lunedì 11 maggio 2020

Bentornata Silvia, ma senza strumentalizzazioni, prego

Sono particolarmente felice che Silvia, una nostra connazionale, sia tornata sana e salva dal rapimento in Kenia; mi sono anche emozionato pensando alla gioia dei suoi genitori che hanno riabbracciato la figlia dopo un anno e mezzo di ansie.
Un poco meno per la passerella di Conte e Di Maio a Ciampino e sono irritato per la tempestiva esposizione della bandiera di Emergency a Milano davanti alla casa della ragazza, ...ovviamente in favore di flash e telecamere.
Cosa c'entrava? Silvia Romano è una collaboratrice volontaria della onlus marchigiana Africa Milele e quindi quella bandiera mi è parsa solo un inopportuno autopubblicizzarsi.
Si aggiunga poi quanto pubblicato dal ministro Paola De Micheli: il simbolo del PD sotto la foto di  Silvia e la scritta Finalmente libera. Era giusto farlo?
Del tutto condivisibile la reazione di Luca Bizzarri, conduttore di Quelli del calcio, e il suo commento; certamente se al posto del simbolo del PD ci fosse stato quello della Lega o di FdI chissà che putiferio.
Non entro nei meriti della conversione all'Islam: ha dichiarato che è stata una sua scelta volontaria, potrebbe anche intendersi come un risvolto della sindrome di Stoccolma, chissà, comunque sono cose personali, l'importante è che sia tra noi in buona salute. 
Detto questo non me ne vorrà se esprimo una considerazione alquanto realistica: sebbene la contea di Kilifi, dove è stata rapita, non sia elencata fra le zone più a rischio nel sito viaggiaresicuri.it, (autorevole riferimento per chiunque intraprenda un viaggio fuori "dalla cerchia daziaria"), a proposito del Kenya possiamo leggere "Nel paese permane elevata la minaccia terroristica di matrice islamica .... non si può escludere l'eventualità di nuovi atti ostili anche contro cittadini stranieri in località come Malindi ecc" e Silvia era a 80 km da Malindi. 
Allora, cara Silvia, dopo avere manifestato la mia felicità perché sei tornata ad abbracciare i tuoi cari, quale contribuente che ha concorso alle ingenti spese per il tuo rilascio mi siano permesse un paio di considerazioni che ad alcuni risulteranno impopolari, ma sono una indiscutibile verità: 
- sei tornata indossando panni diversi da quelli con cui eri partita? Proprio non me ne importa: ognuno scelga liberamente quello che vuole fare, ma i panni dell'eroina sarebbero proprio inopportuni, che lo voglia tu o chi intende strumentalizzarti.
- ritengo che tra le mura di casa nostra ci siano tante, ma proprio tante opportunità per portare aiuto e conforto a persone bisognose; è però doveroso che quelli come te che si espongono volontariamente a questi rischi riflettano sulle preoccupazioni d'ogni tipo che lasciano in Patria. Credo che la tua generosità ti condurrà a impegni più prossimi.
E riflettano anche tutti coloro che, senza alcuno scrupolo di moderazione, hanno colto l'occasione per una ulteriore vetrina mentre centinaia di Italiani, titolari di piccole imprese, stanno piangendo amare lacrime per la involontaria perdita di un posto di lavoro che poteva essere evitato con un adeguato sussidio pubblico.
E non mi si taccia di fare polemica, questa si chiama constatazione.    

p.s. una cara Amica mi ha ricordato quel trentennio in cui una fonte di reddito per una certa malavita era rapire persone; bimbi e adulti, senza distinzione, rapiti a scopo di estorsione. Furono circa 200 e la Magistratura, per scoraggiare questa pratica, bloccava i conti bancari dei congiunti del rapito. 






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