martedì 30 giugno 2015

L'onomastico mancato.


Si può dimenticare un onomastico, ma...
Ricordate Selezione dal Reader's Digest? Una pubblicazione fatta davvero bene, aveva una rubrica fissa: Una persona che non dimenticherò mai.
Anche io ho una persona "che non dimenticherò mai"; la conosco da diciannove anni, mi è tanto cara e meriterebbe davvero di essere protagonista in quelle pagine se non fosse che due motivi lo ostacolano: il primo è che ne parlo e vorrei parlarne a lungo al tempo presente e, secondo, come farei a dichiarare "non dimenticherò mai" se proprio ieri mi sono dimenticato del suo onomastico?
Ieri, 29 giugno, la giornata era dedicata ai Santi Pietro e Paolo e la persona a cui dedico queste righe si chiama PIETRO, Pietro Mazzo.
Ho una sola scusante, quella che per me è sempre stato il Presidente Mazzo; il nome Pietro proprio non l'avevo presente, neppure ieri e così non gli ho rivolto gli auguri di Buon Onomastico. Mi riprometto però di non mancare quando verrà celebrato ...San Mazzo o, meglio ancora, ...San Presidente Mazzo.
Al di là della battuta spiritosa sono davvero notevoli i meriti che Pietro Mazzo ha accumulato e incrementa ogni giorno dedicandosi agli altri. Originario della Lomellina ha nelle radici tutta la concretezza di quelle terre dove si facevano contratti, anche importanti, stringendosi forte la mano e guardandosi dritto negli occhi.
Ecco, Pietro Mazzo ti guarda sempre negli occhi e da lì capisci quando una nuvola toglie luce al sole.
Da lui c'è sempre tanto da imparare. Lo si potrebbe definire un signore d'altri tempi, ma questo mi rattrista; vuole dire che quello stile, quell'etica fanno parte di tempi che non ci sono più.
Mi conforta quindi che ci sia chi quei valori li esprime ancora e, per chi li sa cogliere, rappresentano un esempio, un seme da mettere a dimora e farlo germogliare.

(foto©proprietà riservata g.italia)

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