giovedì 21 ottobre 2021

Uccisa pallavolista afghana

Tutti gli organi d'informazione stanno dando riportando la notizia che Mahjabin Hakimi, una giocatrice della Nazionale giovanile dell'Afghanistan, sarebbe stata decapitata dai talebani. Si affaccia anche l'ipotesi che si sia invece suicidata per timore delle rappresaglie che tutte le atlete afghane avrebbero subito perchè praticano lo sport; ne fa fede la fuga di molte, pallavoliste e calciatrici, che hanno trovato rifugio fuori da quel paese. Qualunque sia stata la natura della morte della giovane è del tutto inaccettabile che una persona arrivi a togliersi la vita per evitare di subire violenti repressioni.

venerdì 8 ottobre 2021

Consegnato a ILARIA SALATINO il Premio Italiani nel mondo

“E’ un onore per me essere stata selezionata fra i giovani che hanno deciso di intraprendere questa strada, quella di abbandonare la propria casa, affetti e, se vogliamo, la propria zona di comfort per mettersi in gioco in una realtà internazionale. Tanti, infatti, sono i giovani come me che si recano all’estero in cerca di maggiori certezze professionali o di opportunità che non avrebbero nel nostro Paese. Noi giovani emigranti italiani siamo una comunità grande e stimata. Chi si avvicina a noi sa che siamo professionisti preparati, aperti e capaci di confrontarci con realtà nuove, ma che al contempo portiamo sempre il nostro paese e la nostra cultura nel cuore. A Vienna ho avuto modo di far parte di un’ associazione di giovani professionisti emigrati da tutto il mondo, in cui ho cercato di farlo conoscere e apprezzare. Ho ritenuto infatti tenere alto il nome dell’Italia, non solo svolgendo il mio lavoro con massima professionalità, ma anche nl mio tempo libero in contesti più informali. Hanno costituito contributo fondamentale per il mio successo, e sicuramente quello di molti altri talenti che stanno onorando il nostro Paese all’estero, i principi assimilati anche dal mondo dello sport . Grazie al nuoto ho avuto modo di capire sin dall’infanzia che i risultati si possono ottenere solo tramite impegno, disciplina e sacrificio costanti. Ringrazio nuovamente per il premio conferitomi: è un riconoscimento che porterò sempre con me, ovunque io vada.”
E’ questo che Ilaria Salatino, nata nel 1992, ha dichiarato nel ricevere, lo scorso 3 ottobre, quella targa-premio che le limitazioni del Covid avevano impedito di consegnarle lo scorso anno mentre si trovava a Vienna. Un discorso che rispecchia perfettamente sia i valori basilari del riconoscimento che lo spirito con cui la Commissione del Premio ASI Italiani nel mondo, istituita e presieduta dal giornalista Gianmaria Italia, ha voluto dare alle assegnazioni negli ultimi anni: dimostrare attenzione verso i nostri giovani che, forti di ottimi risultati negli studi e dimostrando carattere e voglia di affermazione, riempiono la loro valigia di speranze ed emigrano mettendosi in gioco. E’ stato un incontro particolarmente toccante dove Ilaria era affettuosamente circondata dai genitori Mirella e Rosario e dalla sorella Chiara: una splendida ed esemplare famiglia. Questo riconoscimento venne ideato da Italia nel 2015 e ha raggiunto finora 13 connazionali in 10 diversi Paesi. E' consigliere nazionale dell'ASI, Associazioni Sportive e Sociali Italiane e come tale, interpretando la massima collaborazione istituzionale, ha voluto farsi affiancare dal massimo dirigente locale dell'ente: Pantaleo Losapio, presidente del comitato regionale nel Trentino A.Adige, che ha ospitato l’importante evento nella sede del CONI. La delegazione dell’ASI trentina era composta anche dal figlio Emanuele Losapio, presidente provinciale dell'ASI e consigliere provinciale del CONI, e Pasquale Pentassuglia, responsabile del settore arti marziali e da combattimento.
Nelle foto, dall'alto Ilaria Salatino con Gianmaria Italia, Ilaria legge dichiarazione di ringraziamento (da sinistra Emanuele Losapio, Ilaria Salatino, Gianmaria Italia e Pantaleo Losapio), la targa-premio, foto di gruppo nella sede CONI di Trento.