martedì 29 agosto 2023

Alle ragazze un monito legittimo e importante; ahimè, è di Giambruno

"Se eviti di ubriacarti e di perdere i sensi, magari eviti anche di incorrere in determinate problematiche perchè poi il lupo lo trovi" (trascrivo copiando da Repubblica) e poi "Verissimo che tu non debba essere violentata, perchè è una cosa abominevole. Ma se eviti di salire in macchina con uno sconosciuto magari non incorri in quel pericolo" (trascrivo copiando da Open). Ah quanta saggezza e ovvietà che avremmo voluto fosse stata suggerita da padri di famiglia, educatori, magari anche da qualche sacerdote; si sarebbe certo evitata qualche oscura pagina di cronaca. Invece no, sono dichiarazioni di Andrea Giambruno nella sua rubrica Il diario del giorno su Rete4. Allora, dato che lui è il compagno di Giorgia Meloni (vi dice niente?), apriti cielo! Subito certi presuntuosi opinion maker si sentono in dovere di scrivere che potrebbe essere una tegola, un sasso sul cammino del nostro Presidente del Consiglio. Ma che c'entra? Io non ho il piacere di conoscere personalmente entrambi per cui, nella mia assoluta estraneità, ma da padre di famiglia (come lo è Giambruno), reputo assolutamente fondato il suo monito. Purtroppo, a certa stampa dà fastidio che qualcuno richiami al buon senso, alla buona educazione. Non vado oltre e, se non si è capito, sono assolutamente concorde con quanto il giornalista ha dichiarato e auspico sia di lezione per molti genitori immaturi o disattenti.

mercoledì 23 agosto 2023

Quei nostri emigranti, eccellenti fuoriclasse.

Prima del 2015, quando ideai il Premio Italiani nel mondo inserendolo fra le iniziative dell'ASI, ero consapevole che avrei scoperto delle straordinarie realtà dietro nomi, talvolta poco conosciuti o celebrati, di nostri emigranti. Sono fiero di tutti quegli incontri, conoscenze che in alcuni casi si sono trasformate in amicizie. Nel corso degli anni, conoscendo sempre più la realtà della nostra emigrazione, ho avuto la certezza che l'Italia può essere fiera di certi talenti, punte di diamante che, per affermarsi, si sono dimostrati dei fuoriclasse, perchè solo se sei un fuoriclasse non resti fuori dalla classe.

lunedì 7 agosto 2023

"Sfiorisci bel fiore", a MARCINELLE

Mi è sempre più triste tornare a Marcinelle, sobborgo di Charleroi, dove all'alba dell'8 Agosto 1956 un'esplosione devastò uno dei due pozzi della miniera del Bois du Cazier. Sempre meno persone riportano testimonianze di quel giorno. Sulle pareti delle vecchie case che si affacciano su rue du Cazier sono affisse gigantografie: immagini in bianco e nero della gente che, stravolta dall'angoscia, attendeva impotente notizie dei loro familiari ancora laggiù nelle profondità dove erano andati a cavare il carbone; contrastano con quelle statuarie di politici e prelati dalle espressioni imperscrutabili. Purtroppo hanno i bordi ormai scollati, deteriorati e questo sembra allontanare l'atroce realtà di quel giorno dallo sguardo attuale. C'è pure un piccolo ristorante che si chiama Mine de Rien (letteralmente miniera di niente) mentre, al di là del cancellone, oltre il passo carraio e la vecchia bascula, dentro l'edificio che era la struttura logistica della miniera, c'è un altro ristorante, peraltro rinomato, e ti domandi come possa della gente conversare di buon cibo o brindare mentre lì, sotto i loro piedi, a mille metri di profondità, migliaia di minatori avevano lavorato giorno e notte dissetandosi di sudore per estrarre carbone. Auspico che chiudano gli occhi per qualche attimo di raccoglimento, si ritroverebbero nella concitazione di quel mattino dell'8 Agosto, ...ma non sarà così.
Ormai ogni parola, ogni rievocazione è retorica, ma non posso fare a meno di ricordare un dato a chi sostiene che nei bacini carboniferi andavano solo stranieri perchè i belgi disdegnavano quell'ingrato lavoro, non era proprio così: su 262 vittime al Bois du Cazier, 136 erano italiane e 95 belghe. In onore di tutte loro riporto la prima parte d'una delicata quanto struggente canzone che, come ricorda suo figlio Paolo, il grande Enzo Jannacci scrisse nel 1965 dedicandola a un minatore -SFIORISCI BEL FIORE- C‘è un fiore di campo che è nato in miniera Per soli pochi giorni lo stettero a guardar. Di un pianto suo dolce sfiorì in una sera, a nulla le nere mani valsero a salvar. BELLE FLEUR FANE’E Il y a une fleur des champs qui est née dans la mine Pour seulement quelques jours, ils restèrent à la regarder D’un pleur, sa douceur fleurit en una soirée, Les mais noires ne servirent à rien pour la sauver (© foto proprietà riservata di Gianmaria Italia)

giovedì 3 agosto 2023

Fassino, quel cedolino che fa solo irritare

Anni fa ebbi modo di conoscere, sebbene di sfuggita, Piero Fassino e, pur non avendo comuni idee politiche, l'ho sempre rispettato per il suo comportamento. Purtroppo quel mio immaginario è crollato dopo la sua performance alla Camera dove, sbandierando il proprio cedolino di stipendio di Luglio, ha dichiarato "non è uno stipendio d'oro". E se un emolumento netto mensile di 4.718 euro netti non è considerabile tale mi domando come può definire il proprio un qualsiasi lavoratore che, pur con qualche anno di anzianità, ne percepisce solo 1.300; ci favorisca lui, il parlamentare, a quale metallo si possa assimilare. Comunque Fassino ha anticipato di un giorno l'iniziativa di Maurizio Lupi (Noi Moderati) che ha chiesto di equiparare il trattamento economico dei deputati a quello dei senatori. Giusto, non sia mai che si sentano sminuiti. Invito allora a leggere quanto ha scritto oggi Nicoletta Cottone sul Sole 24 Ore sotto il titolo Vicenda Fassino quanto guadagna un deputato e il confronto con la media degli stipendi italiani: un articolo da elogiare come esempio di completezza perchè, aggiungendo i vari benefit come diaria, rimborso spese di trasporto e di mandato (ma non se l'è scelto lui?), si supera il doppio. E poi, caro deputato, perchè mai lagnarsi se a quella carica ci si è candidati? Perchè non chiedere di che umore è chi non è tornato sugli scranni di Montecitorio. Una sola nota di correzione che apporrei al sommario: "...quanto entra nelle tasche degli onorevoli" ...senza alcuna dietrologia o polemica quell'onorevoli sarebbe da virgolettare solo perchè non esiste ufficialmente quel titolo per i nostri deputati. Da parlamentare farei invece vivere per un mese quel papà che qualche giorno fa, alla cassa di un supermercato, si trovò a non avere i soldi necessari per pagare tutta la spesa; una piccola differenza che però lo turbò. Dopo qualche attimo di riflessione scartò il barattolo di crema al cioccolato per starci con i soldi che aveva in tasca: "dirò a mia figlia che mi sono dimenticato".