sabato 21 giugno 2025
E' nata ASI PLAY
"Uno schermo che racconta, uno schermo che unisce, e non importa che sia quello di una tv, di un telefono, di un tablet o di un pc". Con queste parole ASI, Associazioni Sportive e Sociali Italiane (il primo ente per numero di tesserati) ha annunciato la nascita di ASIPLAY, questo suo organo d'informazioni che avvicinerà tutto il mondo della promozione sportiva, e non solo, in un dialogo che potrà fare solo bene alla società. Sono poche queste mie righe, ma servano ad augurare buon viaggio ai colleghi, so tutti di provata professionalità, di cui volentieri riporto questa loro saggia conclusione: "Inizia un viaggio importante - che va ad arricchire un'offerta comunicativa che ci vede già tra gli Enti più strutturati - che dobbiamo percorrere tutti insieme". Come vederla? Semplice, digitando asiplay.asinazionale.it ...e buona visione.
lunedì 16 giugno 2025
PIETRO MAZZO, l'addio un anno fa
Che dire se non Grazie a un Uomo (maiuscola d'obbligo) che, appena conosciuto, ti chiede: "Lei se la sentirebbe di farmi da speaker all'Autodromo? Sa, abbiamo un festival dello Sport che organizziamo ogni anno". Si era a una cena del Panathlon di Monza e ci aveva appena presentati Gabriele Stefanoni, indimenticabile Amico. "Ma certo, più che volentieri, mi sembra incredibile". Iniziò così una collaborazione durata 21 anni che non fu solo da speaker in Autodromo, ma addetto stampa dell'Unione Società Sportive Monza e Brianza, il tutto in cambio della sua straordinaria stima. Un periodo proficuo che è stato anche di Amicizia per la mia famiglia: "Salutami le bambine", era la sua immancabile raccomandazione. Fu Pietro Mazzo a consegnare a mia figlia Donatella il Premio Auximus e lei, in cambio, gli fece dono di un suggerimento: "Presidente, di festival dello Sport ce ne sono tanti, perchè non cambia il nome in Monza Sport Festival? Gli darebbe un'identità". Così è stato, e così sono state decine le occasioni di dialogo, di un cammino che, purtroppo, si è interrotto la mattina di lunedì 17 Giugno 2024. Con i miei cari lo voglio ricordare con questa foto© che gli feci dieci anni fa, nel tardo pomeriggio di domenica 14 Giugno 2015, al termine della quarantesima edizione del "suo" Festival. Aveva trascorso con noi dell'USSMB un paio d'ore di spensieratezza dopo le fatiche della manifestazione. Ci si è visti ancora, ma quel sorriso e quel saluto resteranno indelebili, come tutto quanto costruito insieme.Mi si consenta di ricordarci anche insieme quando, in Autodromo nel 2002, mi conferì il Premio giornalistico Angelo Corbetta (© proprietà riservata) 
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venerdì 13 giugno 2025
Libri, iniqua ribalta in televisione
Ah, certo non ce l'ho con gli Editori, ma con quella massa di lettori che, prima ancora di conoscere il contenuto di un libro, leggono il nome dell'autore. Ecco quindi, e non meravigliamoci se gli editori, pur di fare i loro mestiere, cioè reddito, mettono in grande evidenza sulla copertina il nome di questo o quel personaggio, certo celebre o celebrato dalla cronaca sportiva, dello spettacolo, della pubblicità o della politica ...ambienti che non li ha certo tenuti nell'ombra. Insomma, mezzi di più frequente presa sul grande pubblico, cioè quello che compra. E' il nome che farebbe vendere, salvo poi trovare lo stesso libro, pochi di mesi dopo, venduto per una manciata di euro su una bancarella o presto scambiato con altri usati. Quello che considero comunque vergognoso, e l'ho già scritto, è che trasmissioni televisive, sia della RAI che di emittenti private di portata nazionale, abbiano frequentemente ospitato personaggi che presentavano il loro ultimo libro. Per la RAI, emittente di Stato, faccio appello alla Commissione di vigilanza affinchè questo non si ripeta; alle altri emittenti che facciano argine a queste iniziative che, ormai molto frequenti, finiscono per indispettire il telespettatore. In alto le copertine dei miei romanzi: non hanno mai avuto il privilegio di ospitate in RAI o in emittenti nazionali. Ho sempre affidato la loro diffusione ai lettori per come hanno giudicato il contenuto, non certo la popolarità del suo autore. Nella foto i miei tre romanzi, da sinistra: Il Vino nella minestra, L'Inquisitore di Sabbioneta, 35N/49W Missing in Atlantico.
