mercoledì 10 giugno 2015

PIETRO MAZZO e l'USSMB: "quando Passione e Amicizia sorreggono lo Sport"



Siamo alla vigilia della tanto attesa edizione n° 40 del MONZA SPORT FESTIVAL che vivacizzerà l'Autodromo nei giorni 13 e 14 giugno.
Vi hanno dato l'adesione una novantina di società sportive e una dozzina di associazioni culturali e sociali del territorio.  Saranno due giornate, ad ingresso gratuito, che spazieranno dalle gare di ciclismo a quelle di scherma, da dimostrazioni delle più svariate arti marziali al lancio del telefonino, dal rugby alle attività subacquee, tiro con l'arco e minimoto. Non potranno naturalmente mancare raduni di moto storiche oltre all'appuntamento con un centinaio di Ferrari che  intendono "comporre" sulla pista un omaggio a Michael Schumacher e  Jules Bianchi. Un appuntamento per ogni età perché ci saranno attrazioni anche per i più piccini, compresa la possibilità - gratuita - di salire in sella  ad un cavallo e, con il dovuto accompagnamento, sentirsi amazzoni o  cavalieri.
Bene, queste le "cose", i motivi d'interesse che spingono non meno di 25mila persone a confluire ogni anno all'Autodromo di Monza per assistere ad una manifestazione straordinaria, davvero fuori dal comune e ormai nota in tutta Italia.

Ma chi la organizza e, soprattutto, da quale idea? L’USSMB, vale a dire l'Unione Società Sportive Monza Brianza e promotori furono dei dirigenti sportivi che nel 1976 unirono i loro intenti per individuare un ambiente consono affinché  le rispettive società potessero esprimersi al meglio. Trovarono un alleato, un appoggio d’eccezione nel mitico Ingegner Giuseppe Bacciagaluppi che, dalle macerie della Guerra, rifondò l’autodromo. Si costituì l’Unione Società Sportive Monzesi e ne fece subito parte la Sias, la società che gestisce l’autodromo; anno dopo anno si ampliò il progetto coinvolgendo forze nuove e, nel marzo 2011, l’intero territorio brianteo.  Uno dei protagonisti di quel primo passo, datato 3 marzo 1976, fu Pietro Mazzo che nel 1993 fu eletto presidente, carica che ricopre tuttora. Una figura straordinaria nel mondo sportivo, dotato di un carisma che ne fà un riferimento di saggezza e managerialità.
Mentre osserviamo alcuni suoi consiglieri che si adoperano per gli allestimenti del Festival gli esprimo una considerazione che più retorica non può essere: 
Sembra che l’idea del 1976 abbia funzionato...
“Eravamo certi, dato anche lo spessore dei personaggi che avviarono questo passo, di fare qualcosa per le realtà sportive cittadine che fino a quel momento non avevano mai avuto la possibilità di organizzare un loro evento nell’autodromo”.
Mentre si contano le ore all’inaugurazione del 40° Festival viene spontaneo chiederle quali elementi sorreggano tanta vitalità che non presenta alcun rallentamento.
“La risposta è in quattro elementi ben lontani dalla chimica: Passione, Amicizia, Fortuna e Cuore – mi risponde determinato – Abbiamo iniziato un rapporto di collaborazione tale che questi quarant’anni ne sono un classico esempio. Oggi constato che proviamo ancora questi sentimenti; c’è quello stimolo che ci induce ad un certo tipo di comportamento ormai inusuale, la conclusione è che nel 1976 avevamo visto giusto.”
Ci dovremmo chiedere come siete arrivati ad un traguardo così significativo, direi ammirevole.
“In realtà per noi non è un traguardo ma una tappa sul lungo cammino che ci porterà a dare  continuità ad un evento ormai insostituibile nel contesto generale delle manifestazioni non motoristiche organizzare in Autodromo”.
E gli elementi fondamentali saranno sempre quelli?
“La tradizione vuole che, con la passione, l’entusiasmo, il rapporto di amicizia e abnegazione intercorrente tra noi avrà un suo perdurare nel tempo; da quel singolare tipo di rapporto tra noi la conclusione è Viva il Festival, Viva l’USSMB e …in bocca al lupo a questa magnifica kermesse”.

(foto©proprietà riservata g.italia)


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