giovedì 29 novembre 2012

POLITICI COMPETENTI




Ieri sera Dario Franceschini, ospite di Lilli Gruber su La7,  ha dichiarato di sostenere Bersani in quanto persona di esperienza, affidabile, competente.
Alla definizione "competente" la mia memoria è allora andata a due episodi:
·        nella puntata di Ballarò del 6 aprile 2008, Franceschini (allora vicesegretario del PD) non seppe rispondere alla domanda di Tremonti: “Sai cosa è il pil?”
·        Pier Luigi Bersani, da ministro, nel 1998 emanò il d.lgs 114 "Riforma della disciplina relativa al settore commercio". In termini pratici liberalizzò le licenze togliendo ai commercianti la possibilità di chiedere l' "avviamento" a chi gli subentrava. In altri termini li privò della ...liquidazione. Non riuscì invece a liberalizzare le licenze ai tassisti: forse perché il fragore dei clacson fu più forte delle serrande che chiudevano …per sempre? Dimostrò competenza?

domenica 18 novembre 2012

L'INQUISITORE DI SABBIONETA 
approda a Milano in via Frua
 
Martedi 15 gennaio ore 18,30
Questo romanzo storico-noir, dopo gli incontri di Sabbioneta, Mantova e Monza, sarà infatti ospite della Biblioteca Civica "Sicilia" in via Sacco - ang via Frua  (MM1 De Angeli)             telef 02 88465863

Si ringrazia per l'ospitalità la sua direttrice Dott.sa FEDERICA TASSARA e, per la preziosa collaborazione, il giornalista SERGIO MERZARIO, presidente dell'Assoc. Culturale ACR ACCADEMIA e  del  CCR IL BAGGESE, sempre attento alla diffusione della Cultura a Milano.
http://acraccademiailbaggese.blogspot.it/?spref=fb

Segnalo i significativi riconoscimenti "di qualità" che sta ricevendo il mio romanzo, ultimissimi l'iscrizione nel Centro Bibliografico UCEI di Roma e la presentazione nel numero di gennaio 2013 del Bollettino della Comunità Ebraica di Milano.

DOVE ACQUISTARLO? Il libro, 204 pagine - prezzo di copertina € 12 - reperibile* a:
- BORNO (Bs - Valle Camonica) - Baisotti giornali libri - via Giardini 
- COLORNO (Pr)  Libreria Panciroli  p.za Garibaldi 26 Palazzo Ducale
- MANTOVA  - Libreria Di Pellegrini  via Marangoni 16
- MILANO - Libreria CLAUDIANA - via Francesco Sforza  12/a  tel 02 76021518
- MILANO - Libreria UTOPIA - via Moscova 52 (MM2)
- MONZA - Libreria Ancora  via Lodovico Pavoni, 1
- MONZA - Libri e Libri  via Italia 22
- SABBIONETA (Mn) presso l'Ufficio Turistico della Pro Loco - Palazzo Giardino
- SESTO S.GIOVANNI presso Libreria Tarantola - Rondò di Sesto
- altrimenti contattando l'Autore   gianitalia@libero.it   
(che ve lo spedirà senza aggravio di spese postali)
Entro dicembre sarà disponibile anche nella Libreria DAVAR di Milano viale S.Gimignano 10
* rete in aggiornamento 

CONSULTAZIONI? Archivio di Stato di Mantova e di Parma, Biblioteca del CDEC Milano, Biblioteche civiche di Milano (Baggio, Harar e Sicilia), di Concorezzo (via De Capitani 23), di Monza, di Ossimo (Bs) e Sabbioneta (Mn); Biblioteca del Monte Busseto (Pr),  Centro Bibliografico UCEI Roma.

