venerdì 25 ottobre 2024
Bombe di ...liberazione?
Alla Storia non si può voltare le spalle, non si possono ignorare pagine tragiche; così, al dolore per gli oltre 600 civili milanesi tra cui i bimbi della scuola di Gorla, dobbiamo ricordare anche i 160 di Alessandria morti per opera di un altro bombardamento americano che fu addirittura biasimato dal comando provinciale del C.L.N. Era il 5 aprile 1945 quando, in pieno giorno, la città piemontese fu oggetto di un'altra feroce incursione aerea; nel suo Notiziario la Federazione Combattenti e Reduci di Torino così la descrive: "il risultato della carneficina fu drammatico: 160 morti e 500 feriti. Fra i morti 40 erano bimbi dell'Asilo Infantile Maria Ausiliatrice di via Gagliaudo". Questo il risultato sebbene l'obbiettivo fosse la stazione ferroviaria. Detto Notiziario aggiunge che già l'anno prima, il 30 aprile, Alessandria era stata oggetto di "un bombardamento e mitragliamenti a bassa quota". Vi si può anche leggere la distinzione tra bombardamento strategico (mirato a strutture quali fabbriche, raffinerie, nodi ferroviari, ponti, ecc.) e bombardamento a tappeto in cui una vasta area viene presa indiscriminatamente di mira con l'obiettivo di raderla al suolo. Riprendo un'altra precisazione: "Quando il fine principale dell'azione è quello di fiaccare il morale della popolazione civile colpendola direttamente si parla poi di bombardamento terroristico".
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