lunedì 11 aprile 2022

"L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli"

Dopo il 24 febbraio, quando il mondo si rese conto che i 130.000 soldati russi, accampati con i propri mezzi militari al confine dell'Ukraina, non si erano limitati a delle innocue manovre militari ma stavano invadendo quello stato indipendente e sovrano seminandovi terrore e morte, ecco che, accanto alle esecrazioni, si sono fatti notare gli sbandieratori dell'iride con la scritta PACE (e mi sta benissimo) e quelli che hanno ritenuto opportuno ricordarci l'art. 11 della nostra Costituzione. Buona cosa anche questa, solo che si sono sempre limitati alle primissime parole L'Italia ripudia la guerra fermandosi lì dove non c'è alcuna punteggiatura, e per chi non conosce per intero il testo pensa che il nostro Paese, aiutando Kiev, sia guerrafondaio. Nient'affatto e visto che ora anche l'ANPI si allinea con un manifesto, che peraltro sta sollevando più di una polemica, io mi limito a ricordare che sarebbe opportuno proseguire la frase per fare capire meglio da che parte stiamo: L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà di altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali;..." Non polemizzo ma constato, così come constato che l'illustratore del manifesto ANPI ha messo alle finestre delle bandiere che hanno poco a che spartire con il nostro Tricolore, sembrano più quelle dell'Ungheria...salvo che non si voglia ricordare la Rivolta ungherese dell'ottobre 1956 contro i carri armati sovietici .... Spunto per Indro Montanelli che nel 1960 scrisse un testo teatrale dal titolo I sogni muoioni all'alba, lavoro che venne poi trasformato in film.

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