giovedì 3 agosto 2023

Fassino, quel cedolino che fa solo irritare

Anni fa ebbi modo di conoscere, sebbene di sfuggita, Piero Fassino e, pur non avendo comuni idee politiche, l'ho sempre rispettato per il suo comportamento. Purtroppo quel mio immaginario è crollato dopo la sua performance alla Camera dove, sbandierando il proprio cedolino di stipendio di Luglio, ha dichiarato "non è uno stipendio d'oro". E se un emolumento netto mensile di 4.718 euro netti non è considerabile tale mi domando come può definire il proprio un qualsiasi lavoratore che, pur con qualche anno di anzianità, ne percepisce solo 1.300; ci favorisca lui, il parlamentare, a quale metallo si possa assimilare. Comunque Fassino ha anticipato di un giorno l'iniziativa di Maurizio Lupi (Noi Moderati) che ha chiesto di equiparare il trattamento economico dei deputati a quello dei senatori. Giusto, non sia mai che si sentano sminuiti. Invito allora a leggere quanto ha scritto oggi Nicoletta Cottone sul Sole 24 Ore sotto il titolo Vicenda Fassino quanto guadagna un deputato e il confronto con la media degli stipendi italiani: un articolo da elogiare come esempio di completezza perchè, aggiungendo i vari benefit come diaria, rimborso spese di trasporto e di mandato (ma non se l'è scelto lui?), si supera il doppio. E poi, caro deputato, perchè mai lagnarsi se a quella carica ci si è candidati? Perchè non chiedere di che umore è chi non è tornato sugli scranni di Montecitorio. Una sola nota di correzione che apporrei al sommario: "...quanto entra nelle tasche degli onorevoli" ...senza alcuna dietrologia o polemica quell'onorevoli sarebbe da virgolettare solo perchè non esiste ufficialmente quel titolo per i nostri deputati. Da parlamentare farei invece vivere per un mese quel papà che qualche giorno fa, alla cassa di un supermercato, si trovò a non avere i soldi necessari per pagare tutta la spesa; una piccola differenza che però lo turbò. Dopo qualche attimo di riflessione scartò il barattolo di crema al cioccolato per starci con i soldi che aveva in tasca: "dirò a mia figlia che mi sono dimenticato".

giovedì 20 luglio 2023

Contesta multa di € 860, la poteva evitare?

Da giornalista mi rammarica notare che si dia sempre più spazio al sensazionalismo senza cercarne la causa mentre dovremmo, per la missione che abbiamo scelto, esprimerci in modo chiaro. Veniamo al dunque. Le principali testate nazionali pubblicano la notizia di un professore universitario che scrive al Corriere della Sera per contestare una multa di 860 euro perché aveva attraversato un tratto di strada pedalando sul passaggio pedonale. Certo incuriosisce, ma non è proprio solo così: la multa, inizialmente, era di 45 euro che sarebbe stata ridotta se pagava in termini brevi, tuttavia non volle saldarla. Saputo il Chi resta da conoscere il Dove, Come, Quando e Perchè. Dalla narrazione del professore apprendiamo che l’infrazione avvenne alle 7:40 del 31 maggio 2017 a Trento mentre percorreva un passaggio pedonale pedalando con la propria bicicletta. Un agente del traffico gli fece notare che era in errore e gli elevò contravvenzione che, da quanto leggo, lui contestò sostenendo (cito): “La città è semideserta, non c’è nessuno, per quale motivo mi sanzionate?” Il vigile, zelante, non guardò il volume del traffico ma le regole. La multa inizia il suo corso e passa il tempo e il professore insiste nel non pagarla ritenendo che l’infrazione non esista (ma chi gliel’ha detto?*) così lascia decorrere i termini fin quando mora e interessi si sommano anno dopo anno portando alla cifra di cui parlano tutti: euro 860. Ci sarebbe anche da aggiungere quella che sembra essere una contraddizione (cito): “Mi chiedo se questo modo di agire sia consono a una civiltà che deve fornire servizi a tutela del cittadino e sia giusta ed equa l’applicazione di penali così alte”. A questo punto c'è da chiedersi quale delle due notizie è più degna di nota: l'importo finale da pagare o che un ciclista venga multato, soprattutto se pedala sulle strisce. Ogni giornalista dovrebbe porre al professore queste domande: "La penale è scorretta nel titolo o sgradita per l’ammontare? Lei si è mai fatto riguardo quando ha bocciato qualche suo allievo?" * Caro Professore, il comma 4 dell’art. 182 del CdS può destare un dubbio interpretativo, ma lo dice la parola stessa: passaggio pedonale, e se è pedonale non è per veicoli. In ogni caso, non era meglio pagare subito la multa ridotta, riservandosi di fare poi ricorso se riteneva di avere ragione? Non si sarebbe rovinato fegato ...e portafoglio(foto scattata dall'autore a Milano-proprietà riservata)

