martedì 2 settembre 2014

AGENZIA ENTRATE: 45 mesi per conteggiare un'imposta. Rossella Orlandi lo sapeva?


Da giornalista mi sono sovente trovato a commentare una simile vicenda vissuta (o meglio, subita) da altri e francamente non era facile cogliere a pieno la situazione emotiva che la "vittima" stava vivendo.
Stavolta una sgradevole faccia della burocrazia ha bussato alla mia porta sotto forma di una comunicazione per Tassazione separata.
In cosa consiste? L'imposta supplettiva per il trattamento di fine rapporto.
Riguarda mia figlia che nel dicembre 2010 concluse la collaborazione con un'azienda italiana e si trasferì all'estero dove è residente (fa parte dei 4.500.000 iscritti all'AIRE, dimenticati dallo stato ma non dal fisco)
I mesi trascorsi da allora li possiamo contare tutti e dimostrano la sconcertante lentezza burocratica nel chiedere un qualcosa che pare dovuto; l'Agenzia delle Entrate, sempre tanto affamata di soldi, impiega 45 mesi per fare un calcolo e poi rimedia al proprio ritardo imponendoti un solo mese perchè tu saldi il conto.
Mi resta un interrogativo che ho già posto al dirigente dell'Agenzia delle Entrate: la lettera indirizzata a mia figlia l'ho ritirata io e il dovuto sarà onorato, ma se la persona destinataria, proprio perchè è da quasi quattro anni all'estero, fosse irreperibile?

Una nota: martedi 5 agosto il direttore generale Rossella Orlandi ebbe un'audizione  presso la VI Commissione Finanze della Camera dei deputati dove illustrò le procedure di semplificazione in atto. Chiedo: ma la Dottoressa Orlandi era stata ben informata dei lunghi tempi sopra citati per conteggiare un'imposta?

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