mercoledì 14 novembre 2018

Non solo gaffe dal M5s

Mentre tiene ancora col fiato sospeso la sorte della TAV per l'opposizione del M5s ritorna d'attualità l'affermazione, due mesi fa, di Boccia,  presidente di Confindustria: "Il ministro Toninelli farebbe bene ad andare a visitare il cantiere della Torino Lione. Un ministro delle infrastrutture non può essere contro le infrastrutture altrimenti è un altro ministro".
Non ricordo una simile bacchettata verso un ministro da parte di Confindustria.
Dai trasporti di files invece delle merci (smentiti dalle organizzazioni di categoria) al tunnel del Brennero (l'avremo, forse, nel 2026) alla galleria della Torino Lione che invece, secondo Toninelli "non c'è" per sorvolare sulle errate pronunce o citazioni: da almeno due anni le gaffe del M5stelle stanno occupando le cronache e, soprattutto, esprimendo sempre meno competenza per bocca di alcuni suoi principali ministri mettendoci in serio imbarazzo sulla scena internazionale.
Mentre ancora si cercava febbrilmente di salvare vite umane tra le rovine del crollo del ponte Morandi abbiamo udito l'efficienza del governo solo nelle imperative quanto inopportune invettive degli stessi Di Maio e Toninelli.
Ma fossero solo gaffe o fraintendimenti, siamo agli insulti ai giornalisti (che dovrebbero invece essere più critici) e alla dubbia capacità di gestire grandi appuntamento del Paese che solo un governo dovrebbe affrontare.
In questi giorni si profila la debacle Telecom dove l'Italia, a differenza di Francia, Germania e Spagna, sembra stare a guardare nell'uscita di scena della nostra maggiore industria di telecomunicazioni.
Ora, come se non bastasse,  lo schieramento pentastellato deve anche incassare le forti contestazioni interne da parte di Gregorio De Falco e Paola Nugnes che Grillo e Di Maio additano quali traditori mentre incassano i voti di senatori di FdI e di Forza Italia,  ...ma non sono "traditori" anche questi?.
La Lega cerca di rimediare pur di tenere in rotta la vita del governo.
Invece, proprio la Lega, forte anche dei crescenti consensi che sta raccogliendo, dovrebbe essere esplicita e mettere nell'angolo i partner di governo con cui non ha proprio nulla in comune.
Festeggeremo meglio il Natale se qualcuno salirà al Colle per rassegnare le dimissioni.

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