sabato 11 dicembre 2021

"Edifici a dispersione termica", 16 milioni di NO alla direttiva UE

"L'obbligatorietà della riqualificazione energetica,oltre ad essere inaccettabile e costosa, è accompagnata da ulteriori assurde previsioni normative" è quanto afferma la Confedilizia; le fa eco il Codacons: "Idea ridicola che non potrebbe essere adottata in Italia, potrebbe essere bloccata dalla Corte Costituzionale", l'Unione consumatori annuncia "barricate". Mentre, per ora, il nostro Governo tace; queste sono solo alcune delle reazioni alla proposta che la Commissione UE vorrebbe varare martedi 14 dicembre per la riqualificazione degli immobili nella lotta all'inquinamento ambientale che prevede il vietare l'affitto o la vendita degli immobili nella classe energetica G che, si stima, siano non meno di 16 milioni! Si tenga comunque conto che "la direttiva UE è un atto legislativo che tutti i paesi devono realizzare. Tuttavia spetta ai singoli stabilire, attraverso disposizioni nazionali, come tali obiettivi vadano raggiunti". A chi possa tornare utile questo provvedimento è del tutto oscuro perchè l'ovviare alla presunta "dispersione termica" troverebbe una immediata controindicazione: l'onerosissimo gravame finanziario (120 miliardi in dieci anni), oltre all'impossibilità pratica di attuare tutti quegli interventi edilizi per il recupero di classi energetiche. Lo si sta riscontrando già adesso per il Superbonus 110% dove molti condomìni sono in coda da quasi un anno e altri vi rinunciano per le complicate quanto insidiose procedure burocratiche. Vi sono altresì delle difficoltà tecniche attuative che paiono essere ignorate dai cosiddetti esperti della Commissione UE: gentile Signora Ursula von der Leyen, si è forse distratta? E' stata male informata? Lo stesso ENEA dichiara che solo lo 0,03% degli immobili è a emissioni nette vicine allo zero, come richiesto dall'UE. Secondo i dati dell'ENEA almeno il 35% degli immonili è in classe G. Ci sono migliaia e migliaia di edifici, solo in Italia, che hanno rivestimenti esterni, intonaci che non possono sopportare la posa di un cappotto termico se non a prezzo di radicali e costose sostituzioni. A proposito di costi: si pensi che l'attuazione di detta direttiva bloccherebbe il mercato immobiliare con oneri inimmaginabili, comunque elevatissimi, sull'economia. Auspico che sulla via di Bruxelles (per non scomodare quella di Damasco) ci sia un ravvedimento; in ogni caso auspico che tutta la nostra classe politica, compresi quei soliti che si riempiono la bocca di ambientalismo tout court, si rendano conto che farebbero solo il danno del nostro Paese, della nostra gente. Mi si conceda una metafora colorita e comunque ben lontana dal voler offendere qualcuno: "vogliamo fare i gay con il c..o degli altri"? La Commissione UE ha già meritato l'insufficenza con il discutibile riconoscimento dell'IGP al vino Prosek, ora veda di non sbagliare ancora.

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