giovedì 9 dicembre 2021

Altra stretta sulle case. Ma chi comanda a Bruxelles?

Circola in questi giorni una notizia a cui nessun network televisivo dà spazio e che, invece, troviamo a margine nell'informazione stampata e che così sintetizzo: se la tua casa "disperde energia" non la puoi vendere. La Commissione Europea sta lavorando per fissare dei limiti alla vendita di edifici la cui classificazione energetica (bella invenzione pure quella) dovrebbe essere portata, come minimo, alla F dal gennaio 2030 e alle E dal 2033. Verrebbero tutelati gli edifici storici, quelli, senza fare del populismo di maniera ma chiara esemplificazione, quei palazzi in zone storiche dove vivono quei signori condomini che resterebbero "franchi" mentre le altre case di edilizia civile e popolare, su cui paghi mutui ventennali, sono sotto l'occhio del termometro. Allora è lecito domandare a coloro che alla vigilia di ogni euroconsultazionelettorale ti chiedono il voto: ma quando sei lì, e guadagni tanti soldoni pagati da noi contribuenti, ti sei dimenticato di come e dove vive la stragrande maggioranza dei tuoi elettori? Quelli che hai visto in faccia al mercato solo alla vigilia delle elezioni per mettergli in mano il tuo "santino" per il voto? Città come Roma, Milano e Torino hanno almeno la metà dei condomìni in classe G. Pare che per "Bontà Divina" abbiano esteso al 2023 la validità del Superbonus 110%, ma senza considerare che alla fine del 2021 già non ci siano più ponteggi disponibili per le ristrutturazioni e che i prezzi dei materiali stiano aumentando o addirittura scarseggiando. Come si farà allora a recuperare altre classi energetiche senza dissanguare il ceto medio e ...più in giù? Egregi signori europarlamentari, lo sapete che ci sono sempre più anziani, quindi gente che attinge il proprio sostentamento dalla sola pensione? Temo che viviate in un altro mondo. Una dimostrazione arriverebbe dall'avere fissato ancora pochi anni di vita alle auto a combustione solida (benzina e gasolio) perchè si opti sull'elettrico, ma senza avere individuato una soluzione concreta allo smaltimento delle batterie. Per decenni avete demonizzato le centrali nucleari senza pensare che gran parte dell'economia mitteleuropea trova sostegno nel minor costo dell'energia proprio perchè deriva da centrali nucleari. Allora, e mi rivolgo sempre a voi, mettetevi in testa un assunto alquanto semplice: gli obiettivi debbono essere concreti e realizzabili. A voi il dovere di riportare lo sguardo fuori dall'uscio di casa e osservare la realtà.

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