martedì 14 maggio 2019

Milano, lezione di italianità dagli ALPINI


"Per il bene dell'Italia altri cento anni di Alpini", nessun incipit sarebbe stato più appropriato per rintrodurre 
l'Adunata del Centenario dell'A.N.A. che ha portato a Milano non meno di 400mila Alpini, loro famigliari e amici. Dal 10 al 12 maggio non c'era quartiere della città senza le Penne nere, dalla piazza del Duomo come attorno al Castello Sforzesco, accampati accanto allo stadio o in altri parchi cittadini o animando anche centri dell'hinterland. 

Organizzatissimi nelle loro strutture da campo hanno scaldato con canti, fanfare e contagiosa simpatia una città carente di bandiere e poco meno che freddina. 
la fanfara S.Cecilia di Borno (Valle Camonica)
Sarò condizionato per quanto ho visto ad Asti nel 2016 o l'anno scorso a Trento, ma oltre ai discorsi di circostanza e validi eventi di contorno, credo che gli Alpini meritassero di più dai milanesi, basti pensare che erano loro stessi ad incoraggiare gli applausi con forti, ritmati battimani. 
Milano e l'Italia intera devono tanto agli Alpini.



Perché l'Adunata a Milano? Perché fu costituita proprio nel capoluogo lombardo, esattamente l'8 luglio 1919, da un gruppo di reduci; primo presidente fu Daniele Crespi, volontario nella Grande Guerra dove meritò 2 medaglie d'argento ed una di bronzo al valor militare.
A ricordarci pagine della nostra Storia ecco Alpini in divisa grigioverde, il glorioso moschetto Carcano 91...

e la mantellina, che era un po' la loro casa...



Come ogni anno sono giunti da ogni parte d'Italia e da lontani punti del mondo, come Australia, Argentina, Cile, Uruguay, così come Sud Africa, New York e Canada, perché lo spirito alpino è sempre presente; o più prossimi come Svizzera, Francia, Germania, Lussemburgo o Belgio che ogni volta espone uno striscione che è un atto d'amore: "Presenti con noi tutti gli Alpini morti in miniera". 
Immancabile, così come il suo presidente Bruno Roncarati,
Bruno Roncarati 
 la sezione Gran Bretagna che, classe 1928, è la più vecchia  all'estero. E che dire degli amici giuliano dalmati? Toccante vederli con gli stemmi di Istria, Fiume e Dalmazia che per decine di migliaia di noi restano  terre italianissime.

Impegnando Milano per 12 ore, dai Bastioni di Porta Venezia hanno sfilato per piazza San Babila, corso Vittorio Emanuele, piazza Duomo, via Orefici, largo Cairoli per sciogliersi davanti al Castello Sforzesco.
Con il loro passo cadenzato, oppure su una carrozzella pur di non mancare, hanno voluto "esserci", anche se rappresentati dai cappelli di chi "è andato avanti" 

E perché non onorare anche i loro muli, fedeli compagni di tante fatiche?

Che dire? Davvero ammirevoli e queste testimonianze dimostrano quanto sono straordinariamente esemplari.  
Erano tutti lì non solo per ritrovarsi, ma per dimostrare che ci sono e quando il Corpo chiama sanno rispondere PRESENTE, sia in tempi di pace che di guerra.
L'Alpino è Storia, la interpreta da sempre perché da sempre ne è mirabile protagonista.
L'Associazione Nazionale Alpini è tra le entità che maggiormente rappresenta il nostro Paese: 349.000 soci  iscritti in circa 4.500 gruppi che fanno capo a 80 sezioni. 
All'estero conta su 30 sezioni e 141 gruppi.
Sebastiano Favero
Ed è proprio perché sostenuto dalla forza di questo meraviglioso popolo che l'anno scorso il suo presidente, il Ten. Sebastiano Favero, presentò la proposta per il ripristino di un periodo di servizio obbligatorio dei giovani a favore della Patria, sia esso da militare o in un servizio civile.

Era il 7 febbraio 2018 e l'A.N.A. ebbe il pieno sostegno delle associazioni nazionali di Fanti e Bersaglieri.
E' con loro che gli Alpini condividono, da encomiabili protagonisti della Storia, l'amor di Patria.
D'altronde, come ci hanno ricordato proprio loro, 
"Solo chi onora il suo passato è degno di un grande futuro

Lunga Vita, Cari Alpini


(foto e testo © copyright, tutti i diritti riservati all'autore Gianmaria Italia)
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1 commento:

  1. Condividiamo intoto : l Alpino E' protagonista e testimone della Storia,, anche Custode di quei Valori che stiamo svendendo ,,, lOnore ...

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