Rivolgo
un pensiero, pieno di affetto, a tutti gli italiani residenti all’estero.
So
con quanta partecipazione avete seguito le sofferenze vissute, nel nostro
Paese, per il coronavirus. Lo avete fatto da lontano, per la distanza fisica
che ci separa; eppure del tutto vicini nella coscienza che ci unisce.
Una
conferma, se ve ne fosse stato bisogno, del sentimento intenso che raccoglie le
comunità italiane e di origine italiana diffuse nel mondo. Un sentimento di
unità e di solidarietà per il quale vi esprimo riconoscenza.
E’
stata una prova che ha posto in evidenza valori di civismo e di dedizione alle
persone in difficoltà. Valori che rappresentano base importante della nostra
società, e alimentano la vita delle nostre istituzioni democratiche.
Nei
tanti borghi e città d’Italia questa stagione è stata accompagnata da lutti e
patimenti, cui si è aggiunto il dolore di non poter celebrare i funerali, dei
defunti: emergenza ora, fortunatamente, superata.
Adesso
l’impegno è rivolto alla ricostruzione di un tessuto, capace di affrontare i
rischi che si manifestano e di rilanciare la fiducia nel futuro.
Il
virus ha superato frontiere e distanze continentali. Ha messo in discussione
percorsi e modi di vita consolidati.
Questi
mesi di pandemia, per molti dei connazionali all’estero, hanno aggiunto alla
preoccupazione per la salute il disagio e il rammarico di non poter raggiungere
i propri cari in Italia, anche a seguito delle restrizioni nei collegamenti
aerei.
La
lontananza pesa, sulle nostre comunità all’estero e tutte le istituzioni della
Repubblica sono impegnate ad alleviare queste difficoltà; per la sua parte la
rete consolare e delle ambasciate è volta a rafforzare l’attenzione e ad
ascoltare e corrispondere alle loro esigenze.
La
collaborazione e il coordinamento, della comunità internazionale nel
contrastare, il virus - un avversario comune e ancora largamente sconosciuto -
sta riconducendo, gradualmente, alla normalità anche dei collegamenti e alle
conseguenti aperture.
Del
resto, soltanto la conoscenza condivisa e una efficace azione corale a difesa
della salute da parte di tutti i Paesi può permettere di sconfiggere la
malattia.
Prima
della pausa - prodotta dal mese di agosto - desidero farvi giungere il
sentimento, più forte, di vicinanza, della Repubblica, a tutti voi.
(trasmesso
il 25 luglio 2020 dal programma “L’Italia con Voi” di Rai Italia)
Grazie Presidente; frattanto, per favore, solleciti il nostro Governo a ringraziare i nostri emigranti per l'onore che portano ogni giorno all'Italia con la loro operosità e il loro valore.
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