mercoledì 6 maggio 2015

PENSIONI: Sottosegretario ZANETTI, ma era proprio il caso?

Non so quanto Enrico Zanetti, sottosegretario all'Economia (Scelta Civica), sia propenso a vedere con realismo i nostri Emigranti e i Pensionati. 
Rispondendo ad un question time in commissione Finanze egli ha spiegato che ai Comuni non può più essere concessa l'autonomia in fatto di applicazione dell'IMU come prima casa agli iscritti all'AIRE; gettava quindi nel cestino proprio un passo del d.l. 201/2011 varato dal governo Monti (leader di Scelta Civica) e, conseguentemente, anche quei provvedimenti generati dal buon senso che avevano indotto centinaia di amministrazioni comunali ad assimilare ad abitazione principale gli immobili lasciati vuoti e sfitti dai nostri Emigranti.
Veniamo alle pensioni. 
Mi domando a quale titolo, con che esperienza possa un nostro parlamentare sentenziare sulle pensioni dei privati cittadini, quelli che hanno alle spalle decenni di lavoro, soprattutto se da dipendenti privati.
Il sottosegretario Enrico Zanetti ha dichiarato (cito da Repubblica.it): "Escludo che sia possibile restituire a tutti l'indicizzazione delle pensioni, per quelle più alte sarebbe immorale e il governo deve dirlo forte. Occorre farlo per le fasce più basse". A parte che quel generico "pensioni più alte" che ricorre spesso rivela una scarsa conoscenza della materia, diciamo che tale affermazione contraddice un esplicito impegno del ministro Pier Carlo Padoan ("Il Governo rispetterà gli impegni"), conseguentemente il Sottosegretario avrebbe poi precisato "E' un'opinione espressa a titolo personale".
Allora, egregio dottor Zanetti, si trascriva questo assunto basilare: "Quando si ricoprono cariche pubbliche ogni parola e azione ha una ricaduta pubblica, per cui bisogna soppesarle con la massima attenzione".
Se Lei sostiene che è "immorale" restituire il dovuto ai pensionati prenda l'iniziativa di esprimere ben più marcate deplorazioni a tutti quei suoi colleghi che sono ricorsi al TAR perchè si oppongono ad una riduzione del 10% del vitalizio (ricordo che stanno percependo denaro pubblico, quello dei contribuenti).
Lei ha in corso la proposta di legge costituzionale n. 1978 del 21/01/2014:"limiti per i vitalizi dei membri del Parlamento e dei Consigli Regionali cessati dal mandato", bene, la condivido, ma con la stessa forza con cui sta mettendo mani nelle tasche di Emigrati ed esprime questi concetti sulle pensioni, non può già intervenire, nei Suoi poteri di governo, sui vitalizi?


7-5-2015 Nel frattempo ecco affacciarsi le varie "soluzioni", una per tutte: "rimborso graduale per pensioni fino a 3.000 euro". Prima di tutto il consueto dubbio: lordi o netti? Secondo: si tratterebbe di un provvedimento incostituzionale come quel prelievo per i redditi dei ricchi che la Consulta bocciò.  Dunque, proprio un parlare a vanvera!
Perchè, invece, prima di colpevolizzare (ingiustamente) i pensionati non si chiede allo Stato che versamento hanno avuto i contributi virtuali? E le pensioni che sono state elargite sull'ultimo stipendio ai dipendenti della pubblica amministrazione?  Fra i dipendenti del privato la media era invece sugli ultimi 5-8 anni.
Creare ulteriori discriminazioni porterà inevitabilmente alla bpcciatira da parte della Corte costituzionale e si dovranno restituire le somme ingiustamente trattenute più gli interessi.
Continuo a chiedermi se certi sedicenti onorevoli sanno fare gli amministratori pubblici; nel privato, a seguito di errori del genere, sarebbero già stati messi alla porta.


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