lunedì 31 dicembre 2018

Indimenticabile MIRKO TREMAGLIA

Mirko TREMAGLIA (foto da La Voce di New York)

L'apporto di Mirko Tremaglia al valore dell'Italianità nel mondo e, ancor di più, alla possibilità che i nostri Emigranti potessero votare, deve restare tangibile. Quel suo sogno si realizzò nel 2001
Giusto 50 anni fa fondava i CTIM, Comitati Tricolore Italiani nel mondo, ma il 30 dicembre 2011 ci lasciava dopo aver creduto fino in fondo, e con ammirevole coerenza, nelle proprie idee.
A lui l'affettuoso tributo di riconoscenza degli Italiani all'estero ...e non solo.

vedi anche unavaligiadisperanze.blogspot.it 


giovedì 27 dicembre 2018

Siamo tutti Koulibaly

Ci voleva Inter-Napoli di mercoledì 26 dicembre per capire che è sempre più netto il divario tra gli imbecilli da stadio e la schiera dei tifosi.
La dimostrazione arrivata all'80' mentre si è ancora sullo 0-0:  il difensore napoletano Koulibaly viene ammonito per fallo sul nerazzurro Politano,  dalla curva interista piovono ululati ed insulti al giocatore azzurro di origine senegalese, cori che si erano già registrati al 20' e al 33', tanto che lo speaker di San Siro aveva ammonito sulla possibilità di sospensione della partita.
Grida che hanno oltraggiato tutti coloro che vedono nel calcio un gioco, una gara che, seppur dai rilevanti risultati, mi si perdoni l'utopia, deve essere un leale confronto tra 22 atleti e il caloroso, vivace sostegno delle rispettive tifoserie.
Ecco, io sono tra questi e, oltre a disapprovare quell'insulso comportamento (peraltro biasimato dalla stragrande maggioranza degli spettatori), reputo che, fatte le debite proporzioni, abbia sbagliato anche l'arbitro Mazzoleni nell'espellere Kalidou Koulibaly reo di averlo applaudito in scherno al cartellino giallo; invece l'applauso era parso, ai più,  rivolto a quella frangia di spettatori che l'avevano insultato. La gara era sullo 0-0 e il Napoli restava con 10 giocatori.
Se un direttore di gara deve essere professionale fino in fondo, lo deve essere anche nel giudicare comportamenti e reazioni in campo: la partita andava sospesa già nel primo tempo.
Auspico che l'AIA valuti appropriatamente il suo cartellino rosso, ma nel frattempo ecco che il giudice sportivo Mastrandrea infligge  2 giornate di squalifica al difensore francosenegalese. 
Si aggiungano anche le 2  gare a porte chiuse per l'Inter che penalizzeranno tutti quei suoi tifosi che vanno allo stadio solo per seguire la partita.
No, facendo così si esasperano ulteriormente gli animi e oso anche temere che in futuro frange di ultrà possano organizzarsi per innervosire qualche calciatore avversario per indurlo a reazioni che possano portare alla sua espulsione.
Si rifletta...


giovedì 20 dicembre 2018

La pubblicità attenta alla nostra emigrazione

Dove non arriva ancora la politica ci pensa la comunicazione commerciale a ricordarci che esiste l'emigrazione italiana, più esattamente quella giovanile.
E lo fanno tre grandi aziende con spot che da alcune settimane compaiono sui nostri schermi televisivi.
Toccante, per molti commuovente, quello di una nota azienda di dolciumi. E' ambientato a New York dove una ragazza italiana rincasa su un taxi, un caratteristico yellow cab, guardando immagini di famiglia sul suo smartphone. 
un frame dello spot Sperlari (dal sito www.engage.it) 
Arrivata, trova sui gradini alcune caramelle, sono sempre più frequenti, quasi come i fiabeschi sassolini di Pollicino, apre l'uscio dell'appartamento e trova ad accoglierla...
Lo stesso tema scelto da Sperlari, vale a dire i nostri giovani che vivono lontano da casa, è quello scelto dalla McDonald's: sta piovendo e un ragazzo, sotto l'ombrello, è al telefono e tranquillizza i suoi: "sì mamma, mangio", .   
Merito di entrambe le campagne l'agenzia Leo Burnett (Romeo Repetto è l'amministratore delegato della sede italiana) che si avvale della direzione creativa di Alessandro Antonini. 
Non conosco invece quella a cui si è affidata la Conad per il suo spot dove i famigliari riempiono di alimentari la valigia del figlio che sta partendo. Non è chiaro se verso un' altra città italiana o all'estero, tuttavia è un ragazzo che lascia la casa, gli affetti più cari per mettersi in gioco. Il messaggio è tuttavia inequivocabile: "ai nostri ragazzi che vanno lontano".
Ecco, in quella valigia, oltre a tante speranze, anche il nutrimento fisico e  morale datogli dai  prodotti della sua terra.
Sono comunicazioni di estrema attualità che toccano i cuori di molte migliaia di nostre famiglie  che vedono partire i loro giovani figli, magari per l'estero; allora è bene ricordare che il il 22,2% dei 5.114.469 emigrati italiani ha un'età compresa tra i 18 e i 34 anni.
Buon Natale cari ragazzi, sappiamo che farete onore al vostro Paese.