Pedalare sulle strisce pedonali? NO, GRAZIE

Ebbene sì, il testo dell'art 182 del Codice della Strada non proibisce esplicitamente ai ciclisti di pedalare sulle strisce pedonali, e questo è un forte appiglio per tutti quei ciclisti che vi scorrazzano liberamente e impuniti. Suvvia, basterebbe la semplice logica, il senso letterale della parola, essendo "pedonali" perchè ignorarne natura e scopo? Per dissipare ogni dubbio basterebbe ricordare che vennero istituite nel 1959 come Passaggio per pedoni (grazie Wikipedia). Per dirla ancora meglio ecco cosa scrive il sito mycoyote.net “pensate appositamente per chi, senza avere un mezzo di trasporto come auto, moto o bicicletta”. Questo lo spirito istitutivo di tale segnaletica orizzontale: tutelare i pedoni nell’attraversamento della strada assegnando loro la dovuta precedenza. Sotto l’aspetto normativo occorre riferirsi agli artt 190 e 191 del Codice della Strada. E il CdS disciplina anche il comportamento dei pedoni; si legga il comma 2 dell’art 190: “i pedoni, per attraversare la carreggiata, devono servirsi degli attraversamenti pedonali, dei sottopassaggi e dei sovrapassaggi. Quando questi no esistono o distano più di cento metri dal punto di attraversamento, i pedoni possono attraversare la carreggiata solo il senso perpendicolare, con l’attenzione necessaria ecc…” . Sei anni fa, in Lussemburgo, un mio conoscente venne multato perché, sebbene fossero le ore 23, venne visto attraversare la strada ignorando il passaggio pedonale che era distante una ventina di metri; “Se c’è perché non usarlo?”, gli venne contestato. Negli ultimi anni, nel favorirne l’accesso ai disabili, sono state create delle rampe (o scivoli) che invece i ciclisti sfruttano a piene mani, ovvero, pedalate, ma senza averne alcun diritto, salvo che queste non conducano alle apposite corsie ciclabili. Nel 2020 il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha stabilito delle linee guida e, a proposito dei monopattini elettrici, li ha equiparati alle biciclette.
Per fare ulteriore chiarezza e togliere ogni presuntuosa illusione, scomodo due passaggi di quanto si può leggere sul sito giesse.info/codice-della-strada: “…gli attraversamenti pedonali sono la parte di carreggiata sulla quale la precedenza è riservata ai soli pedoni e non ad altri tipi di utenti della strada. La bicicletta è un veicolo al pari dell'automobile e dello scooter, non può essere utilizzara come se non lo fosse”. Credo non occorra aggiungere altro se non leggere le poche parole di questo cartello affisso in Francia: BICICLETTA A MANO, PER FAVORE

lunedì 17 luglio 2023

“Muore sui binari un uomo di soli 40 anni”

E’ questo il titolo di una notizia riportata tempo fa da un giornale. Già lo scorso 7 Novembre avevo dedicato un post alla scarsa deontologia dello scrivere “aveva solo tot anni” e lo spunto me l’aveva dato un titolo di quel giorno: "Morto Aaron Carter, aveva solo 34 anni..." A questo punto una domanda è d'obbligo: quanti anni deve avere uno per morire senza muovere un poco di compassione? Davvero inopportuno, quando non offensivo per chi ha un'età maggiore. Ma che età deve avere un essere umano per andarsene tranquillo senza remore, deve essere un centenario? “Se uno non arriverà a cent’anni vorrà dire che io l’ho punito” si legge sul Libro di Isaia 65. Invece, proprio perché aveva “solo” 40 anni, io mi sarei domandato perché, nel pieno della vita, un uomo decide di interromperla? Quale motivo così grave l'aveva indotto ad una decisione così tragica. Avrei scoperto che era un buon padre di famiglia, aveva una moglie affettuosa e magari dei figli a cui dedicare attenzione, educazione ed esempi positivi: elementi che invece lo dovevano tenere in vita, incoraggiare. Non è stato così perché l’ambiente di lavoro, quell’occupazione che ti permette di portare sostegno, linfa in famiglia, si era fatto via via deleterio. Quell’uomo di quarant’anni era stato emarginato fino al licenziamento. Perchè non fermarsi a riflettere prima di prendere così drastici provvedimenti, perchè non cercare soluzioni alternative, magari valorizzandolo in altro incarico? E quell’uomo, quel marito, quel papà non ha più visto la luce in fondo al tunnel della sua vita e l’ha lasciata sui binari di una ferrovia. Io chiedo a quell’azienda, o meglio, a quel dirigente se era perfettamente consapevole della decisione che prese mettendo alla porta quell’uomo “di soli 40 anni”