sabato 17 novembre 2012

KATIA RICCIARELLI SBAGLIA 
L'INNO DI MAMELI
(ma non ha sbagliato solo lei)
Il celebre soprano era stata chiamata a cantare l'Inno d'Italia prima della partita di rugby Italia-Nuova Zelanda che si disputava oggi all'Olimpico di Roma. 
Vuoi per l'emozione o per chissà cosa, ha sbagliato mischiando una strofa e saltando la successiva: dopo Fratelli d'Italia l'Italia s'è desta è passata subito a Dov'è la di Scipio ecc... ignorando Dell'elmo di Scipio s'è cinta la testa.
Nelle riprese de La 7  ( video completo su http://tg.la7.it/Sport/video-i627534  ) si vedono i nostri atleti sorridere per l'errore e comunque, senza scomporsi, concludere poi  l'Inno con inusitato vigore.
Siamo d'accordo che "del senno del poi sono piene le fosse", ma mi siano consentite due osservazioni:
  • mi è parso uno scimmiottare il Superbowl dove, comunque, l'Inno USA (The Star Spangled Banners) è intonato da una celebrità ed esprime entrambe le squadre in campo
  • non era meglio lasciarlo alla spontanea coralità degli ottantamila spettatori presenti?  
Ma non ha sbagliato solo lei; in un filmato che gira su internet si sente la voce dello speaker: "Salutiamo con un bell'applauso il tenore".  
Tenore? Ma Katia Ricciarelli è un SOPRANO!
Caspita, chi è chiamato a fare gli annunci deve documentarsi, e poi non si indica mai la professione, lo sapevano tutti che era una cantante. Dato che presento eventi da quasi vent'anni mi permetto un consiglio: in questi caso ci si limita a RINGRAZIAMO E SALUTIAMO KATIA RICCIARELLI. Insomma, se si pretende professionalità anche nel dilettantismo  figuriamoci all'Olimpico per una competizione internazionale.

E' finita 10-42 per gli All Blacks, ma agli Azzurri l'applauso a fine match non è stato solo un gesto di benevola sportività: la squadra e il gioco non sono mancati  

APPLAUSI A STAFFELLI  (e Katia)
Un paio di giorni dopo Valerio Staffelli ha fatto visita a Katia Ricciarelli portandole il Tapiro d'oro (accettato con spirito dalla soprano). Insieme hanno poi cantato (per intero) l'Inno d'Italia  
GRANDI! 

venerdì 16 novembre 2012

Furto con destrezza ...legalizzato



“FURTO CON DESTREZZA”
Si potrebbe definire così il colpo di mano con cui si è fatta beffa del decreto Monti per eliminare i vitalizi ai consiglieri regionali? Dovevano aver compiuto 66 anni e svolto attività di consigliere per almeno 10 anni. Ce ne eravamo rallegrati.
Ebbene, è bastata una riga, un codicillo per ribaltare tutto, mantenere il privilegio alla casta
La furbata (eufemismo) l’ha scoperta e rivelata Sergio Rizzo sul Corriere della Sera
"Le disposizioni di cui alla presente lettera non si applicano alle Regioni che abbiano abolito i vitalizi". E chi sono le Regioni che hanno abolito i vitalizi? Tutte. E allora perché specificarlo?
Semplice: perché in questo modo quanto scritto nel decreto, e cioè l'obbligo del pensionamento a 66 anni e dopo 10 di mandato, non è più applicabile a nessuno.
Ora, grazie a questo, le Regioni potranno erogare gli assegni pensionistici integrativi senza più i vincoli dei vitalizi.
Ma i tecnici del Governo Monti, il presidente della Repubblica, non possono intervenire?
Un minimo di pudore, di rispetto per le decine di migliaia di VERI pensionati a cui si impone di tirare la cinghia.
CON LA GENTE CHE HA LETTERALMENTE FAME, CON ONESTI PADRI DI FAMIGLIA INCAPACI DI OFFIRE UN DOMANI SERENO AI PROPRI FIGLIA, DOBBIAMO ASSISTERE A QUESTA INDECENZA MORALE
FUORI I NOMI E I PARTITI DI APPARTENENZA COSI’ SAPREMO CHI NON VOTARE PIU’

giovedì 15 novembre 2012

Sindrome GIULIANO AMATO ‘92?

