Certo non potrò mai ambire a salire tra quelle sue nuvole che Gabriele Stefanoni ha accarezzato da paracadutista. Lui aveva respirato il paracadutismo dai primi vagiti perchè, per un gioco del destino, nacque nel settembre del 1943 a Tradate dove due mesi dopo si costituiva la Scuola Paracadutisti della RSI. Era un suo punto distintivo che si esprimeva in valori imprescindibili: fedeltà, l'onore dell'Italia e l'amore per la Folgore. Orgoglioso del suo basco verde e dei viaggi-pellegrinaggio ad El Alamein che considerava un tributo verso gli Eroi di quella battaglia. E fu sulla linea di quei momenti storici che ci conoscemmo: era il 12 febbraio 1997 e moderavo un dibattito su "Isbuscenskij, l'ultima carica del Savoia Cavalleria". Tre mesi dopo si andava insieme a Trieste per il 45° Raduno Nazionale dei Bersaglieri.
Stefanoni era anche un'inesauribile fonte di iniziative ad ogni livello dove trasmetteva tutta la propria vitalità e rare doti comunicative. Era impegnato quasi ovunque, cito alcune delle sue cariche: Cavaliere della Repubblica e dell'Ordine equestre del Santo Sepolcro di cui era anche commendatore, consigliere del Panathlon Monza Brianza e dell' Associazione Amici dell'Autodromo e del Parco, socio fondatore dello Sporting Club di Monza, delegato dell'ANIOC. Fu anche membro del Direttivo regionale dell'ASI.
Messaggero di ideali, prodigo di preziosi consigli e fortemente impegnato nel volontariato lo ricordo in numerosi eventi come all'eroporto di Bresso, insieme ai Paracadutisti di Milano e Monza, per portare in volo giovani disabili (in queste mie foto) e, da presidente del "Club 43", animatore di tombole per raccogliere fondi destinati a varie opere sociali. Tutto questo nel tempo lasciatogli dalla sua quarantennale professione di apprezzato investigatore (sua la G.Men di Monza) che gli ha fatto riscuotere importanti riconoscimenti in Italia e all'estero.Un protagonista del fare.
Ma era soprattutto il riferimento di una bella famiglia: la moglie Loredana e le figlie Eliana e Elena delle quali citava sempre con legittima fierezza i progressi professionali.
Abbiamo stentato tutti a capacitarci della dolorosa realtà di quel messaggio, "Gabriele ci ha lasciato", che la Signora Loredana aveva diramato poco dopo l'una nella notte del 23 agosto. Il cuore aveva cessato di battere nel suo corpo, ma lo spirito stava raggiungendo quel Cielo ancora più alto, ben oltre le nuvole.
Gabriele, ti devo molto e credo di averti ripagato con molto poco; chissà se riuscirò mai a raggiungere le tue "Nuvole", sono però certo che resterai nei miei ricordi migliori.
(© le foto sono personali, si prega quindi di non riprodurle, grazie )
Nessun commento:
Posta un commento