lunedì 10 luglio 2023

Brianza Channel, uno sbocciare di idee che dura da 45 anni

Se dopo 45 anni un'idea, un progetto, è "ancora" nella fase di germinazione, ha solo due spiegazioni: o è immaturo o ha la forza, la vigoria di
esprimere sempre più la propria passione. Propendi per la seconda ipotesi dopo che hai conosciuto chi sta curando questo germoglio, peraltro in una terra, la Brianza che è sinonimo di inventiva, di operosità: lui ne è interprete e si chiama Gianfranco Beretta (foto). E proprio nel suo territorio ha iniziato,45 anni fa, a "divulgare Cultura e Storia" trasmettendo da Renate le S.Messe celebrate da don Dionigi Tettamanzi (sì, quel prelato che divenne poi arcivescono di Milano). Vennero poi i primi video su web nel 1996, passò ai trasmettitori Up Link su Sky 922, infine su YouTube: una lungimirante idea che si compendia in due parole: Brianza Channel ... e non ha ancora smesso. Ma il suo informare non è un semplicistico "fare cronaca", ci sono già in tanti, ma comunicare, divulgare soprattutto Cultura e Tradizione. E avviatosi in questo percorso Beretta ha sempre cercato luoghi che sono tuttora testimoni (magari trascurati o poco valorizzati) del vissuto della terra briantea, della sua quotidiana laboriosità, delle sue radici, della sua Fede. E non è disgiunta da questo punto la scelta di valorizzare il Monastero di Santa Maria della Misericordia, a Missaglia, nella verde Brianza lecchese. Una struttura che risale al XVI secolo, ora ben ristrutturata, dove varie stanze, capaci di accogliere fino a 400 posti, si affacciano sull'ampio chiostro. In questi locali ottenuti dal Comune di Missaglia, con cui collabora, si possano avviare inziative culturali e sociali perchè Brianza Channel e la nascente Accademia Europea della Comunicazione potranno esprimersi in proiezione di un Futuro che per Beretta ...è già oggi. Buon viaggio Gianfranco. (foto di Gianmaria Italia)

venerdì 30 giugno 2023

Il furto di un camper che umilia Milano

"Milan col coeur in man" è un detto che ha sempre inorgoglito i milanesi, ma da qualche anno deve essere caduto in obsolescenza. Ce lo conferma la disavventura vissuta da una famiglia turca. Leggo su alcuni quotidiani di oggi (Fanpage e Repubblica) che il signor Kenan Turker, con moglie e figlio di sette anni, decide di visitare qualche Paese del Mediterraneo cominciando dall'Italia e pone Milano fra le sue prime mete. Dopo pochi giorni, esattamente il 24 Giugno, la famiglia raggiunge il capoluogo lombardo col proprio camper. Lo lascia esattamente in corso XXII Marzo nel parco Formentano (o Marinai d'Italia), una zona borghese e semicentrale. I signori Turken vi pernottano e la mattina dopo si incamminano per visitare la città. Tornano nel pomeriggio ma il camper non c'è più! Qualcuno ipotizza che sia stato rimosso dalla Polizia locale, altri - ed è più realistico - che sia stato rubato. Apprendo che la famiglia, dopo la comprensibile costernazione (perchè quel veicolo rappresenta i risparmi di una vita e un tetto) avrebbe contattato telefonicamente le Forze dell'ordine, ma senza alcun risultato. Raggiunge allora un posto di Polizia ma, riporto sempre quanto leggo, "Ci hanno detto che non era possibile farci entrare subito perché erano impegnati e c’era già troppa gente all’interno. Ci hanno chiesto di aspettare circa tre ore sul marciapiede, in una giornata molto calda". I signori Turken pernottano in un hotel e la mattina dopo riprendono la ricerca, ma negli uffici della decantata "città europea" non trovano nessuno che parli inglese. Grazie al Google translate deducono che, non essendo stato rimosso dalla Polizia locale, il camper non può che essere stato rubato. Dai Turken traspaiono la costernazione per avere perso una loro dimora e la delusione per non essere stati considerati. Interrompono la vacanza e tornano in patria dopo un'affermazione che sarebbe offensivo definire sfogo: "Non torneremo mai più". Un biglietto da visita che avremmo preferito evitare. Purtroppo i camper sono tra gli obiettivi preferiti dalla malavita, ma questo non deve indurre alcuno all'abitudine, all'assuefazione, a trattare quel furto (e tutti gli altri fatti simili) come un semplice atto burocratico. Gli uffici preposti dovrebbero essere strutturati per essere al passo con l'internazionalità di una città che non può avere differenti velocità. Se lo affermo è perchè sei anni fa ho vissuto un tentativo di furto in altra nazione, nel Lussemburgo. Avevo lasciato l'auto parcheggiata in zona semicentrale e la mattina dopo trovai che era stato rotto un finestrino per sottrarne il contenuto. Chiamammo la Gendarmeria e, poco meno di 15 minuti dopo, sopraggiunse una vettura con targa civile: era la Polizia Scientifica. Il tempo di iniziare i rilievi ed ecco poi l'auto della Police Grand-Ducale per la constatazione del fatto e redigere il verbale; sulle fiancate delle loro auto la scritta Zesumme fur iech, vale a dire Insieme per voi.

giovedì 22 giugno 2023

Al bando gli imballi in plastica? Una follia.