martedì 10 giugno 2025
Greta Thunberg, idealista da non usare
Nel 2018, allora quindicenne, Greta Thunberg iniziò a manifestare il suo anelito verso uno sviluppo sostenibile a tutela dell'ambiente. Lo fece con la freschezza, la genuinità di un'adolescente che chiede attenzione per il clima, e questo le ha riscosso un significativo interesse, una crescente popolarità soprattutto presso i suoi coetanei che, quasi come discepoli, ne hanno condiviso gli ammirevoli ideali affiancandola negli intenti. Quello che sorprende, e meglio ancora lascia perplessi, è il vederla adesso guidare un gruppo di attivisti sulla nave Madleen verso Gaza. Non mi è noto da quando la giovane svedese abbia sposato gli ideali pro Palestina, sarebbe stato più opportuno e credibile sapere se aveva dimostrato interesse per quanto accaduto quel 7 Ottobre del 2023 quando centinaia di terroristi massacrarono inermi israeliani perpetrando raccapriccianti violenze di ogni genere anche su bambini nel kibbutz di Re'im. Probabilmente la sua sensibilità ambientalista ne sarebbe stata scossa; il vederla oggi ritratta con indosso una kufiya lascia pensare se qualcuno ne abbia strumentalizzato la popolarità per altri fini. NON SI SPEGHEREBBE, INFATTI, COME MAI L'EQUIPAGGIO DELLA "MADLEEN" SI SIA RIFIUTATO DI GUARDARE IL DOCUFILM DEGLI ORRORI PERPETRATI QUEL GIORNO DAGLI UOMINI DI HAMAS.
lunedì 9 giugno 2025
5 Referendum, solo il 30,6% al voto
La chiamata alle armi sostenuta a gran voce dalla Sinistra, che vedeva questo appuntamento referendario come la cartina tornasole dell'Italia contro il Governo Meloni, è sotto gli occhi di tutti: una deblacle. Una propaganda da interpretare come una "rivincita del Paese contro il Governo", ma la rivincita prorio non c'è stata. Una palese sconfitta soprattutto per il quesito sulla cittadinanza, cavallo di battaglia che ha registrato un esplicito NO, cioè il 35% (vale a dire da 4.500.000 di Italiani) contro il 65% di chi ha detto Sì: limite massimo di attenzione riservatogli dall'elettorato nazionale. Allora ecco che la signora Schlein ha pensato bene di interpretare quei 14 milioni di votanti come un confronto con il risultato elettorale di Giorgia Meloni. La Signora Segretaria del PD, oltre ad avere fatto "suoi" tutti i votanti, ha taciuto che milioni di loro sono andati al seggio referendario per risponderle NO/b> e oltretutto non ha colto la differenza tra i due appuntamenti e, magari, quanto di positivo il Centrodestra ha fatto nella sua concreta attuazione. Non bastava, ed eccola rifugiarsi nella vittoria di Bitetti, il suo candidato alle comunali di Taranto. Ben misera soddisfazione se le ricordiamo che a Matera, distante solo un'ottantina di kilometri, aveva vinto Nicoletti del Centrodestra. Un po' pochino per il PD se lo rapportiamo a quanto avrebbe strombazzato il campo largo della Sinistra nel caso i partecipanti al Referendum avessero superato la soglia del 50% + 1 (...ovviamente inclusi i milioni di coloro che sarebbero andati a votare NO, dicendosi cioè contrari a quanto proposto da ognuno dei 5 quesiti). Esito deludente, se questo è ciò che certa Opposizione cerca di offrire all'Italia. Resta una considerazione: ancora una volta spesi milioni di euro (una novantina che si potevano investire altrove) per assistere a una ulteriore inutilità di una iniziativa che meriterebbe una platea più vasta di adesioni perchè sia attuata. LO conferma la rilettura dell'esito degli ultimi 14 referendum: a cominciare da quello sulla caccia (1990) altri 9 non hanno raggiunto il quorum del 50% + 1 per essere validi; per la cronaca dobbiamo riandare al 2011 quando il 54% degli elettori difese l'acqua potabile come bene pubblico.
domenica 8 giugno 2025
"Morto per l'INPS", ma quando finirà la burocrazia incapace?
