Gianmaria Italia
giovedì 13 novembre 2025
Il Premio ASI Italian nel mondo alla memoria di Valeria SOLESIN
Oggi è un doloroso anniversario, quello del sanguinoso e più che mai orrendo attentato al Bataclan di Parigi. La sera del 13 novembre 2015, in quella sala gremita da 1500 giovani che stavano ascoltando la musica dei Eagles of Death Metal, tre terroristi, armati di kalashnikov, seminarono la morte. 130 furono le vittime dei loro colpi e tra quelle vite spezzate c'era anche quella di una giovane Italiana, esattamente di Venezia dove era nata nel 1987, Valeria SOLESIN che con alcuni amici aveva programmato di trascorrere una piacevole serata. Valeria era in Francia come ricercatrice. Ancora adesso ricordiamo con sgomento quell'episodio e ci stringe il cuore per i caduti, ancor più per quella nostra giovane piena di voglia di vivere e di costruire le basi per un futuro proficuo. L'ASI, Associazioni Sportive e Sociali Italiane, attraverso la Commissione del Premio Italiani nel mondo ha inteso dare un segno tangibile del proprio affetto dedicando questo riconoscimento alla memoria di Valeria che rappresenta le centinaia di giovani italiani che si trasferiscono all'estero per migliorare, incrementare le proprie conoscenze culturali. Il Premio ASI Italiani nel mondo è fiero di loro e li accomuna idealmente nel ricordo di Valeria.
martedì 11 novembre 2025
Pochezza cognitiva sull'Emigrazione Italiana
Quando un'emittente tv nazionale titola oggi che non sono solo "cervelli in fuga" gli Italiani che emigrano dimostra la scarsa conoscenza della materia.
Scarsa per almeno due motivi: cervelli in fuga è la libera interpretazione del termine inglese "brain drain" perchè all'estero si affermano solo dei talenti capaci di superare le concorrenze locali e di altri immigrati da altri paesi. Il secondo è che il termime "brain o cervelli" non identifica solo dei laureati, ma persone in possesso di capacità culturali e professionali (non necessariamente di titoli di studio) che hanno permesso loro di collocarsi appropriatamente all'estero. Alla stessa emittente, come a tutti coloro che mi leggono pongo questa riflessione: quando all'inizio del 2025 registri che l'emigrazione italiana, stabilmente insediatasi all'estero, ha raggiunto la cifra di 6.412.752 unità, hai il dovere di preoccuparti e domardarti: Perchè? Ma quando questi numeri si confrontano con i 5.422.426 stranieri residenti in Italia è doveroso che talune forze politiche e l'informazione pubblica si domandino dove hanno guardato finora.
sabato 8 novembre 2025
La targa a MASSIMO TORCHIANA, grande manager e promotore della Cultura Italiana
Ecco la targa-premio per il Dott Cav Massimo TORCHIANA, importante manager di Intesa San Paolo in Lussemburgo; l'iniziativa fu istituita nel Dicembre 2015 da Gianmaria Italia.
martedì 21 ottobre 2025
MATTARELLA a Marcinelle, grazie!
In una sola parola, GRAZIE possiamo compendiare la riconoscenza che decine di Italiani hanno rivolto al nostro Presidente che, con la figlia Laura, ha riservato oggi al simbolo del lavoro italiano all'estero: la visita alla miniera Bois du Cazier a Marcinelle. Accompagnato dai Reali del Belgio (Filippo I ha sangue italiano, essendo figlio di re Alberto II e di Paola Ruffo di Calabria), Mattarella ha ricambiato le tante espressioni di affetto che gli sono state riservate. Ha stretto tutte le mani che gli venivano porte, si è intrattenuto a parlare con i reduci di quell'immane tragedia dell'8 agosto 1956 dimostrando tutta la propria sincera e cordiale attenzione. Ci uniamo alle voci di quei nostri emigranti per dirgli GRAZIE PRESIDENTE
(foto dal sito del Quirinale)
Olanda, arresto preventivo di tifosi napoletani
Sono sempre stato contrario alla violenza, sotto qualsiasi forma; ho soprattutto sempre deprecato chi, trovando espedienti in una partita di calcio, trasformasse il proprio tifo in atti di violenza. Per questo sono rimasto sconcertato nell'apprendere che 180 tifosi napoletani, appena giunti a Eindhoven per assistere alla gara tra Napoli e PSV, siano stati fermati dalla polizia in nome di una legge comunale. Un vero e proprio arresto che ha oltretutto impedito loro, sebbene muniti di regolare biglietto d'ingresso, di accedere allo stadio. Davvero inqualificabile, anche per l'immagine stessa data dei nostri connazionali, sia quelli in trasferta che per quelle migliaia di emigranti italiani che lì vivono facendo onore al nostro Paese. Napoli saprà ricambiare accogliendo i tifosi olandesi con il migliore biglietto da visita: donando tranci di pizza, serenate e sorrisi.
