martedì 20 ottobre 2020

Contro il Covid anche inspiegabili provvedimenti e dichiarazioni

PENDOLARISMO - La parola d'ordine dei saccenti del Palazzo che viaggiano con autista e negli orari "di morbida" è quella di non affollare i mezzi pubblici. Ma che ne sa della fame e della carestia uno sazio? Poco o nulla. Ecco quindi che bus, tram e metropolitane continuano ad affollartsi perchè non tutte le città sono ben servite, e non riporto graduatorie per evitare di toccare suscettibilità o nervi scoperti... Perchè ignorare che esiste anche il pendolarismo? Milano, ad esempio, conta 1.350.000 residenti, ma ogni giorno riceve 600-700mila persone dalle province vicine. Se non con la propria automobile debbono viaggiare su treni regionali o autolinee, quindi nessuno può permettersi di rinunciare a salirvi "tanto prendo il prossimo". E' il serio problema che incontrano quotidianamente milioni di lavoratori e studenti; anzi, questi ultimni ne risentono maggiormente: per chi vive fuori città l'autobus non ha gli orari "del Dpcm", i ragazzi debbono continuare a prendere la solita corriera all'alba e se la mattina aspettano un'ora l'inizio delle lezioni, quando queste finiscono come tornano a casa? Mano al portafoglio per acquistare il motorino e via su strade extraurbane ...dimenticando i rischi del traffico e della condizione di molte strade? Non si può pensare di risolvere un problema se se ne creano altri, occorre coinvolgere altri attori come i gestori dei mezzi del servizio pubblico oppure prendendo l'esempio di alcune famiglie del Cremonese che hanno i figli studenti a Cremona. Per l'inaffidabilità della linea ferroviaria Mantova-Cremona-Milano, hanno affittato un autobus, costo? Solo 3 euro in più al mese rispetto all'abbonamento ferroviario. Una lezione dai privati che dovrebbe essere ben compresa. PALESTRE E PISCINE - è questo un settore che interessa migliaia di imprenditori. Ebbene, domenica il Presidente del Consiglio, illustrando le misure anticovid, avrebbe dimostrato scarsa o inesatta conoscenza della materia quando, a proposito di palestre e piscine, ha voluto precisare "daremo una settimana di tempo per adeguarsi ai protocolli di sicurezza". Ma quali? Ma chi gliel'ha suggerita una frase così tanto approssimativa quanto deleteria? Ho esperienza diretta che il mondo delle piscine e delle palestre sia fra i più attrezzati, seguiti e controllati; quell'affermazione di Palazzo Chigi ha finito per smorzare sul nascere la ripresa degli abbonamenti con una ricaduta negativa sull'imprenditoria che, soprattutto negli ultimi anni, ha impegnato finanze per allargare il campo economico. Interessa operatori preparati, attrezzature modernissime e tecnologie d'avangiardia nella sanificazione. Come si fa, dunque, a lanciare messaggi di dubbio? In un comunicato l'ASI, Associazione Sportive e Sociali Italiane, ha stigmatizzato questo svarione e, facendosi interprete delle preoccupazioni di tutti gli attori interessati, ha precisato "..nessun focolaio è stato ricondotto a cattivi comportamenti all'interno delle palestre e delle piscine. Lo Sport viene trattato nel Dpcm come attività non essenziale quando questa, invece, produce, oltre a importanti economie, benessere e salute. Gli stessi dati dell'OMS indicano che ogni euro investito nell'attività fisica si traduce in un risparmio di 4 euro per il Servizio Sanitario Nazionale".

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