Una candidata al concorso per magistrati che si teneva alla Fiera di Roma è stata perquisita da agenti della Polizia penitenziaria fino agli indumenti più intimi; lo denuncia la dottoressa Cristiana Sani sospettata, come altre candidate, di occultare bigliettini utili alla soluzione dei test. Si è sentita umiliata da questa violenza, certo non fisica, ma certamente morale.
L'episodio risale al 26 gennaio ma ho preferito attendere oggi per commentarlo sperando che nel frattempo la "grande informazione" (leggasi telegiornali, perchè molte testate nazionali l'hanno riportata) l'avessero posta fra le loro notizie più rilevanti e invece non l'ho sentita.
Quanto accaduto e denunciato mi sembra alquanto immotivato e comunque è particolarmente lesivo alla dignità della persona.
In un momento in cui la violenza su una donna, comunque espressa, sta occupando le prime pagine, anche questo espisodio avrebbe dovuto destare ulteriore indignazione perchè attuato da esponenti della Polizia penitenziaria; visto l'ampio orizzonte di solidarietà che si è aperto verso attrici che hanno subito violenza o anche solo molestie non credo sia azzardato ascoltare o leggere un analogo messaggio da parte di una famosissima fiamma azzurra, vale a dire della campionessa di pattinaggio Carolina Kostner.
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