Luigi EINAUDI |
Potrebbe iniziare così una fiaba da raccontare in queste settimane che ci vedono segregati in casa trascorrendo con figli e o nipoti qualche ora in più.
E a quella fiaba, visto che di monarchi ne abbiamo sempre meno, potremmo farne seguire un'altra con protagonista Enrico De Nicola, il nostro primo Presidente della Repubblica. Di lui non solo si narra, ma è realtà storica, che non volle mai dallo Stato alcuno stipendio da Capo dello Stato e pagò sempre di tasca propria perfino telefonate e francobolli.
I tempi, ahimè, sono cambiati e gli emolumenti al Quirinale hanno riempito le tasche a personaggi di seconda e terza fila, tuttavia non mancano lampi di realtà che ci fanno riguardare con altri occhi il Colle dove il suo Inquilino non manca di darci esempi di sobrietà.
Sergio MATTARELLA |
Poca cosa, si potrebbe obiettare, ma in una realtà di privilegi che interessa vassalli e valvassori, quella frase è stata colta con simpatia e affetto.
Non so se ne deriverà una fiaba, ma a questo Presidente io dico grazie per come, con l'autorevolezza della sua persona prima ancora del ruolo che ricopre, nel suo discorso ha ammonito l'Europa.
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