Lo spot Sperlari è visibile anche nel sito Engage:
https://www.engage.it/campagne/sperlari-torna-tv-lo-spot-firmato-leo-burnett/168451#77CiIq4Dw5qfHerJ.97

venerdì 14 dicembre 2018

Si è spento Antonio Megalizzi

Sebbene la comunicazione ufficiale sia stata diramata ieri pomeriggio, gli organi di stampa l'hanno resa pubblica solo oggi, ma poco importa: ANTONIO non ce l'ha fatta, vittima di quanto di peggio questa epoca ci sta propinandoSi è spenta la sua vita ma ci resterà il suo sorriso, la sua voglia e capacità di fare il giornalista, la sua professionalità.
Addio caro Ragazzo Italiano.

martedì 11 dicembre 2018

Strasburgo, violenza senza giustificazione

Strasburgo, il carrefour de l'Europe, ha vissuto oggi attimi di violenza trasformatasi in delitti.
Delitti che hanno avuto vittime innocenti come innocenti sono tutte le vittime del terrorismo.
Corpi straziati dalle pallottole e famiglie distrutte dal dolore: ecco il solo trofeo che quei criminali, interpreti del terrorismo, possono ostentare.
E' impensabile che si possa proferire alcuna sola sillaba per giustificarli e depreco fin da adesso chiunque, una volta "calmatesi le acque", si improvviserà "analista obbiettivo" di quanto accaduto stasera e in altre precedenti occasioni.
Insanguinare le nostre strade, le nostre case, non può trovare alcun minimo pretesto di comprensione; il terrorismo ha un solo fine:  seminare dolore e morte tra la gente.

Contro di noi della tirannia la bandiera insanguinata si è innalzata. Sentite nelle campagne muggire questi feroci soldati?
Vengono fin nelle vostre braccia a sgozzare i vostri figli e le vostre compagne! 
Aux armes citoyen!

lunedì 3 dicembre 2018

La gentilezza prevalga sulla maleducazione

"E' spesso penoso per le persone anziane il restare in piedi, non dimentichiamo di cedere loro il posto a sedere" si poteva leggere, non meno di cinquant'anni fa (!), sui mezzi dell'Azienda Trasporti Municipali di Milano quando, comunque, la buona educazione era ben più diffusa di adesso.
Consiglio alle Direzioni delle varie aziende di trasporto locali (ANM, ATM, ATAC, GTT, ecc...) di fare tesoro di quel messaggio e riproporlo sui loro autoveicoli,credo che svolgerebbero una meritoria promozione al migliore convivere.
Non pochi lettori mi hanno scritto commentando il mio post a proposito del vergognoso episodio accaduto qualche giorno fa sul treno regionale Paderno - Milano Porta Garibaldi.
Tra tutti, e sono orgoglioso di averlo ricevuto, quello di un caro Amico di nome PIETRO.
Merita di rendervene partecipi.
Egli, da attento osservatore, mi ha segnalato un episodio in assoluta controtendenza avvenuto recentemente sulla linea 1 (la rossa) della Metropolitana milanese.
Una distinta Signora di una certa età entra nella carrozza alquanto strapiena; un passeggero, con encomiabile gentilezza, si alza e le offre il proprio posto a sedere. La Signora rimane felicemente sorpresa da tale gesto.
Il fatto che si sia meravigliata dimostra che non è una consuetudine; tuttavia considero quel gesto esemplare e, come mi ha sottolineato Pietro, è indice che occorre sempre avere fiducia in un mondo migliore.
Si dice che le mele marce contagino quelle buone, auspico che anche le buone diventino ...contagiose.

