domenica 21 maggio 2017

SALVIAMO I NOSTRI CENTESIMI



Una recente manovrina approvata dalla Camera dei Deputati contiene  un emendamento del PD:  il 10 gennaio si blocchi il conio delle monete da 1 e 2 centesimi.
Un’iniziativa che meritava ben miglior causa, lascia ipotizzare il graduale fuori corso delle monete da 1 e 2 centesimi. Non avevano proprio altro da pensare?
Perché mai? Un provvedimento che non ha alcun senso, solo che si afferma che il loro costo di produzione è superiore al valore nominale e si richiama ad un analogo provvedimento adottato da un paio di altri Paesi dell’UE. E allora? Perché invece non copiamo quanto fanno in quei paesi o in altri per moderare la spesa pubblica, cominciando dall’elevato costo della politica …dato che la paghiamo noi?E non rispodetemi che è qualunquismo perchè significherebbe che non avete argomenti validi per controbattere.
A tali parlamentari domando: se  un calcolo di spesa ammonta a € 30,12 cosa facciamo? Pagheremmo solo 30 euro oppure con bancomat, carta con cui tanti proprio non hanno ancora preso confidenza? Come si refolerebbe un negoziante con l'iva? In capo ad una giornata un medio supermercato avrebbe qualche disconrdanza non indifferente.
C’è un’altra incongruenza che i nostri politici non hanno considerato:  il centesimo lo posso spendere in tutta l’area Euro, perché allora debbo vedermelo rifiutare proprio nel mio?
E non mi fermo qui; abbiamo avuto un infausto provvedimento, tra quelli discutibili adottati dal Governo Monti, che fu il prescrivere tutte le banconote in lire permettendo alla Tesoreria di Stato di incamerare silenziosamente un bel po’ di milioni. Cin i centesimi non si avrà ceto lo stesso risultato ma propongo una riflessione: ogni centesimo vale quasi 20 lire; quando c’era la lira ce lo sognavamo di buttare la moneta da 20 lire dalla finestra? Coin questo disegno di legge, che ripeto non ha alcun senso, butteremmo via sia le 20 che le 40 lire.  Proprio un’iniziativa da applausi!

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