mercoledì 2 febbraio 2022

Festival: scherza coi fanti, ma lascia stare i santi

L'autobattesimo di Achille Lauro è stato, a modesto parere mio, un boomerang per l'artista perchè oggi si è parlato più del gesto che della canzone. Mentre S.E. Antonio Suetta, Vescovo di Ventimiglia - San Remo, diramava la sua esecrazione, tanto dovuta quanto incontrovertibile, l'Osservatore Romano dava una lezione di stile con un comunicato di cui riporto la frase finale: "Da questo punto di vista difficilmente dimenticheremo la recita del Padre Nostro, in ginocchio, di un grande artista rock come David Bowie*. Non ci sono più i trasgressori di una volta" che una persona a me molto cara ha così commentato: Chapeau. Vorrei però andare indietro con la memoria a quando Peppino Gagliardi si presentò sul palco del Festival edizione 1966 con una corona del rosario tra le mani...e in favore di telecamera. Apriti cielo! Piovvero critiche da ogni parte. Tuttavia, per immediata spiegazione del cantante, non fu una trovata scenica, ma la conseguenza che, da perfetto credente, aveva atteso il momento di andare sul palco ...pregando. Così, con l'emozione e la concitazione che solo chi partecipa al Festival può capire, il rosario gli rimase in mano. Bene, ad Achille Lauro la ciotolina d'acqua non gli era rimasta casualmente in mano e, dato che il senso della religiosità è stata esplicita, non posso che riandare ad un episodio tragico: la reazione violenta e sanguinosa, nel 2015, contro la redazione di Charlie Hebdo che aveva irriso Maometto. Ricordo anche come la commentò il Papa mentre era su un aereo, ma non la ripeto. Dico però la mia: occorre rispettare i simboli di tutte le fedi religiose, sempre. (*1992 - Freddie Mercury Tribute)

2 commenti:

  1. Qualcuno lo ha chiamato Festival di San Scemo....mah.Gf. B.

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  2. cercando di vedere il bicchiere mezzo pieno ... almeno si è parlato (e sparlato) di battesimo !

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