AGGIORNAMENTO: a conferma di quanto mi ha scritto l'amico Pietro, nel pomeriggio di oggi ho assistito al beau geste di un giovane che, sull'autobus della linea 78 a Milano, ha ceduto il posto ad una Signora. L'ho elogiato ad alta voce ed auspico che questo "contagio" prosegua.


domenica 2 dicembre 2018

Pestato un viaggiatore che rimprovera dei maleducati

Una notizia che avrebbe meritato i titoli di testa di tutti gli organi d'informazione.
Violenza, grande senso civico ed encomiabile atto di coraggio, ma anche codardia sono stati i contemporanei protagonisti di un vile episodio accaduto il 30 novembre sul treno regionale Paderno-Milano P.ta Garibaldi.
Tre giovani se no stavano sdraiati sui sedili occupando più posti mentre la carrozza era strapiena di viaggiatori.
Un Uomo, un Signore (d'obbligo le iniziali maiuscole) di 55 anni li ha rimproverati.
Poteva essere la legittima osservazione verso un comportamento maleducato che si poteva risolvere semplicemente lasciano liberi i posti.
Invece no, ecco la reazione, violenta. L'hanno aggredito e picchiato a sangue e, mentre la moglie urlava dallo sgomento, c'è stato il fuggi fuggi degli altri passeggeri.
Solo uno, un Poliziotto fuori servizio e in borghese, è intervenuto bloccando uno degli aggressori e chiamando i colleghi dell'ormai prossima stazione di Monza.
I tre aggressori, tutti maggiorenni e italiani, saranno processati per direttissima, mentre due loro amici che li incitavano, avranno denuncia a piede libero
Il teppismo, la delinquenza, purtroppo, dilagano; su quel treno si è opposto il senso civico di un 55enne, e gli altri? Dove erano le coscienze di tutti gli altri che fino ad un attimo primo avranno mugugnato in silenzio perché, in piedi, non potevano sedersi come era loro diritto.
Tutti Braveheart nel salotto di casa propria o facendo gli spacconi con gli amici mentre un coraggioso di 55 anni levava alta la voce del diritto.
Encomiabile uno solo, quell' Uomo, non protetto dalla sua divisa di poliziotto, che d'istinto si è gettato su uno degli aggressori. Da anni sostengo che, in un mondo di maschi, ci sono pochi Uomini.
Il day after ci lascia più considerazioni:

  • sembra non esserci più freno alla delinquenza di giovinastri che esprimono il loro esibizionismo, la loro violenza quando hanno la platea degli amici: è questo il frutto della loro educazione?
  • L'ammirevole atto dell'Uomo che, pur pagandola a caro prezzo, ha additato la via dell'educazione;
  • il coraggio di un Agente che è intervenuto come Uomo, prima ancora che come tutore dell'ordine.
  • Ultima, la riprovazione per chi, potendo, non ha fatto nulla per evitare il pestaggio.

Trascorreranno, ognuno a modo suo, il Natale.

sabato 1 dicembre 2018

Tolgono Gesù da una canzone, ma bimba si oppone.

"Gesù in una canzoncina di Natale? Giammai, lo si ometta!"
E' accaduto in una scuola primaria di Riviera del Brenta dove delle insegnanti, per non offendere la sensibilità di qualche bimbo di altre religioni, hanno tolto la parola Gesù da un brano che i bimbi avrebbero cantato in una recita.
Ma non hanno avuto partita vinta perché un'alunna di 10 anni si è ribellata a questa fantasiosa quanto deprecabile decisione; scritta una petizione e raccolte le firme di quasi tutti i suoi compagni, l'ha presentata come protesta formale e ha vinto: Gesù rimarrà (...non solo in quel brano).
Quella bimba va lodata pubblicamente, altrettanto i suoi genitori che l'hanno educata a ragionare con la propria testa e a difendere i propri diritti.

Sono arcistufo di apprendere notizie di immaginarie suscettibilità di credenti di altrui culti religiosi, magari senza neppure conoscerli. E poi, quale sarebbe l'offesa? 
Nessuno si è mai fermato a riflettere che nessun ebreo ha mai protestato alla vista di un Crocefisso appeso a qualche parete di edificio pubblico? E, teoricamente, dovrebbero essere i primi. No, in qualche scuola italiana si "educa" in questo modo; mi aspetto provvedimenti esemplari da parte dell'Ufficio Scolastico Provinciale (ex Provveditorato) di Venezia se no sarò io ad offendermi.