mercoledì 18 giugno 2014

QUANDO IMPOSTE E TASSE SONO INIQUE E OLTRAGGIOSE

Viene spontaneo a chiunque definire iniquo ogni tributo; si tratta infatti di un esborso gravatoci dallo Stato. Talvolta si va oltre misura ed ecco che la Storia ci propone pagine di rivolte popolari a queste vessazioni.
Negli ultimi anni, per fare fronte alla spesa pubblica (che contiene anche degli sprechi), il nostro Stato, sia attraverso gli organi centrali che periferici, ha appesantito questi tributi  e ha esteso a dismisura il campo dove rastrellare.
Un esempio per tutti imposte e tasse a carico delle case dei nostri Emigranti che, non mi stanco di ripeterlo, hanno dovuto lasciare la Patria per avere maggiori certezze sul loro avvenire. Un oltraggio quindi a chi, oltretutto, porta onore all'Italia.
Dopo tre anni di "respiro", grazie all'assimilazione ad abitazione principale dell'immobile lasciato in Italia (applicata solo da qualche centinatio di comuni), scopriamo che non ci sarà più questa discrezionalità: tutte le case di proprietà dei nostri Emigranti saranno classificate come "altri fabbricati", vale a dire come seconde case, anche se sfitte. Tradotto in numeri l'IMU sarà doppia, o anche più che doppia.
E questa è la prima pagina, la seconda è nelle tasse comunali.
Se, scomodando un testo* in uso presso gli studenti, apprendiamo che "Tassa è un tributo che il singolo soggetto è tenuto a versare in relazione ad un'utilità che egli trae dallo svolgimento di un'attività statale e/o dalla prestazione di un servizio pubblico (attività giurisdizionale o amministrativa) resi a sua richiesta e caratterizzati dalla "divisibilità", cioè dalla possibilità di essere forniti a un singolo soggetto" c'è da chiedersi perchè tasse come quella dei rifiuti (da TARSU a TARI) viene gravata anche agli Emigranti che, proprio perchè sono residenti all'estero, non producono rifiuti nel comune dove hanno lasciato la casa?
Posso ora liberamente affermare che abbiamo anche imposte e tasse inique e oltraggiose?

19 luglio 2014   Oggi il nostro Presidente del Consiglio è a Maputo, capitale del Mozambico; nel suo discorso alla comunità italiana ha detto: "Quando trovo un Italiano che mi dice <Sono un cervello in fuga> rispondo <l'importante è che hai il cuore in Italia>. Caro Matteo, hanno anche un po' risentimento per una certa Italia, ingrato paese.

* fonte:   Alessandro Balestrino - Maria Pierro, Scienza delle finanze e Diritto Tributario, Edizioni Simone 2002

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