domenica 8 settembre 2013

GIOVANI e LAVORO: perchè generalizzare?

Un anno fa, abbastanza contrariato dai risultati di un'inchiesta secondo la quale i giovani erano restii ad accettare un lavoro se non fosse stato ben retribuito, mi trovai a parlare con un calzolaio. "Vede, dopo di me qui non ci sarà più nessuno. Non ci sono giovani disposti ad imparare questo mestiere, a fare sacrifici".
La cosa mi sorprese non poco perchè avevo dati ben diversi; peraltro, poco distante, c'era un benzinaio il quale aveva per aiutante un ragazzo appena maggiorenne che, dopo una giornata alla pompa, se ne andava a scuola per prendersi un diploma.
Lo riferii al calzolaio il quale mi rispose: "Certo che di ragazzi che vengono in bottega per fare gli apprendisti ne posso anche trovare, ma mica li devo pagare io. A me chi mi paga per il tempo che gli dedico?"
No comment se non un auspicio: che mi legga il ministro dell'Istruzione Maria Chiara Carrozza. Forse la prossima volta sarà meno disinvolta nell'affermare "gli studenti italiani arrivano a 25 anni senza avere lavorato un solo giorno nella vita". Se ha qualche esempio certo ne chieda spiegazione ai loro genitori.  Se non c'è spirito di sacrificio cerchiamone le ragioni.
Una mia figlia lavorava già prima ancora di discutere la tesi: laurea quadriennale con lode. Sarebbe stata una risorsa in qualsiasi ministero, invece è un'elogiata manager ...all'estero.

Io ho conosciuto universitari che si pagavano studi e alloggio a Milano facendo gli operatori di call center. Ministro Carrozza, qualcuno prima di Lei è stato alquanto improvvido con dichiarazioni superficiali sui giovani; mi permetto quindi di sostituirmi a chi, del Suo staff, non Le ha ancora detto che:
- sono tantissimi gli studenti lavoratori italiani, tra il 20 e il 30% degli universitari
- ogni anno abbiamo decine di migliaia di giovani che, con in tasca una laurea, cercano lavoro all'estero dove poi si fanno onore senza alcun ministero dell'integrazione a dare loro una mano. 
- ci sono colonne intere di annunci dove nostri connazionali cercano un lavoro: qualunque purchè onesto
Aggiungo una chicca:  in Lussemburgo c'è la cosiddetta "mancia" per gli studenti che durante l'estate vanno a lavorare in varie aziende. Sono pagati dallo Stato.


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