OPEN, il giornale online fondato da Enrico Mentana, ci narra una storia che avrebbe dell'inverosimile se non fosse successa in Italia dove gli errori burocratici stentano ad essere sconfitti. Un 78enne di Posta Fibreno ha la fortuna di essere vivo e vegeto, ma anche la sfortuna che, per un errore di trascrizione, risulta deceduto e, come tale, l'INPS gli ha interrotto la dovuta pensione. Ma guai a lamentarsi, gli rispondono: "Lei è morto, se è vivo ce lo dimostri". Ma se uno protesta ed espone le proprie ragioni lo farà perchè è vivo, o no? Ecco, quando uno si vede rispodere così avrebbe tutte le sacrosante ragioni per affermare: "siete degli incapaci, andate a pulire i fossi". NO, il Signor (l'iniziale maiuscola è dovuta) Michele, armato di somma pazienza, pur senza ricevere più la pensione, si è dovuto rivolgere a un avvocato per portare avanti le sue legittime ragioni. NOn sarebbe bastato presenrarsi allo sportello INPS e mostrare la propria carta d'identità? L'augurio è che, grazie anche al risalto stampa che ne ha dato OPEN, non passi una settimana che quache dirigente metta fine a tale madornale errore e ripristini correttezza verso il Signor Michele e, mi sembra logico, disponga opportuni provvedimenti disciplinari verso chi ha causato l'errore e, a seguire, coloro che stanno mantenendo in essere questa inaccettabile irregolarità. Ma a questi dipendenti pubblici nessuno ha mai detto che nel privato queste mancanze si pagano, a volte anche in modo drastico? Oppure, senza scomodare certi recenti episodi incresciosi, dobbiamo convncerci che lo status di dipendente pubblico è una casta privilegiata anche in casi come questo?
mercoledì 4 giugno 2025
Stranieri: la delinquenza in Italia è punita meno che altrove?
Senza voler scomodare il crimine di cui fu vittima Saman Abbas, la diciassettenne di origini pakistane che a Novellara non volle accettare il matrimonio impostole dai genitori, prendiamo recenti episodi di cronaca nera a Milano che ci riportano alla dura e cruda realtà di quella violenza che alberga soprattutto in taluni immigrati. Qualche evento più recente ha interessato il territorio milanese. Un paio di mesi fa un extracomunitario ha tentato di sottrarre il portafogli ad una cliente di un supermercato di via Novara. Imprecando con frasi intraducibili contro un cliente che cercava di fermarlo, colpendolo con una violenta gomitata al costato, scappò in direzione dell’incrocio con via Rubens. Pochi mesi fa un iracheno di 24 anni, in corso Matteotti, ha cercato di sottrarre un orologio a un turista. Subito fermato dalla Polizia è stato arrestato. Pur riconoscendogli lo stato di ubriachezza, due giorni fa un moldavo ha aggredito, ferendoli, due addetti alla sicurezza dell’ATM nella stazione della metropolitana in Centrale. Altro episodio di cui spiace ricordarne il triste epilogo, ma Ramy Elgaml, il 19enne di origini egiziane, non stava scappando dopo aver soccorso un’anziana o portato aiuto a un disabilementre, mentre in motorino si schiantava contro un palo al Corvetto (zona dove c’erano già stati162 arresti). Ne sono seguiti altri di inseguimenti da parte delle Forze dell’Ordine, agenti che, si voglia o no, meno male che ci sono nell’interesse di tutti… Lo scorso novembre, cito quanto scritto da Il Giornale: il ministro Piantedosi aveva affermato “nell’area metropolitana milanese circa il 20% della popolazione residente è immigrata e fino al 65% dei reati è commesso da stranieri”. La dice lunga sulla difficoltà di una soddisfacente integrazione col territorio. A proposito di percentuali non dimentico uno di quei dibattiti televisivi dove, pur di minimizzare il fenomeno della delinquenza straniera in Italia, sono ospitati degli opinionisti onniscienti pescati chissadove. Io nasco dal giornalismo di penna e questi salotti, organizzati più per accontentare chissà quali compiacenze, portano nelle case anche il parere di individui di dubbia attendibilità. Era circa un paio d’anni fa e, all’indomani di un fatto criminoso perpetrato da un extracomunitario, un ospite si premurò di precisare che il numero di fatti delittuosi era quasi identico a quello commesso da italiani e da stranieri. Né lui né il conduttore della trasmissione (ma chi diavolo l’aveva messo lì?) precisarono che incidevano percentualmente in modo ben diverso: il numero di stranieri in Italia è di gran lunga inferiore ai residenti di nazionalità italiana. Perchè mai? Qui sono puniti meno che altrove?
