domenica 7 luglio 2019

Se aumentasse l'iva, meno prezzemolo ...e assorbenti

Siamo abituati a pensare che l'iva al 22% gravi principalmente su beni meno essenziali e servizi, tipo la fattura del notaio o dell'agente immobiliare, per fare un esempio.
Non è proprio così, il 22% è anche sull'acqua minerale che consumiamo a tavola, così come su quella demineralizzata.
E' al 22% per il vermut e il vino mentre, incongruenza, è del 10% sull'aceto, al pari della giardiniera, forse perché gli ortaggi non sono più freschi.
Lo troviamo invece al 4% pane, burro, formaggi, margarina, olio, ortaggi freschi, ma non biscotti e grissini che sono al 10%,  così come la carne e il pesce, anch'essi al 10%. 

Sempre al 10% prosciutti e salami, nutrimento del corpo, mentre ne è avvantaggiato il nutrimento della conoscenza: la carta per libri e giornali ha l'iva al 4%, infatti libri, giornali e riviste sono gravati del 4%
Il latte fresco è al 4% mentre sale al 10% per panna e yogurt; sorpresa, si paga il 10% anche sulle uova
Frutta? Se la frutta, cotta o fresca, non ha aggiunta di zuccheri l'iva è al 4% mentre sale al 10% se c'è l'aggiunta di zuccheri, infatti lo zucchero, come te e caffè, è gravato del 10% ...al pari dei tartufi.
E gli assorbenti, assolutamente indispensabili nel ciclo femminile? Il nostro governo insiste nel caricarli del 22% perchè, secondo la signora Ruocco (M5s), presidente della Commissione Bilancio della Camera, avrebbe comportato un minore introito per le casse dello Stato.
Il fatto è che i voti che lo scorso mese di maggio appoggiarono la sua tesi  furono 253 contro 189
Ma le stravaganze applicate non si fermano qui: ecco l'aliquota del  5% su basilico, rosmarino e salvia freschi, si impenna invece al 22% per le piante aromatiche in vaso: alloro, maggiorana, menta e ...prezzemolo

Nessun commento:

Posta un commento