mercoledì 4 giugno 2025
Stranieri: la delinquenza in Italia è punita meno che altrove?
Senza voler scomodare il crimine di cui fu vittima Saman Abbas, la diciassettenne di origini pakistane che a Novellara non volle accettare il matrimonio impostole dai genitori, prendiamo recenti episodi di cronaca nera a Milano che ci riportano alla dura e cruda realtà di quella violenza che alberga soprattutto in taluni immigrati. Qualche evento più recente ha interessato il territorio milanese. Un paio di mesi fa un extracomunitario ha tentato di sottrarre il portafogli ad una cliente di un supermercato di via Novara. Imprecando con frasi intraducibili contro un cliente che cercava di fermarlo, colpendolo con una violenta gomitata al costato, scappò in direzione dell’incrocio con via Rubens. Pochi mesi fa un iracheno di 24 anni, in corso Matteotti, ha cercato di sottrarre un orologio a un turista. Subito fermato dalla Polizia è stato arrestato. Pur riconoscendogli lo stato di ubriachezza, due giorni fa un moldavo ha aggredito, ferendoli, due addetti alla sicurezza dell’ATM nella stazione della metropolitana in Centrale. Altro episodio di cui spiace ricordarne il triste epilogo, ma Ramy Elgaml, il 19enne di origini egiziane, non stava scappando dopo aver soccorso un’anziana o portato aiuto a un disabilementre, mentre in motorino si schiantava contro un palo al Corvetto (zona dove c’erano già stati162 arresti). Ne sono seguiti altri di inseguimenti da parte delle Forze dell’Ordine, agenti che, si voglia o no, meno male che ci sono nell’interesse di tutti… Lo scorso novembre, cito quanto scritto da Il Giornale: il ministro Piantedosi aveva affermato “nell’area metropolitana milanese circa il 20% della popolazione residente è immigrata e fino al 65% dei reati è commesso da stranieri”. La dice lunga sulla difficoltà di una soddisfacente integrazione col territorio. A proposito di percentuali non dimentico uno di quei dibattiti televisivi dove, pur di minimizzare il fenomeno della delinquenza straniera in Italia, sono ospitati degli opinionisti onniscienti pescati chissadove. Io nasco dal giornalismo di penna e questi salotti, organizzati più per accontentare chissà quali compiacenze, portano nelle case anche il parere di individui di dubbia attendibilità. Era circa un paio d’anni fa e, all’indomani di un fatto criminoso perpetrato da un extracomunitario, un ospite si premurò di precisare che il numero di fatti delittuosi era quasi identico a quello commesso da italiani e da stranieri. Né lui né il conduttore della trasmissione (ma chi diavolo l’aveva messo lì?) precisarono che incidevano percentualmente in modo ben diverso: il numero di stranieri in Italia è di gran lunga inferiore ai residenti di nazionalità italiana. Perchè mai? Qui sono puniti meno che altrove?
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