sabato 29 gennaio 2022

Quirinale, benrimasto Presidente, ma chi ringraziare e...biasimare?

Non c'è stato bisogno che il nuovo o la nuova Presidente della Repubblica avesse lo stesso stile di Sergio Mattarella perchè lui è rimasto lì al suo posto. Sia chiaro, c'è rimasto più per quella volontà popolare che gli Italiani gli hanno tributato in decine e decine d'occasioni ben prima ancora di questa assise elettorale che ci ha invece mostrato l'incapacità di una vasta schiera di politici di essere all'altezza della situazione. Da almeno due mesi Mattarella aveva esplicitamente dichiarato di non essere disponibile per proseguire il mandato, e non l'aveva fatto certo per altezzosità, ma argomentandolo bene. Da un paio di giorni avevano persino concluso il trasloco dalla sua abitazione di via Libertà, a Palermo. Niente da fare. Certi cosiddetti grandi elettori, pur con tutto il tempo che avevano avuto per individuare una figura degna di rappresentarci dal Colle, non ne sono stati capaci. Davvero risibile, per chi ha seguito ogni giorno le fasi del grande appuntamento, la soddisfazione di taluni leader che ieri si pavoneggiavano davanti a microfoni e telecamere sostenendo che il trattenere Mattarella al Quirinale era stata la loro scelta ideale. Mancava solo che esclamassero "Mattarella l'ho inventato io" che la sceneggiata era stata completa. L'hanno "trattenuto" perchè, cercando ogni possibile difetto in questo o quel candidato, ne avevano escluso l'eleggibilità: non ci hanno fatto una bella figura, così come quei franchi tiratori che promettevano il voto e poi in segreto... Calo un velo pietoso su qualche importante esponente della Sinistra che si è preoccupato più di gettare ombre su pur validi esponenti espressi dal Centrodestra che esporsi con uno proprio. Sono curioso di sapere come si comporteranno quando li incroceranno dopo averne esaltato le ...lacune. Per l'Italia che vive del proprio, che soprattutto convive con preoccupazioni quotidiane, il rimanere di Sergio Mattarella non può che essere un buon risultato verso la stima che gli riserva il Paese, ma politicamente è un ripiego. A livello funzionale ci permette di avere ancora Mario Draghi alla guida del governo (dove tuttavia andrebbero corretti i rapporti) e non, come in molti ipotizzavano, al Quirinale. Al "nuovo" Capo dello Stato faccio sommessamente, e con molta umiltà, osservare: ieri sera, nel Suo breve discorso, Lei si è rivolto ai parlamentari e ai delegati reginali ringraziandoli "per la fiducia espressa nei miei confronti". Caro Presidente, oggi più che mai la fiducia in Lei la esprimiano noi che viviamo lontano dai velluti di certi palazzi romani. Concludo con una nota che, pur facendo ormai parte di un inutile passato, non va domenticata: Forza Italia non avrebbe fornito tutti i voti promessi a Elisabetta Casellati, mentre Fratelli d'Italia si consola con il successo personale del suo candidato Carlo Nordio al quale avrebbe garantito tutti i propri 63 voti: l'ex magistrato ne ha ottenuti 90.

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