"Nous risquons d'avoir plus de gaspillage alimentaire", vale a dire che avremo un maggior spreco di cibo quale conseguenza dell'eliminazione dell'imballaggio di plastica a frutta e verdura. E' il titolo di quanto pubblicato ieri dal quotidiano lussemburghese L'Essentiel. Si tratta dell'illuminata fantasia di euroambientalisti che, animati da una forsennata ideologia, ignorano quanto si sia rivelata essenziale la protezione della plastica per i prodotti alimentari, soprattutto per frutta e verdura continuamente sotto il contatto di addetti e consumatori. La plastica fa parte della nostra vita da almeno settant'anni; di per sé non è nemica dell'ambiente, lo sono tutti quei soggetti che non la sanno o non vogliono smaltirla come si conviene. Anche un pezzo di vetro o di ceramica, se abbandonato, resta un intruso nell'ambiente anche tra cento anni.

Seregno, un calcio che ha sconvolto almeno due esistenze

Dopo quanto avvenuto domenica 18 su un campo di calcio a Seregno mi è venuto alla memoria il post che pubblicai il 1° Aprile "Il risultato dell'educazione che diamo ai figli". Ecco il tragico spunto di oggi: una partita in un torneo per under 9, quindi per bambini. Sì, perchè a 8 o 9 anni si è bambini, periodo in cui si ha ancora il piacere di correre dietro ad un pallone e, se ci si riesce, mandarla nella porta dell'altra squadra. Un divertimento che non doveva essere turbato. Non è sato così in un oratorio, il S. Ambrogio di Seregno dove, nel confronto tra la squadra della Polis e quella dell'oratorio San Carlo di Muggiò, una rissa tra genitori (!!!) ha causato la perdita di un rene a un uomo di 44 anni. Questi, un dirigente della Polis, era intervenuto per sedare una rissa tra genitori che assistevano alla gara. Invece è stato colpito da un calcio e quale conseguenza, gravissima, all’ospedale dove è stato ricoverato, oltre a riscontrare lesioni alla milza, gli hanno dovuto asportare un rene. Domandiamoci: che insegnamento possono avere offerto quei genitori? Nessuno, anzi un esempio sconvolgente: di essere stati pessimi educatori, uno per uno per avere generato e partecipato alla lite e per il tragico epilogo. Intanto, a perenne memoria, almeno due famiglie sono rimaste sconvolte: quella del ferito e quella del responsabile, ora imputato per lesioni gravissime.

venerdì 2 giugno 2023

DAVIDE DATO (finalmente) sul palco della Scala

La Scala ricorda Carla Fracci, la leggendaria ballerina e icona mondiale mancata nel 2021, attraverso la seconda edizione del Gala istituito, come voluto dal Direttore del Ballo Manuel Legris, per convogliare e celebrare nel suo nome la danza e il balletto con un ampio respiro internazionale. Il prossimo 7 Giugno il teatro alla Scala vedrà protagonisti il suo Corpo di Ballo, i Primi ballerini, i Solisti e 4 ospiti internazionali: Alessandra Ferri, Roberto Bolle, Jacopo Tissi e Davide Dato, Primo ballerino dell'Opera di Stato di Vienna, al suo debutto* sul palcoscenico scaligero, oltre all'Orchestra del Teatro alla Scala che sarà diretta da Kevin Rhodes. Nel programma titoli che ripercorrono la storia del balletto e si intersecano con quella di una straordinaria artista, che ha lasciato il segno come interprete del balletto romantico, del grande repertorio ottocentesco ma anche del temperamento e della modernità delle visioni coreografiche del Novecento. Il biellese Davide Dato si esibirà nella splendida Danse Siamoise (Nijnsky) di John Neumeier dal suo balletto "Le Pavillon d´Armide", che Dato infatti ha ballato a Vienna sotto la guida di Manuel Legris, ora direttore del Corpo di ballo del Teatro alla Scala.(foto in copyright di Ashley Taylor) * va notato che usare il termine "debutto" è alquanto singolare perché Davide, quando aveva 14 anni, non venne accettato dalla Scuola di ballo scaligera ...e ora lo applaudirà mentre io, già due anni e con legittima fierezza, lo elessi fa tra le eccellenze italiane con il Premio Italiani nel mondo.

domenica 14 maggio 2023

A Ossimo una reliquia per ricordare tutti i minatori

Se per le nuove generazioni Marcinelle può apparire un nome nuovo quando è ricordato ogni 8 Agosto, non lo è per tutte quelle popolazioni, soprattutto dei paesi di montagna, che hanno visto partire migliaia di loro figli verso le miniere. Quelle di ferro delle Terres rouges, tra Francia e Lussemburgo, o di carbone in Francia e Belgio. Ma anche in Istria, in quegli anni italiana, più esattamente a Arsa. Quasi nessuno sa che lì, il 28 Febbraio 1940, un'esplosione uccise 185 minatori e ne intossicò 150. Più tristemente celebre fu, sedici anni dopo (8 Agosto 1956), l'incendio a Marcinelle (Belgio) dove perirono in 262, 136 dei quali italiani. Ma tra il 1946 e il 1963, il grande bacino minerario belga attorno a Charleroi fu la tomba di 1126 lavoratori, di cui 867 italiani*. Ovunque la terra voleva vittime, agnelli sacrificali quale tributo per quel prezioso minerale che le si portava via. Nei loro paesi d'origine il ricordo è nella devozione a Santa Barbara patrona degli artiglieri e dei minatori, appunto. Nella bresciana Valle Camonica i reduci dalle miniere sono chiamati barbarini e nella chiesa parrocchiale di Ossimo Inferiore c'è un apposito altare. E proprio lì, su consiglio di Mons Angelo Bassi, il parroco Don Paolo Gregorini e Don Lino Zani, missionario appena rientrato dall'Amazzonia, hanno posto un'ampolla contenente carbone e minerali raccolti sul terril della miniera Bois du Cazier, a Marcinelle. Una reliquia per non fare dimenticare. (* cfr. A.Seghetto e R.Nocera ne Il Belgio degli Italiani)