SINDROME GIULIANO AMATO ‘92?
Questi prelievi  che il Governo (con l’approvazione del Parlamento) sta attuando sembrano una copiatura adattata ai tempi di quanto fece vent’anni fa Giuliano Amato.
Nel suo primo mandato di Presidente del Consiglio si trovò di fronte una difficile situazione finanziaria e così, fulgida idea, dispose un prelievo forzoso del 6 per mille dai conti correnti bancari sotto la motivazione di “interesse di straordinario rilievo”. Era l’11 luglio 1992 ma ebbe effetto retroattivo al 9 luglio. 
Nel frattempo leggo che (lui, Giuliano Amato) ha espresso l'interesse ad elargire due anni di indennità per i politici non rieletti, per favorire il loro ....reinserimento.
Ma avete capito? Verrebbe facile consigliargli di donarli lui quei denari togliendoli dalla ricca mensilità che incassa; mi limito a ricordare ad Amato che i parlamentari fanno a gara per essere eletti, per cui...
E non ci venga a dire che mentre sono parlamentari ignoranodo del tutto la loro professione. 
E dire che del "dottor Sottile" si sussurrava anche una candidatura al Quirinale... Bell'esempio verso un paese che vede crescere la povertà.
Mettendola sul faceto; è come se ad una squadra che perde riconoscessero ugualmente dei punti in classifica, o no? Cosa dire allora ad artigiani e negozianti che si sono trovati a non rialzare più la saracinesca? Per loro la minestra dell'Opera San Vincenzo.
Bocciata l'idea e il proponente!
Mi domando: ma il potere deve comunque esercitarsi per dimostrare che esiste?

mercoledì 14 novembre 2012

MOMENTI DI GLORIA recensione

Passati tre mesi dalla XXX Olimpiade pubblico volentieri la recensione del film Momenti di gloria scritta da Donatella Italia
 