martedì 3 giugno 2025
35N/49W MISSING IN ATLANTICO, un romanzo che trae spunto da una storia vera
Non posso non essre grato a Dario Bellini, titolare di Gilgamesh Edizioni, che sta supportando con efficaci immagini 35N/49W MISSING IN ATLANTICO, il mio ultimo romanzo. Non traggano in inganno le coordinate che corrispondono al vertice del Triangolo delle Bermude: sono solo quel punto geografico dove si sviluppa la parte romanzata più intensa di una vicenda che ho vissuto realmente. Un giallo che tiene col fiato sospeso fino all'ultima riga.
Personaggi? Tanti, a partire da una nave che, salpata dal Nord Europa, cessa di dare proprie notizie mentre è appunto nei pressi del Triangolo delle Bermuda. Nessuna plausibile traccia, nessuna spiegazione mentre preoccupazioni e intrighi si sommano,... un mistero sepolto nelle profondità dell'oceano... Da autore ritengo che vada letto due volte: una per conoscerne la storia e l'altra per coglierne i valori umani, e forse anche commuoversi. In apertura la mia dedica "Sia, questa storia, un affettuoso omaggio a tutta la gente di mare" e, in appendice, l'elenco delle principali tragedie in mare con un richiamo a pagine di storia sovente dimenticate come i perigliosi viaggi dei nostri emigranti e quei nostri soldati, morti tra le onde sul finire della Seconda Guerra mondiale, mentre, come prigionieri dei tedeschi, erano imbarcati su mercantili. Trailer su https://www.youtube.com/watch?v=7EYjmxYFk9c
lunedì 2 giugno 2025
Intelligenza Artificiale e ...campanellino
Leggo che un professore, un docente di tedesco, non un semplice insegnante alle prime armi, avrebbe attribuito all'Intelligenza Artificiale certe odiose affermazioni contro la figlia di Giorgia Meloni. Ma come incolpare l'IA se lui voleva comunque attaccare la Premier? Non contento se l'è presa pure con i figli dei ministri Tajani e Salvini. "Caspiterina, mi sono distratto e per il troppo bollore il latte è uscito dal pentolino", si giustificherebbe qualcuno; ma questo soggetto, ahimè, cercando solidarietà, lamenta che lo stanno perseguitando. Ah, come non capirlo: che faccia parte di quel gruppo di docenti più pronti a lamentarsi per il basso stipendio ignorando che, pur con poche ore di produttività, non ha la preoccupazione della cassa integrazione o, peggio, di perdere il posto di lavoro come, invece, decine di migliaia di dipendenti del settore privato? No, caro professore, lei non merita la solidarietà di alcuno, se non una ben chiara lettera di invito a lasciare immediatamente il posto di dipendente della Pubblica Amministrazione. Confido che nessuno sprechi un grammo d'inchiostro per solidarizzare con lui. In tale caso, per chi, con la scusa di "esprimersi" per bocca dell'Intelligenza Artificiale lascia a questa ogni responsabilità, suggerisco di circolare con un campanello al collo, come i lebbrosi secoli fa, così da preavvertire i passanti dell'imminente pericolo, ...si sa mai. APPRENDO ORA CHE QUESTO DOCENTE HA TENTATO IL SUICIDIO. RATTRISTA, PUR CONFERMANDO IL BIASIMO PER QUELLA INIZIATIVA CONTRO GIORGIA MELONI, GLI AUGURO DI RIPRENDERSI IN SALUTE. POI, MESSO ALLE SPALLE QUESTO GESTO ESTREMO, SIA UN'OPPORTUNITA' PERCHE' D'ORA IN AVANTI VALUTI MEGLIO, CON PIU' RAZIOCINIO, OGNI SUA PROSSIMA AZIONE.
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