lunedì 11 agosto 2025
Ma c'è differenza tra Invasione e Invasione?
Pare che il significato sia ben diverso dalla difforme interpretazine che se ne vuole dare: quella cattiva o quella buona? Secondo i media e taluni opinion maker quanto sta accadendo in Palestina, più esattamente a Gaza, sia alquanto diverso da quello che è in atto in Ucraina. Nel primo caso abbiamo manifestazioni di piazza pro-Palestina, talune addirittura organizzate solo due giorni dopo l'attacco terroristico del 7 ottobre 2023 che, in un solo giorno, causò 1200 morti, decine di violenze e stupri oltre a rapimenti in territorio israeliano: si parla di 250 persone, tra cui una trentina di bambini, portati oltre la Striscia. Per chiunque la reazione non poteva che essere rapida ed esplicita. Quando si è proposta la via diplomatica, vedi l'Ucraina, la risposta è stata solo uno sberleffo, addirittura un ricatto sulla pelle degli ostaggi. Infatti da settimane si insiste nel proporre immagini di Gaza distrutta, ovvia conseguenza della reazione, ma minimizzando la scoperta di chilometri di cunicoli sotterranei (anche sotto edifici pubblici e ospedali) creati dai guerriglieri di Hamas. Mancano i viveri? La colpa è di Israele, ma chi dice invece che sono proprio loro a impedire il pacifico arrivo dei camion di aiuti perchè non più gestiti dagli uomini di Hamas? In compenso ci giungono immagini di ostaggi isaeliani stremati da una detenzione di quasi due anni. Il tutto etichettato come "invasione" di Israele. Dal 24 febbraio 2022 un'altro territorio, una nazione indipendente, uno stato sovrano quale è l'Ucraina, è vittima di un'altra invasione causata da una non meglio capita "operazione militare speciale". Operazione che ha subito causato vittime innocenti e continua a crearne con proditori attacchi. Gente inerme che si trova bombardata, colpita da una ambizione espansionistica, ma non sia mai che la chiami così. Si cerca un dialogo, un punto d'incontro per fare cessare questo bagno di sangue che finora ha causato almeno 100.000 vittime su entrambe le fazioni; però il capo dello stato soccombente è lasciato fuori. Facciamo parte del'UE dalla sua nascita, auspichiamo che sia la voce univoca, ipotizziamo addirittura che disponga di una sua forza militare, ma abbiano un nostro ministro che snobba apertamente chi ne è al suo vertice. E' questo il mondo che vogliamo?
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