il Presidente SERGIO MATTARELLA (dal sito del Quirinale) |
Fu Ciampi a promulgare, con legge del 30 marzo 2004, questa celebrazione e ora Mattarella, con un discorso tenutosi ieri al Quirinale, ha onorato le popolazioni italiane vittime di una tragedia che è stata una ferita per tutto il popolo italiano, ricordando "che non si esaurì in quei barbari eccidi concentratisi, con eccezionale durezza, nell'autunno 1943 e primavera del 1945"
Il Capo dello Stato è stato poi esplicito sui colpevoli:
"L'aggressività del nuovo regime comunista li costrinse con il terrore e la persecuzione, ad abbandonare le proprie case, le proprie aziende, le proprie terre."
Mattarella non ha avuto mezze misure, ha ripreso la Storia riportandola alla realtà coperta da quasi sessant'anni di odiosa omertà, una polvere che, colpevolmente, governi e parlamenti avevano lasciato che si depositasse straziando, giorno dopo giorno i cuori, le esistenze dei nostri esuli.
"Il braccio violento del regime comunista si abbatteva furiosamente cancellando storia, diversità, pluralismo, convivenza sotto una cupa cappa di omologazione e di terrore."
Penso possa bastare tutto questo per sottolineare ed elogiare una lectio magistralis che dovrebbe restare indelebile nella memoria degli Italiani di oggi e insegnamento per quelli di domani.
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