Una colonna sonora inconfondibile, una scena, quella dei ragazzi che corrono lungo le sponde di un fiume, che racchiude tutta la forza e la voglia di arrivare – riproposta durante la Cerimonia di apertura di Londra 2012 – e infine un titolo indimenticabile: sì, questo mese parliamo di “Momenti di Gloria”, titolo originale Chariots of Fire.
Questo capolavoro del 1981 diretto da Hugh Hudson ci racconta, in un lungo flashback, le autentiche gesta degli universitari di Cambridge che si allenarono per partecipare ai Giochi Olimpici di Parigi 1924.
La voce narrante non è quella di uno dei due protagonisti principali, Eric Liddell e Harold Abrahams, bensì dell’amico di quest’ultimo, Aubrey Montague, che attraverso le lettere che manda ai genitori ci porta nel mondo di Cambridge agli inizi degli Anni Venti, con le gioie e le speranze dei giovani laureandi appena iscritti.
Tra questi spicca appunto Harold Abrahams che cerca nella corsa un modo per farsi notare nella società snob di Cambridge restia a considerarlo poco più di un “figlio di un ricco ebreo”; grazie al sostegno dei suoi amici e all’aiuto di un allenatore professionista balzerà agli onori della cronaca.
Il suo contraltare è il giocatore di rugby Eric Liddell, scozzese e fervente cattolico, che lascia il mondo della palla ovale per sposare quello della corsa veloce. La lotta a distanza tra i due li vede sfidarsi in una competizione in cui lo scozzese ha la meglio, questo comporta una profonda crisi per Abrahams i cui sogni ambiziosi si infrangono contro una dura realtà: non è lui il più veloce. Per uscirne non bastano la comprensione e l’amore di Sybil, attrice di teatro divenuta sua compagna, né l’incrollabile fiducia che i suoi amici, primo fra tutti il nobile Andrew Lindsay, nutrono per lui: c’è bisogno di un professionista. In suo aiuto arriva Sam Mussabini, allenatore professionista che decide di accogliere le ambizioni del ragazzo e farlo diventare l’uomo più veloce del mondo.
“Ciò che Dio ha dato non si acquista.”, con queste parole Mussabini sprona Abrahams, cambiandogli la falcata (“Falcata lunga: morte del velocista”) e seguendolo passo passo in una crescita soprattutto interiore.
Ovviamente anche Liddell non è da meno nell’impegnarsi e il montaggio di Terry Rawlings ci propone il parallelismo degli allenamenti dei due atleti, la loro forza e il loro credere nelle proprie capacità.
Finalmente si arriva a Parigi 1924, Cambridge regala alla Gran Bretagna le gambe di Abrahams, Lindsay e il nostro narratore Montague; insieme a loro, ovviamente, Liddell. Sulla nave che li sta portando in Francia, però, c’è un colpo di scena: la notizia che le eliminatorie dei 100 metri si terranno di domenica, giorno in cui il cattolicissimo Liddell si rifiuta di gareggiare per rispettare il terzo Comandamento “Ricordati di santificare le feste”.
I Giochi Olimpici iniziano e l’ “Affaire Liddell” resta; a risolverlo interviene lord Andrew Lindsay, il quale, appagato da un argento nella corsa a ostacoli, offre il proprio posto nella gara dei 400 metri (in programma ovviamente in altro giorno della settimana) allo scozzese di modo che possa anch’egli gareggiare e mostrare le proprie qualità senza venir meno al suo credo.
I Giochi Olimpici di Parigi si concludono con un trionfo per i due protagonisti: sia Abrahams nei 100 m sia Liddell nei 400 m conquistano l’oro e tornano a casa accolti con onore.
Le ultime scene del lungometraggio ci fanno sapere che Abrahams seguirà le orme del padre nel mondo degli affari e Liddell si recherà come missionario in Cina, ove morirà alla fine della Seconda Guerra Mondiale.
Abituati come siamo alle grandi descrizioni delle gesta atletiche tipiche delle pellicole di Hollywood, questo film inglese potrebbe quasi deludere chi ama i colpi di scena e memorabili scenografie: luci calde, personaggi ben delineati e soprattutto molta poca retorica.  Le vere gesta di Abrahams e Liddell non vengono particolarmente romanzate, salvo il dettaglio del cambio di specialità: poichè le date delle gare erano conosciute agli atleti da mesi, in realtà lo scozzese si iscrisse direttamente ai 400 metri. Ma è da scene come queste che possiamo capire che non ci troviamo di fronte a un prodotto di Hollywood: l’offerta di Lindsay viene proposta in modo quasi casuale, senza sottolineature eccessive o retoriche forzate.
Anche il rallenty, spesso abusato nel cinema sportivo, viene qui usato sapientemente per sottolineare i momenti di maggior tensione ed evidenziare il pathos vissuto dai protagonisti durante le gare.
La pellicola ebbe 7 Nomination agli Oscar e ne vinse ben 4: miglior Film, miglior Sceneggiatura originale, migliori Costumi e, ovviamente, miglior Colonna sonora, quella “Chariots of Fire” del compositore greco Vangelis che dall’82 accompagna la gran parte dei filmati di atletica. Oltre alla mitica statuetta, il produttore David Puttnam si aggiudicò anche il Golden Globe e il premio Bafta (British Academy of Film and Television Arts). Il montaggio di Terry Rawlings avrà la nomination per l’Oscar e il Bafta
Purtroppo la gloria del film non accompagnò i suoi interpreti: Ben Cross (Abrahams) troverà soprattutto parti da caratterista, mentre Ian Charleson (Liddell) avrà purtroppo una sorte ben triste. Dopo i ruoli del Reverendo Charlie Andrews in “Gandhi” e del regista Marco in “Opera” del nostro Dario Argento non avrà altre apparizioni importanti e morirà a soli 40 anni per AIDS. In suo onore vennero istituiti gli “Ian Charleson Awards” per premiare le performance più classiche degli attori sotto i trent’anni in Regno Unito e il centro contro l’HIV presso il Royal Free Hospital a Londra porta il suo nome.
Tutti noi, comunque, continueremo a emozionarci ascoltando le note di “Chariots of Fire” e immagineremo di essere con quei ragazzi a correre, tutti insieme, sulle rive del fiume Cam.


