Incontrare
il Professor Stefano Bruno GALLI è
sempre motivo di nuova conoscenza, di arricchimento culturale. Stavolta l’occasione
è la presentazione, al Municipio 7 di Milano, del suo ultimo libro dove mi ha
fatto onore di affiancarlo.
Gianmaria Italia e Stefano Bruno Galli (foto M.Praderio) |
Queste
le riflessioni che ho tratto dall’incontro pubblico che è stato preceduto dal saluto di Marco Bestetti, presidente del Municipio 7.
Italia, Bestetti e Galli (foto M.Praderio) |
La lettura
del libro INTERVENTI INTRAPRENDENTI,
Lombardismo Autonomismo Federalismo è una proficua occasione per capire
meglio le ragioni del referendum consultivo per l’Autonomia indetto dalla
Regione Lombardia per il 22 ottobre 2017.
Gli
“Interventi intraprendenti” sono la raccolta di alcuni editoriali, esattamente
24, scritti dal Prof Stefano Bruno Galli
dal settembre 2013 al gennaio 2017
Commentando di volta in volta l’attualità di un evento,
esprimono nei fatti e nelle cifre la necessità che la Lombardia abbia una sua
autonomia, una regione a statuto speciale affinché sia messa la parola fine ad
“un saccheggio fiscale da parte dello Stato centrale”.
L’ambizione all’autonomia non è un progetto campato per
aria, ne troviamo riferimento nell’articolo 116, comma 3, della Costituzione. Esso
stabilisce che, con legge dello Stato, alle Regioni possono essere attribuite
ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia. Il procedimento richiede
l’iniziativa della Regione interessata, il parere degli enti locali (obbligatorio
ma non vincolante), il rispetto dei principi previsti da un altro articolo
della Costituzione, il 119 (che riguarda l’autonomia finanziaria), l’intesa tra
Stato e Regione.
Un importante argomento di riflessione è il residuo fiscale, calcolato come
differenza tra le tasse pagate (al netto di entrate regionali anche non fiscali
a seconda di come viene calcolato) e la spesa pubblica complessiva ricevuta, è
la prova di questa aspirazione. D’altronde, da una ricerca di Eupolis Lombardia
leggiamo che “vi sono ingenti differenze tra le regioni italiane, con residui
fiscali positivi al Nord, soprattutto nelle regioni a statuto ordinario,
Lombardia in testa, e negativi al Sud”; per eliminare tale stortura lo studio
propone tre strade: superamento dei criteri di ripartizione delle risorse
statali basato sulla spesa storica, la rimodulazione della struttura impositiva
e dei meccanismi perequativi, l’individuazione di nuovi margini di autonomia
regionale che consentano di trattenere una maggiore quantità di risorse”.
Il residuo fiscale della Lombardia è in continuo aumento: già due anni fa,
secondo uno studio della CGIA di Mestre, era di 53,9 miliardi di euro, Panorama
l’ha recentemente quantificato in quasi 57 miliari, pari a 5.641 euro pro
capite.
Galli riprende un pensiero dell’ideologo Gianfranco Miglio (nel gennaio
2018 si celebrerà il centenario della
nascita): “Non è certo una preferenza filosofica, o ideologica, che
mi spinge a cercare soluzioni di tipo federale alla crisi del nostro Paese, ma
la semplice constatazione che il centralismo, in Italia, ha giocato tutte le
proprie carte e ha perso la partita.“
la raccolta degli editoriali (foto G.Italia) |
non è solo l’aspirazione per l’autonomia il tema che il libro trasmette, ma
anche un marcato sentimento di amore e di difesa della Lombardia; Galli lo
esprime esplicitamente nel contestare al regista Paolo Virzì il film Il
Capitale umano uscito nel 2013, una pellicola che tanto ha fatto discutere e
che il Professore definisce “una colossale truffa ideologica, una vera e
propria mistificazione culturale inaccettabile”.
Concludendo, l’immagine che se ne trae dalla lettura del
libro Interventi intraprendenti e,
soprattutto, dall’incontro col Prof Galli, è che la Lombardia non può essere il
cavallo che tira più degli altri, la mucca da spremere per compensare chi
fornisce meno latte o il figlio eccellente da presentare per far fare bella
figura all’intera famiglia; non va
dimenticato che la nostra regione, con il Baden Wurttenberg (Stoccarda),
il Rodano-Alpi (Lione) e la Catalogna è uno dei 4 motori d’Europa.
Gli incontri pubblici del Prof Galli richiamano sempre molto interesse |
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