giovedì 26 giugno 2025
Alvaro Vitali, un'occasione mancata
"Un galantuomo, molto intelligente, molto riflessivo e molto buono"; in sintesi l'affettuoso ricordo espresso da Carlo Verdone nella chiesa di San Pancrazio ai funerale di Alvaro Vitali. Parole di particolare importanza perché sincere. Infatti l'aveva voluto in uno degli episodi di "Vita da Carlo" ricoscendogli quelle qualità di attore che molti altri non avevano visto oltre quell'etichetta di "Pierino". E proprio questa aveva impedito ad Alvaro di esprimere a pieno le proprie qualità recitative; lo afferma Edwige Feneck (intervista oggi su Repubblica) che aggiunge: "Alvaro, persona squisita, gentile, educata, dolce. Attore in grado di fare molto di più". Un parere davvero autorevole, visto che entrambi avevano lavorato insieme in una dozzina di film. "Paziente, gentile, un attore sottovalutato" lo ha definito Carmen Russo con cui aveva condiviso il set in tre film. Viene allora da chiedersi: perchè, salvo Antonio Ricci in tv, solo Verdone, in "Vita da Carlo 4", ha ridato fiducia a Alvaro Vitali? Non viene in mente la straordinaria metamorfosi di Carlo Delle Piane grazie a Pupi Avati? Lo stesso Pupi Avati che ci ha rivelato l'altra faccia artistica di Diego Abatantuono in "Regalo di Natale". Forse si temeva che il pubblico lo avrebbe ricordato sotto lo stesso cliché buffo di decine di precedenti pellicole nelle commedie sexi? Si dimenticava allora che aveva lavorato anche con Fellini, Risi, Polanski. Si è persa l'opportunita di individuarne le capacità interpretative e valorizzarle in altro ruolo. Che occasione mancata.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento