Le parole illuminanti di Marco Mengoni accompagnano l'invito alla difesa del mare dalla plastica di uno spot tv.
E fin qui tutto bene, ma, come spesso accade, quando si spinge sull'emotività si dimentica di proporre delle alternative o, peggio, quanti altri elementi negativi non sono messi all'indice.
Bene le iniziative educative ad un comportamento più responsabile, ad un uso alternativo delle cose (quandi possibile).
Il Sindaco Sala mi spieghi: qui prodest l'annunciata distribuzione di borracce d'alluminio ai ragazzi delle scuole da parte del Comune di Milano? Una simpatica scelta di recipiente, ma non certo una riconversione di un mondo che ha dato linfa alla nostra economia.
C'è da chiedere agli autori di tale campagna cosa avremmo fatto per quarant'anni senza i piatti e le posate di plastica, senza le bottigliette d'acqua che si sono rivelate provvidenziali per un refrigerio o contro la disidratazione.
Forse cocci di bottiglie di vetro abbandonate in cocci sulle spiagge o nei prati.
L'essere umano è quello che lascia i rifiuti ai margini della
strada, che non rispetta le raccolte differenziate (...quando ci sono), che lascia bottiglie vuote nelle aiuole.
Le amministrazioni pubbliche siano più diligenti e meno demagogiche ma più attente alla realtà e non si impegnino in divieti quando non sono in grado di proporre valide alternative
E a Mengoni, comunque, l'incoraggiamento a continuare a credere nell'essere umano, anche se diligente ce ne è solo una parte.
Nessun commento:
Posta un commento