martedì 29 gennaio 2019

RED LAND (Rosso Istria), un film per non dimenticare



Gli eccidi alle foibe perpetrati sugli Italiani delle terre giuliane e d'Istria nell'immediato secondo Dopoguerra saranno un importante momento di riflessione domenica 10 febbraio nel Giorno del Ricordo.
Una tragedia che riguarda tutti e per tutti anche la possibilità di vederne la rievocazione in un film, Red land (Rosso Istria) dove, tra l'altro, si rivive l'orrenda fine di Norma Cossetto, giovane studentessa istriana seviziata e violentata dai partigiani comunisti.
Sarà messo in onda venerdì 8 febbraio, in prima serata, da Rai3
La pellicola si deve alla regia di Maximiliano Hernando Bruno che ne è anche sceneggiatore e produttore; tra gli interpreti Geraldine Chaplin, Franco Nero, Selene Gandini (Norma Cossetto), Carla Stella (nel ruolo di sua madre) e Sandra Ceccarelli. 
SELENE GANDINI (foto di Gianmaria Italia)
E' del 2017 e venne presentata nel settembre 2018 alla 75a Mostra Internazionale del Cinema di Venezia.
Narra le vicende, le sofferenze delle popolazioni italiane d'Istria e Dalmazia costrette dai titini al doloroso esodo dalle loro terre, lo strazio per 350.000 esuli di cui, purtroppo, si è colpevolmente taciuto per decenni.
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Ma non basta; la loro sofferenza non cessò arrivati in Italia, perché dopo essere sbarcati ad Ancona, dalla nave Toscana, dovettero essere protetti dall'esercito perché trovarono l'ostilità di militanti di sinistra. Non bastò, caricati su vagoni merci partirono alla volta di Bologna dove li attendeva un posto di ristoro organizzato dalla Pontificia Opera di Assistenza de dalla Croce Rossa. Malauguratamente alcuni ferrovieri sindacalisti esortarono i colleghi a bloccare la stazione se il treno si fosse fermato; alcuni facinorosi comunisti distrussero il posto di ristoro, presero a sassate il treno. Il convoglio proseguì e fece sosta a Parma dove, finalmente, si poterono rifocillare gli sventurati esuli istriani. Non è un caso che quel treno venne definito "della vergogna". 
Anche questa è una pagina della Storia d'Italia da divulgare, su cui riflettere e, per molti, il momento di vergognarsi. 

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