Consegnato a tre nostre eccellenze il Premio Italiani nel Mondo

Don LINO ZANI, missionario; DAVIDE DATO, ballerino; RAFFAELLA CALABRESE, docente sono tre nostri connazionali a cui, in questi giorni, è stata consegnata la targa del Premio Italiani nel mondo, riconoscimento ideato nel 2015 dal giornalista Gianmaria Italia e inserito fra i premi dell'ASI, Associazioni Sportive e Sociali Italiane. In realtà l'assegnazione per merito risale a differenti periodi, ma l'assenza dall'Italia di loro tre ne aveva ritardato la consegna che è avvenuta in questa prima metà di Maggio. Don LINO ZANI è appena rientrato dal Brasile dove ha svolto in modo encomiabile la sua attività di missionario e ha raggiunto Ossimo, suo paese natale in Valle Camonica. Lo aspettavano tutti e per sabato 6 Maggio il sindaco Cristian Farisè aveva organizzato una bella festa coinvolgendo autorità civili e religiose dei paesi vicini, varie associazioni e tutta la comunità che si è stretta attorno al sacerdote. Don Lino è molto amato a Ossimo dove è nato nel 1948; nella chiesa parrocchiale ha ricevuto i sacramenti e ha celebrato la sua prima messa. Nella foto in alto il momento della consegna della targa-premio e qui mentre si rivolge ai presenti, dietro di lui alcuni Alpini e Italia
A DAVIDE DATO, etoile dell'Opera di Vienna che abbiamo ammirato in occasione del Concerto di Capodanno, la targa è arrivata invece in un pacco postale perchè i numerosi impegni artistici lo hanno tenuto lontano dalla sua sede. Ha tuttavia molto ben gradito il riconoscimento e ne è fiero.
Nella foto ci mostra il contenuto del pacco aperto: targa e lettera ufficiale della proclamazione. Per la professoressa RAFFAELLA CALABRESE la consegna ha trovato la complicità del suo arrivo a Milano perchè sta per iniziare un periodo di insegnamento che si terrà a Ispra per conto dell'UE. E' titolare della cattedra di statistica presso l'Università di Edimburgo, ma non solo: è direttore del Dottorato Fintech, Program Director del Master in Banking innovation ed è membro dell'osservatorio UE sui pagamenti e associata dell'Istituto europeo di ricerca sul credito. Recentemente si è fatta apprezzare per i contributi a piccole e medie imporese. Non solo: aiuta un'associazione che si occupa dei rifugati in Scozia...ed è felice mamma di Olivia e Rachele (tutte le foto proprietà riservata di Gianmaria Italia)

martedì 9 maggio 2023

Caro Ciclista, la smetta di ignorare le regole

E' la più logica risposta al cartello "Smetta di ignorare il ciclista" esposto durante una delle ormai frequenti manifestazioni di ciclisti. Il grave incidente che ieri, sulla via Comasina a Milano, ha portato al decesso di un ciclista di 55 anni - di fronte al quale tutti avrebero dovuto fermarsi in rispettoso silenzio - ha generato invece l'ennesima protesta di ciclisti che hanno sbandierato solo propri diritti e aspirazioni, ma ignorando i doveri. Vorremmo che tutta quella maggioranza di cittadini che assiste silenziosa alle ripetute violazioni del Codice della strada, compresi gli agenti della Polizia locale, prendano posizione. Dobbiamo infatti ricordare a quei politici mossi solo da convenienza elettorale e agli impuniti che siamo stanchi di vedere sfrecciare biciclette sul marciapiede, attraversare incroci malgrado il semaforo sia rosso o pedalano sulle strisce pedonale. Abbiamo mai notato quanti pedalano parlando al cellulare? Allora, caro ciclista che protesti senza sapene neppure come si sono svolti i fatti, quali le reali cause di certi tragici incidenti, sarebbe opportuno che ti mettessi in regola e fossi tu il primo messaggero della buona condotta.

