venerdì 19 febbraio 2016

RICERCATORI ALL'ESTERO, il Ministero interviene

La "sberla" mediatica data dall'affermazione via Facebook di Roberta D'Alessandro: "Ministra, la prego di non vantarsi dei miei risultati", ha trovato spazio sui mass media che, finalmente, hanno dedicato al (doloroso) fenomeno dell'emigrazione di nostri talenti qualche riga in più rispetto al solito scarno dato statistico.
Il ministro Giannini, dopo avere replicato, si è fatta intervistare oggi dal TG2 e ha enunciato che si apriranno le porte al rientro di nostri ricercatori operanti ora all'estero.
Buona cosa, ma mi domando se un Ministro deve farsi scuotere da una così esplicita dichiarazione per mettere mano a provvedimenti correttivi che, comunque, hanno riguardato solo i ricercatori a dimostrazione che il Governo ignora l'argomento (e non prendo in causa i ministri ma la schiera di esperti di cui si avvalgono).
Aggiungo che, oltre ai 50mila ricercatori che hanno portato il loro ingegno al servizio di aziende ed enti stranieri, occorrerà pensare a quegli Italiani, valenti esperti in economia e finanza che ora rappresentano punti di forza di istituzioni all'estero. Ho già scritto e ripeto qui: fatene rientrare un po' e piazzateli in posti chiave e vedrete che la burocrazia sarà snellita.
Sappiamo che si è tanto invocato il proseguire gli studi, il conseguimento di una laurea "per qualificarci nel mondo", eppure so di plurilaureati, magari con alle spalle anche dei master, che sono "a spasso" e che non si vergognano di fare i turni nei call center per portare a casa qualche centinaio di euro. Altro che, come inqualificabilmente dichiarato tempo fa da qualche esponente di governo, i nostri giovani sono choosy o fannulloni: offese che meritavano l'immediata destituzione.
Al Ministro Giannini sarà doveroso comunicare il livello d'istruzione di dirigenti e funzionari che, accanto a innumerevoli "appiccicati", popolano le stanze di ministeri e uffici della pubblica amministrazione. Si abbia però anche l'accortezza di aggiungere il grado di efficienza, di produttività che questi dimostrano, ....oltre al sapere scrivere al pc, mi sembra ovvio.
Si cercano risorse? Si facciano dimezzare gli emolumenti di presidenti di consigli di zona, accorpare i piccoli comuni, eliminare strutture nate obsolete come la polizia provinciale (!!!); e che dire della vasta cerchia di super ufficiali della Difesa che, eliminata la leva obbligatoria, ha margini di esuberanza? Purtroppo, cronache alla mano, l'elenco degli sprechi per appannaggi vari ed opere pubbliche incompiute, rappresentano emorragie di denaro dei contribuenti. Si attende dai Presidenti di Camera e Senato assoluto rigore nel far osservare le presenze dei parlamentari e di vigilare affinché nelle votazioni di leggi non si inseriscano furtivamente dei privilegi. Vedrà che qualche milione di euro lo si recupera (....certo senza ipotizzare intollerabili tagli delle pensioni, grazie).

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