lunedì 20 ottobre 2025
a 81 anni dai bombardamenti su Gorla, ...e non solo
Ripropongo quanto scrissi un anno fa per commemorare la tragedia che portò alla morte 184 bimbi milanesi, vittime di una indiscutibile negligenza di piloti USA sul cielo di Milano, esattamente sui quartieri di Gorla e Precotto il 20 Ottobre 1944. Ripropongo parte di quel post che pubblicai quando a Gorla venne a redere omaggio il Presidente Sergio Mattarella: "In un periodo in cui contiamo a migliaia vittime innocenti di una guerra che oppone uno stato sovrano a formazioni che fanno del terrorismo la loro missione, non possiamo non ricordare un'altra strage di innocenti, stavolta italiani: furono centinaia sotto le bombe del 15° stormo di B-24 dell'Air Force statuninense. Decollato da un aeroporto pugliese, doveva bombardare gli stabilimenti della Breda e della Pirelli a Nord di Milano: era il 20 ottobre 1944, ottant'anni fa. Si giustificarono riconoscendo che c'era stato "un errore di calcolo", ma su quegli aerei decisero ugualmente di "alleggerirsi" del carico, sebbene in pieno giorno e sulla città: 342 ordigni da 500 libbre. Un errore di calcolo per l'obiettivo strategico, ma colpire delle fabbriche voleva comunque dire che avrebbero ucciso centinaia di operai. Vennero invece colpiti i quartieri milanesi di Gorla e Precotto causando oltre 600 vittime. La scuola "Francesco Crispi" venne centrata in pieno, sotto le macerie perirono 184 bimbi, 14 insegnanti, la direttrice, 4 bidelli ed un'assistente sanitaria. Eppure, come altre che hanno interessato il nostro paese, non se ne è parlato per anni, una reticenza di cui vergognarsi." Ossi un monumento, costruito con l'allora aiuto delle Acciaierie Falck e della Rinascente, sorge un monumento che possiamo qui vedere.
Al dramma di Milano va unito quello vissuto dagli abitanti di Alessandria che il 5 aprile 1944 subirono, peraltro in pieno giorno, bombardamenti e mitragliate a bassa quota dagli aerei dei "liberatori" sul quartiere Cristo e Borgo Littorio: 160 le vittime, tra loro quaranta tra bambini e suore. L'indignazione fu alta al punto che lo stesso C.L.N. inviò una nota di protesta al Comando Alleato, ma sia Alessandria che Acqui e Valenza continuarono a subite bombardamenti fino al 24 aprile 1944. Il 7 aprile 1944 un massiccio bombardamento su Treviso causò la morte di 1600 civili.
venerdì 17 ottobre 2025
Castel d'Azzano, scarsa sensibilità nell'informazione RAI
Credevo, mi ero illuso che, almeno di fronte alla tragedia di Castel d'Azzano ci fosse stata più attenzione nel dare notizia dell'esplosione nel cascinale dove erano morti 3 Carabinieri intervenuti per lo sgombero. Rammamrica rilevare che delle giornaliste RAI siano incorse in "leggerezze" nei loro commenti. Veniano allo specifico: l'altro ieri da una firma del TG2 per il carabiniere Davide Bernardello aggiunse "vita spezzata ad appena 37 anni". Gli altri colleghi Daprà e Pifferi, avendone 56 di anni, potevano morire senza commenti? Ieri, nel Tg3 delle 14:30, le fa eco una collega precisando che c'era stata una "violenta" esplosione. Non mi risulta che un'esplosione, avendo peraltro causato danni di così enorme portata, non fosse stata "violenta"; forse lei è abituata ad esplosioni soft, come quelle dei palloncini nelle feste in casa? Per il resto nulla da eccepire sulla capacità professionale di entrambe, ma l'informazione pubblica abbisogna doverosamente di un minimo di attenziome, posso definirla "scarsa attenzione"? La attendo dalle rispettive Direzioni, grazie. Frattanto vada ai tre Carabinieri il mio affettuoso e rispettoso ricordo.
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