giovedì 4 maggio 2023

Affitto camere, ingiustificate lamentele di universitari

Ha destato clamore la protesta della univesitaria 23enne che, con tenda, si è accampata in piazza Leonardo da Vinci, davanti al Politecnico, per lamentare il caro affitti. "700 euro al mese per una camera!" denunciano gli univeesitari che vengono a Milano per stutdiare. Peccato che la cronaca si fermi al clamore e non scruti nella realtà. E' che questi universitari rifiutano (è provato) proposte di camere ingole a 350-400 euro al mese solo perchè non sono nel raggio di 1 km da Città Studi o altro ateneo. Lo confermo, perchè l'ospitalità in una camera singola, peraltro in un dignitoso appartamento in mezzo al verde (a 1,5 km da S.Siro), è stata rifiutata da 2 ragazze e da un giovanotto. La colpa è loro come dei loro genitori che non li hanno educati a capire che le comodità non si trovano sotto casa; se si viene a Milano per studiare, così come per lavorare, occorre anche il "sacrificio" di qualche fermata d'autobus o metropolitana senza alzare tende prima di dedicarsi a microfoni e telecamere di reporter.

venerdì 28 aprile 2023

"Mai più con la compagnia aerea TAP"

L'esperienza che stiamo vivendo in questi giorni è al limite della tollerabilità, soprattutto per i continui cambiamenti di volo e di orario che ci applica la TAP, compagnia di bandiera portoghese. In soli due giorni abbiamo subito un ritardo di partenza da Malpensa che ha fatto perdere la coincidenza con altro volo (anch'esso TAP) della stessa giornata. Costretti a pernottare a Lisbona il primo volo disponibile è alle 12 del giorno dopo. Solo che anche questo aereo non parte in orario ma 4 (quattro) ore dopo. Se io prenoto un volo non mi interessa quale aeromobile lo effettua, deve essere rispettato l'orario di partenza! Nn è finita: il volo di ritorno viene invece anticipato alle ore 6 del mattino invece che alle 11, vale a dire muoversi alle 4, quando è ancora buio cambiando ogni programma e appuntamenti. Parliamo di voli continentali. A questo si aggiunge l'inefficienza all'aeroporto di Lisbona, la capitale del Portogallo. Lì l'ufficio bagagli perduti è sempre chiuso, mattina e sera. Poi non si riesce ad avere alcun contatto diretto con la compagnia TAP qui in Italia e (incredibile) difficile anche con l'Ambasciata. Ti risponde un messaggio registrato in portoghese e in inglese. Ma, mi domando, se sei in Italia perchè non lasci anche un messaggio in italiano? Mistero. Certamente farò di tutto per non usare più questa compagnia aerea e mi aspetto scuse e valide giustificazioni dalla stessa. Sigg Dirigenti TAP, attendo le vostre attendibili risposte scrivendo a gianmaria18@yahoo.it

martedì 25 aprile 2023

A Gianmaria Italia il titolo di Cavaliere Costantiniano

Sabato 22 Aprile, nella Basilica di S. Chiara, a Napoli, il Sacro Militare Ordine Costantiniano di S. Giorgio ha organizzato il tradizionale Pontificale, una solenne cerimonia per onorare S. Giorgio, circa duecento gli intervenuti da ogni parte d'Italia. Durante il sacro rito, presieduto da S.Em. il Card. Dominique Mamberti, Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, e concelebrato da due alti prelati, c’è stata l'investitura e la benedizione dei mantelli; a seguire il tradizionale conferimento di varie benemerenze e titoli di cavaliere. Vi ha provveduto il Principe Don Pedro di Borbone Due Sicilie e Orleans, quale Gran Maestro dell’Ordine, affiancato dal Principe Don Jaime: hanno consegnato il diploma di cavaliere a una trentina di nuovi ammessi. Tra questi anche il giornalista Gianmaria Italia di cui la Commissione, dopo attenta valutazione della sua trentennale attività sociale, professionale, nonché i risultati forniti nei mesi di frequenza alle attività dell’Ordine, ha riconosciuto i meriti per il prestigioso conferimento. Da rilevare che il cavalierato dello S.M.O.C., quello dei Cavalieri di Malta e del Santo Seolcro, sono i soli non nazionali riconosciuti dallo Stato italiano.

mercoledì 12 aprile 2023

Viabilità a Milano, ovvero il "delitto perfetto"

