venerdì 10 luglio 2020

Ambientalisti "ciechi e sordi"?

In questi giorni, e ormai da alcuni anni, le nostre giornate di sole sono accompagnate dal frinire delle cicale. Cosa usuale in campagna, ma questo avviene in una grande città, Milano.
Altro esempio che l'ambiente è favorevole sono le libellule e gli scoiattoli che non raramente ci attraversano la strada, e non in periferia, ma (cito sempre Milano) nei pressi di piazza de Angeli e viale Bezzi; altrettanto in via Milly e altrove. A Cornaredo, una mezza dozzina di chilometri da Milano, girano indisturbati in un parco cittadino. Esempi visti personalmente.
Altrettanto, e siamo nella zona Ovest della città, anche ricci; sì, i ricci e purtroppo qualcuno finisce sotto le ruote di autoveicoli o, deprecabile, picchiati fino alla morte da delinquenti.
Tutto questo significa che abbiamo un'aria irrespirabile, un ambiente invivibile o diamo orecchio al clamore di sedicenti ambientalisti che cercano motivi di protagonismo?
Mi lascia perplesso che il Comune di Milano abbia promosso un'indagine sull'ambiente attraverso un questionario dove, tra domande sull' effetto serra, imballaggi, alimenti e mezzi pubblici non abbia chiesto: che ne pensi dell'aria di Milano?
Se fosse così irrespirabile come si spiegano tutti i ciclisti che vediamo pedalare tutti i giorni?

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