giovedì 12 maggio 2016

CASA, problemi a Milano: la Corte dei conti blocca riscatto del diritto di superficie

Li stanno incontrando migliaia di famiglie proprietarie di appartamenti a Milano con diritto di superficie (durata 90 anni).
A seguito di delibera di giunta n° 3007 del 22/10/2010 la Direz. Centrale Sviluppo del Territorio del Comune offrì la possibilità di riscattare il terreno (ai sensi dell art 31 comma 47 legge 448 del 23 dicembre 1998). L'offerta (PG364172/2011 del 13 maggio 2011) aveva durata di 5 (cinque) anni e molti aderirono pagando, a seconda delle quote, varie migliaia di euro e attesero - molti tuttora attendono - di rogitare.
Sono interessate migliaia di famiglie, interi condominii.
All'inizio del 2016 il Comune diede una bella notizia a questi richiedenti: la Ragioneria, "fatti i conti si è stabilito che ci sarà una riduzione del 30-40%"
Bene, ma dove sta scritto? Altrettanto non sta scritto, nel senso che non apparirebbe finora di pubblico dominio, quanto accaduto poche settimane prima della scadenza dei cinque anni dalla proposta del Comune: la Corte dei Conti, non ritenendo congrui i valori assegnati dal Comune di Milano, ha bloccato gli atti.
Ma ha bloccato pensando alla riduzione annunciata quest'anno o ai valori di cinque anni fa? Il provvedimento sta creando seri problemi a tutti quei condomini che aderirono pagando e sono in attesa di passare al rogito. Ci sono pratiche ferme da mesi, anche anni. Tra le conseguenze negative, per esempio, troviamo coloro che, per pagare il Comune, hanno acceso un mutuo oppure contavano di vendere l'appartamento per disporre di un capitale utile per acquistarne un altro.
No, credo proprio che l'amministrazione pubblica abbia sottovalutato queste realtà altrimenti avrebbero dato corso ai rogiti in tempi brevi.
Attualmente l'unica possbilità che viene fornita dal Comune è quella di richiedere il rimborso: ma l'avranno con gli interessi? E sarebbe un'attesa legittima, visto che il Comune ha gravato i pagamenti dell'incremento Istat. E per gli altri che invece intendono mantenere la richiesta di svincolo?
Non c'è chiarezza sullo sviluppo della questione: quando si potrà definire e in che modo?
La risposta la dovrà dare la Corte dei conti o il Comune di Milano? Migliaia di cittadini aspettano e, legittimamente, mugugnano; nel frattempo io confido che l'Avv Di Tolle, se eletto consigliere comunale il 5 giugno, possa rimediare.

Nota: queste mie indicazioni sono state riprese da Repubblica che oggi (13/5/2916), a  firma Matteo Pucciarelli, ha dedicato mezza pagina all'argomento.

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