Il "crimine" di cui mi occupo oggi è quello ai danni dei negozi e delle piccole attività che a Milano si affacciano sulla lunga via Novara dopo che l'Estate scorsa, con la scusa della "viabilità sostenibile", la Giunta comunale ideò la corsia privilegiata per le biciclette prossima al marciapiede. Una spesa di denaro pubblico che attende ancora una concreta risposta funzionale. Non solo: le automobili parcheggiano invece accanto, esattamente tra la corsia di marcia e quella delle biciclette per cui, oltre alle aumentate difficoltà di manovra per il conducente che deve parcheggiare, c'è l'assoluta impossibilità per ogni automobilista e/o passeggero di accostarsi al marciapiede e raggiungere una qualsiasi attività commerciale o di servizio che si affaccia sul viale (foto). Questo impedimento sta portando seri danni all'economia dei "negozi di prossimità" che, peraltro, da molti anni versano in difficoltà. E'il loro declino, la loro fine. Sconcerta che la maggioranza del Municipio 7 (Sinistra) non si sia fatta carico di questa realtà per cancellare questo macroscopico errore. Oltretutto, malgrado la Giunta Sala plauda (per quale ragione logica?) a questo provvedimento di discutibile "mobilità sostenibile", il rapporto costi benefici è del tutto risibile perchè i ciclisti che percorrono tali corsie sono poche unità. In compenso si assiste al lento degrado di attività economiche che dovrebbero invece essere sostenute. Alquanto sconcertante che la Signora Arianna Censi, assessore alla viabilità, vada ripetendo che, con questo stratagemma, in corso B>uenos Aires oggi si contano più biciclette che automobili. Non sono d'accordo perchè la valutazione va fatta sull'intero periodo delle 24 ore e ricordarle che Milano non è solo corso Buenos Aires. Io personalmente ho visto pattuglie della Polizia Locale fermarsi per contestare infrazione ad autoveicoli che, per esigenze di servizio, avevano momentaneamente occupato la corsia per le biciclette. Bene, ho il diritto di chiedere: quante multe sono state invece comminate a ciclisti che attraversano gli incroci mentre il semaforo è ROSSO? O, ancor più frequenti, a coloro che pedalano sui passaggi pedonali o sfreccianio sui marciapiedi? (credit foto Gianmaria Italia)

giovedì 6 aprile 2023

Quel pensiero di Berlusconi per i nostri emigrati

Nel momento in cui si susseguono gli auguri a Silvio Berlusconi affinchè guarisca, mi è caro ricordare quando, nel Settembre 2022, si rivolse ai nostri connazionali residenti all'estero chiamandoli "ambasciatori del sistema Italia, sono orgoglioso di voi".(credit foto ANSA/Massimo Percossi da Voice of New York)

sabato 1 aprile 2023

Il risultato dell'educazione che diamo ai figli

Il vigliacco di oggi è il bambino che schernivamo ieri; l'aguzzino di oggi è il bambino che frustavamo ieri; l'impostore di oggi è il bambino che non credevamo ieri; l'innamorato di oggi è il bambino che accarezzavamo ieri; il non complessato di oggi è il bambino che incoraggiavamo ieri; il giusto di oggi è il bambino che non calunniavamo ieri; l'espansivo di oggi è il bambino che non trascuravamo ieri; il saggio di oggi è il bambino che ammaestravamo ieri; l'indulgente di oggi è il bambino che perdonavamo ieri; l'uomo che respira amore e bellezza è il bambino che viveva nella gioia anche ieri. (poesia di Ronald Russell)

lunedì 27 marzo 2023

Premiati altri due eccellenti emigrati italiani

Altri due connazionali, eccellenze nelle rispettive professioni, vanno ad incrementare il numero di coloro a cui ho conferito il Premio ASI Italiani nel mondo. Si tratta della Prof.ssa RAFFAELLA CALABRESE, nata a Milano vive nel Regno Unito da dieci anni; è titolare della cattedra di Statistica presso l'Università di Edimburgo, Direttore del Fintech PhD Program, membro del College Library and Information Strategy Committee. E' altresì accademico nel Parlamento scozzese e autrice di un centinaio di pubblicazioni. Con lei PAOLO EVOLI, chef reggino molto rinomato in Canada, esattamente a Montreal dove ha ricevuto molti riconoscimenti e si è distinto anche collaborando per la comunità italiana. La cerimonia di conferimento si è tenuta ieri, 26 Marzo, a Roma presso l'Hotel Empire nell'ambito del 7° Consiglio Nazionale ASI alla presenza del suo Presidente nazionale Claudio Barbaro. Questo riconoscimento, che ideai nel Dicembre 2015, ha finora raggiunto 18 italiani in 11 diversi Paesi e ha premiato la Fondazione Migrantes, organo pastorale della CEI. Nelle foto Raffaella Calabrese e Paolo Evoli.
IL COMMENTO DI PAOLO EVOLI: Carissimo Dott. Italia , la ringrazio ancora per la nomina di questo premio prestigioso di cui mi avete reso partecipe , e le auguro buona continuazione nel trovare italiani valorosi che nel silenzio ,in giro per il mondo compiono gesti ,missioni , lavori e quant altro quotidianamente ,dando lustro e orgoglio alle numerose comunità italiane sparse per il globo , c’è ne sono tante, noi italiani sappiamo mettere il cuore in questo , l importanza di questo premio di cui mi avete insignito è un gesto significativo, molto importante e mi sento onorato nell’essere stato partecipe , non mi fermerò , anche io come lei continuerò la missione , sentirsi fieri di essere italiani tramandando la nostra meravigliosa cultura e tradizione , grazie infinite di tutto e le auguro ancora buon lavoro 🇮🇹❤️

martedì 28 febbraio 2023

No al bando dei motori endotermici entro il 2035

"No al bando dei motori endotermici entro il 2035" è il preciso intento del nostro ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica di Gilberto Pichetto Fratin. In linea con l'Italia anche la Germania, Polonia, Ungheria e Repubblica Ceca dove, oltre all'alto numero di auto a benzina e gasolio, insiste una produzione automonilistica. L'orientamento è quello di fare slittare la data 2035. La riconversione industriale, dove possibile, sarà alquanto onerosa. Il nostro intento è non vincolare i prossimi motori all'elettrico dove siamo totalmente dipendenti dalla Cina.

martedì 14 febbraio 2023

2035, non più motori a benzina e diesel. E i lavoratori?