DItalia© proprietà riservata

lunedì 12 novembre 2012

ESODATI: LA TROVATA DEL GOVERNO
La panacea arriverà mettendo le mani nelle tasche di pensionati?  
Il Governo sta per varare un provvedimento particolarmente discutibile e per certi versi iniquo: fermare l'adeguamento al costo della vita per tutte le migliaia di pensioni dai 2880 eur (lordi). I denari risparmiati serviranno a sanare il proprio errore sugli esodati.  Ma stavolta non è "colpa" del Governo tecnico: relatori in commissione sono stati Brunetta (Pdl) e Baretta (Pd). Va però detto che il peccato originale sta nell'innalzamento dell'età pensionabile senza avere dei numeri precisi (chi doveva fornirli?) sui lavoratori usciti o uscenti dall'attività. E' stato un errore di tale gravità che in un'azienda avrebbe comportato l'invito a guadagnare la porta...
Perchè iniquo? Perchè non puoi correggere un tuo errore togliendo a migliaia di pensionati la legittima rivalutazione del suo assegno pensionistico.
E di fronte alle legittime proteste non ci vengano a dire che "è solo colpa del governo dei tecnici" perchè poi i provedimenti passano da Camera e Senato dove sono votati dai politici.
Leggo su un sito che un giornalista invita il ministro ad attingere dalle pensioni che  impropriamente definisce "d'oro": "Cara Fornero i soldi prendili qui". 2900 eur lordi al mese non è una pensione d'oro, come definire allora quelle dei parlamentari e dei dirigenti dello Stato?. Le pensioni su cui il Governo (su documento dei politici!!!) stanno per intervenire è, il più delle volte, il frutto di un  legittimo accantonamento per un lungo periodo (anche oltre 40 anni) di lavoro subordinato, senz'altro non certo da baby pensionato (ricordo la schiera degli ex dipendenti pubblici che si somo ritirati in pensione da quarantenni dopo aver versato contributi per 19 anni 6 mesi e 1 giorno, e talvolta anche meno).
I pensionati su cui cadrà il provvedimento (per rimediare ad un errore del ministro Fornero e deio suoi consiglieri), insieme a tutti coloro che percepiscono una pensione oltre le tre volte di minima (480 eur lordi è la minima), hanno già subito il fermo degli aumenti annuali  e rappresentano ancora quel flusso di spesa quotidiana che tiene a galla l'economia.
Si ricordi che i versamenti di contributi all'INPS,  sebbene obbligatori, rappresentano un contratto tra il lavoratore e l'ente di previdenza e non si individuano le ragioni perchè lo Stato debba alterarlo.
Non dimentichiamo che, appena nato, questo "governo dei tecnici" ha varato il grave provvedimento sui tagli delle pensioni mentre non ha potuto usare identica mannaia con soggetti privilegiati.
Il Governo placherà quindi una piazza, ma se si ribellasse un'altra?
  

  

sabato 10 novembre 2012

Una nuova croce


http://www.ilgiornale.it/sites/default/files/styles/scontornata_manchette/public/fiocco_0_1.png© Le foto pubblicate in questo blog sono proprietà riservata di Gianmaria Italia.




UNA NUOVA CROCE

Appena rientrato da uno dei frequenti viaggi in Lussemburgo ho portato in ricordo l'immagine di questa croce a nodo che mi era finora sconosciuta.
E' nell'abbazia benedettina di Clervaux, nel distretto di Diekirch, nella parte settentrionale del Paese.
E' visibile su un'altare e contraddistingue le varie stazioni della Via Crucis.
Ringrazio chi mi darà qualche spiegazione storica.

Plastico dell'abbazia di Clervaux (Lussemburgo)