martedì 22 ottobre 2019

Torna la denominazione ALTO ADIGE

Dopo la figuraccia e il discredito ad ampio raggio sulla delibera discriminatoria con cui il consiglio provinciale di Bolzano aveva annullato le parole Alto Adige e Altoatesino (mio post del 18) ecco il marcia indietro: la giunta provinciale di Bolzano ha approvato un disegno di legge ad hoc con cui "Provincia di Bolzano" sarà sostituito con "Alto Adige"; in altri termini si ritorna allo status originale. 
Lo ha annunciato Arno Kompatscher, presidente della provincia autonoma di Bolzano.
Una figuraccia da parte della SVP e dei partiti che, con incongruenza, avevano voluto l'annientamento della terminologia italiana. Qualcuno di loro ha voluto minimizzare adducendo ad equivoci, errate interpretazioni, ecc..; un impacciato e balbettante marcia indietro. 
Come avevo scritto il 18 il solo partito italiano a votare contro alla delibera tirolese (o filo austrialoide) era stato Fratelli d'Italia, sugli altri solo uno muto sguardo di commiserazione per la loro deprecabile astensione. 
La denominazione Alto Adige non nacque nel 1923, come taluni vogliono fare credere, ma riprende quell'ampio dipartimento del Regno Napoleonico d'Italia (1810-1816) che, con capoluogo Trento, includendo Bolzano e numerosi comuni sia di lingua italiana che tedesca, si chiamava ALTO ADIGE.
E, per una doverosa riconoscenza storica, furono ben 60.000 i trentini arruolati  nel 1914 dall'impero austro-ungarico, in 11.400 caddero combattendo per Vienna.





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