L'Unione Europea, più esattamente socialisti, Verdi, liberali e 5 stelle, con una sensibilità solo a parole verso il mondo dei lavoratori, ha votato per il divieto, dal 2035, alla immatricolazione di veicoli a benzina e gasolio (gli endotermici, per chi vuole parlare difficile). Una decisione presa a maggioranza: 340 a favore, ben 279 contrari e 21 astenuti (forse non sapevano di cosa si stesse discutendo). Oltre all'innegabile fatto che i motori a trazione elettrica, pur essendo ad emissione zero, generano inquinamento a monte (nella produzione delle batterie e nel loro smaltimento), va tenuto conto il prezzo che si paga in termini di perdita posti di lavoro e tecnologia. Il nostro governo era stato più volte esplicito su tempi e metodi che l'UE aveva stabilito per escludere i motori a benzina e diesel. Proprio su quetso punto è stato esplicito il nostro ministro dell'Ambiente della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto: "Gli obiettivi ambientali non sono in discussione: benzina e diesel sono inquinanti per le nistrre città e incidono sull'effetto serra. Crediamo però che questa exit strategy debba condurre a medio termine a un comparto riconvertito più forte, con salde prospettive di sviluppo che tutelino professonalità e posti di lavoro. L'automotive italiana esprime da sempre talento ed eccellenza. Rappresenta il 20% del Pil ed è un comparto strategico che, considerando l'indotto, dà lavoro ad almeno 250.000 persone" A parere mio la decisione dei 340 europarlamentari è stata una scelta più ideologica che ragionata, quindi da rivedere.

venerdì 10 febbraio 2023

10 Febbraio, GIORNO DEL RICORDO e non solo

Oggi non serve solo ricordare come un assolvere al dovere della data, della ricorrenza. Serva questa giornata a meditare sulle efferatezze di italiani che, oltre a mancare di rispetto ad altri italiani costretti all'esilio, si sono macchiati di violenza. Come non ricordare quel treno pieno di profughi che nel febbraio 1947, alla stazione di Bologna, fu attaccato da sindacalisti e facinorosi comunisti? Sia quindi anche il giorno della condanna per quelle brutalità patite dalla nostra gente e per chi, anche in questi giorni, manifesta contro. Si tratta di figuri di infima specie che non conosce la Storia e il rispetto umano: inaccettabili sono negazionismo e giustificazionismo.
Costringere quei 300.000 Giuliani Dalmati e Istriani a lasciare le loro case, la loro terra fu un atto criminale. Ho avuto l'alto onore di conoscere Egea Haffner, la bimba simbolo di quell'emigrazione forzata da Pola. Mi ricevette in casa sua a Rovereto insieme a suo marito, l'Ing Tomazzoni (mancato proprio un anno fa). Dedico un pensiero di affetto e lei e a tutti coloro che hanno patito le medesime sofferenze.

giovedì 2 febbraio 2023

caso Sestito, le Forze dell'Ordine arrestano, ma un braccialetto elettronico spezzato fa evadere

No comment se non inchinarci nella memoria di un Carabiniere, l'appuntato Renato Lio e di tutti coloro che sono Caduti nello svolgere il loro dovere in nome dello Stato.

mercoledì 4 gennaio 2023

CONCERTO DI CAPODANNO, un successo di ascolti, ma non solo

(credit photo Hubert Mican/ORF) Dall'Ufficio Stampa RAI: "Su RAI2 il Concerto di Capodanno, in diretta da Vienna - tra le 13,29 e le 15,38 - è stato apprezzato da 2milioni 217mila telespettatori pari al 17%". Un dato ragguardevole che premia un'attenzione di qualità che si è rivolta sia ai Wiener Philarmoniker, diretti dal Mo. Franz Welser-Most, che ai tre balletti: i valzer "Perle d'amore" di Josef Strauss e "Sul bel Danubio blu" di Johann Strauss jr. e la polka veloce "Auf und davon" di Eduard Strauss). In tutti era protagonista anche Davide Dato, primo ballerino del Wiener Staatballett. Tra l'altro, mentre i valzer erano eseguiti da 4 e 5 coppie, la polka era interpretata solo da Davide con Maria Yakovleva (nella foto), anch'ella prima ballerina del Wiener Staatballett. Per il nostro artista è questa la nona partecipazione al Concerto di Capodanno: un record!. Da varie riviste di danza Davide Dato viene definito uno dei migliori ballerini al mondo; non a caso negli ultimi due anni gli sono stati conferiti importanti riconoscimenti: nel 2021 il "Premio ASI Italiani nel mondo" e Miglior "Danzatore dell'anno" (rivista Danza e Danza) e "Danzatore dell'Anno 2022" (rivista Tanz)