sabato 19 ottobre 2024
1944, quei Martiri di Gorla
In un periodo in cui contiamo a migliaia vittime innocenti di una guerra che oppone uno stato sovrano a formazioni che fanno del terrorismo la loro missione non possiamo non ricordare un'altra strage di innocenti, stavolta italiani: furono centinaia sotto le bombe del 15° stormo di B-24 dell'Air Force statuninense. Decollato da un aeroporto pugliese, doveva bombardare gli stabilimenti della Breda e della Pirelli a Nord di Milano: era il 20 ottobre 1944, ottant'anni fa. Si giustificarono riconoscendo che c'era stato "un errore di calcolo", ma su quegli aerei decisero ugualmente di "alleggerirsi" del carico, sebbene in pieno giorno e sulla città: 342 ordigni da 500 libbre. Un errore di calcolo per l'obiettivo strategico, ma colpire delle fabbriche voleva comunque dire che avrebbero ucciso centinaia di operai. Vennero invece colpiti i quartieri milanesi di Gorla e Precotto causando oltre 600 vittime. La scuola "Francesco Crispi" venne centrata in pieno, sotto le macerie perirono 184 bimbi, 14 insegnanti, la direttrice, 4 bidelli ed un'assistente sanitaria. Eppure, come altre che hanno interessato il nostro paese, non se ne è parlato per anni, una reticenza di cui vergognarsi. Oggi, a perenne ricordo, c'è un monumento-ossario, opera di Remo Brioschi, che cinque giorni fa è stato visitato dal Presidente Sergio Mattarella che si è poi affettuosamente intrattenuto con alcuni superstiti di quella tragedia.
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