lunedì 21 settembre 2020

L'altra faccia del Superbonus 110

 Il tanto reclamizzato Superbonus 110%, emanato dal Decreto Rilancio, sta certo interessando tutta la vasta platea degli operatori, dall'edilizia agli amministratori e ai condomini.

L'intento dichiarato è quello di dare nuovo impulso alle imprese edili e ridurre sprechi energetici.

Buona cosa, ma nel primo caso non basterà limitarlo al  31 dicembre 2021 perché sarebbe come dare un bicchiere d'acqua ad un assetato nel deserto e poi abbandonarlo, occorrerà prolungare questo rifornimento di almeno tre anni.

Tuttavia mi domando se è tutto oro quello che luce.  Ho qualche dubbio.

Circa il recupero energetico c'è un vincolo: lo Stato ti pagherà (fino a determinati importi scalari) solo se le opere adottate porteranno al recupero di almeno 2 classi energetiche: non è cosa semplice. (Applaudo intanto che nel 2019 le emissioni di gas serra sono diminuite del 4% rispetto all'anno prima).

Per questa scalata si dovranno effettuare lavori e adottare tali e tanti accorgimenti tecnici e burocratici il cui costo molto difficilmente rientrerà nel massimale stabilito per singola unità abitativa. E se non si è adempiuto più che perfettamente alle rigide norme (lo Stato non regala denaro a chicchessia  ...salvo qualche reddito di cittadinanza) c'è il rischio che l'Agenzia delle Entrate ti chieda indietro tutti i soldi aggiungendo una penale.

Pensiamo al cappotto: per rispettare una trasmittanza delle strutture opache verticali che impone di realizzare un nuovo isolamento di almeno 15 cm di spessore, sarà necessario sostituire anche i serramenti con nuovi più performanti; dovranno esserne installati di nuovi con telaio termico e triplo vetro.
C'è poi una sorpresa ...d'immagine. Se non si adotta una soluzione per l'installazione dei nuovi serramenti a filo esterno del cappotto (controtelai in legno o pvc, mai metallici) si dovrà restringere l'imbotte delle finestre per consentire il risvolto del cappotto, in altri termini le finestre saranno "infossate" con la conseguente riduzione di luce. Fatte le debite proporzioni sarà come avere le feritoie di un castello. Si è pensato ai balconi, a volte già ridotti che fai fatica a sistemarvi lo stendibiancheria?

Insomma, non è in discesa la strada per rispettare le norme del Superbonus 110, oltretutto molte recenti costruzioni hanno già al loro interno pannelli di lana di vetro che offrono un apprezzabile isolamento.

Allora una proposta al ministro Patuelli: se tanto ci tiene ad aiutare l'edilizia pensi anche a chi non può affrontare l'oneroso iter del Superbonus 110 e incrementi fino al 70% l'agevolazione per le ristrutturazioni edilizie.  Credo che otterrà ulteriori consensi.

23.9.2020  In mio successivo post il commento all'odierna partecipazione del sottosegretario Alessia Morani alla trasmissione FuoriTg - Rai3 

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