Quattro minorenni adocchiano un anziano che cammina appoggiandosi al bastone; uno si stacca e, mentre un compare riprende la scena col telefonino, con una manata spinge via il bastone facendo cadere l'uomo.
Posso solo immaginare cosa avrà provato, sia come dolore fisico che come umiliazione, quel poveruomo; chissà se lo immaginano quegli apprendisti delinquenti che hanno poi voluto gloriarsi postando il filmato del loro gesto vigliacco.
Ecco, solo di questo "atto di forza" sanno esprimersi.
Nella serie di improperi e condanne contro quella che certa stampa, in modo alquanto soft, ha definito baby gang (termine quasi benevolo, un vezzeggiativo), quelli più frequenti sono stati di aperto biasimo verso i genitori.
Hanno lasciato crescere delle figure di dubbia utilità se non dannose alla società.
C'è da chiedersi se sapranno dove sta di casa la vergogna per l'educazione che si illudono di avere impartito loro, verso i ragazzi l'augurio di portare rimorso per tutta la vita.
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